“SCEGLI CALABRESE”: LA CAMPAGNA DELLA REGIONE CALABRIA CON IL SIMBOLO DELLA LEGA
SQUALLIDA PROPAGANDA UTILIZZANDO UN SIMBOLO DELLE ISTITUZIONI ABBINATO A QUELLO DI PARTITO
L’ultima campagna istituzionale lanciata dal vicepresidente della giunta calabrese Nino Spirlì prevede il simbolo della Lega — Salvini — Calabria su manifesti e poster che mostrano prodotti della Calabria.
La scelta, piuttosto “originale”, lo è ancora di più se si nota alla fine di ciascun manifesto il simbolo istituzionale della Regione.
Nino Spirlì, che qualche giorno fa su Facebook se la prendeva con “i figli di Satana” a cui “dà fastidio la sua fede”, mostra funghi, peperoncini e altri prodotti della campagna e li collega con lo slogan «Aiuta chi ci aiuta, scegli calabrese»: l’invito è evidentemente a consumare soltanto prodotti tipici della regione in nome dell’autarchia, ma il simbolo della Lega dona al tutto un tentativo evidente di buttarla in politica.
Naturalmente l’opposizione non l’ha presa bene: “A questo serviva l’ingresso della Lega nel governo della Regione Calabria? A usare i prodotti calabresi e il logo istituzionale della Regione per fare propaganda a un partito che, tra l’altro, ha sempre disprezzato noi e la nostra cultura? Se si vuole sostenere chi produce e chi consuma calabrese lo si faccia con atti concreti, non con ‘campagne’ che fanno emergere solo luoghi comuni e scarso senso delle istituzioni”, dice Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, commenta su Facebook la campagna di comunicazione “Scegli calabrese” a cura della Vicepresidenza della Regione Calabria in cui si associa al logo istituzionale della Regione anche il simbolo della Lega.
“È inaccettabile che la Lega calabrese usi il simbolo della Regione per fare spicciola propaganda di partito. Mi auguro che la presidente Jole Santelli intervenga e imponga ai membri della sua maggioranza un maggior rispetto delle istituzioni pubbliche”, afferma invece la deputata del MoVimento 5 Stelle Federica Dieni “Tralasciando il significato della campagna ‘Scegli calabrese’, piuttosto grottesca dato che a sostenerla è un partito che ha sempre fatto solo gli interessi delle regioni del Nord — prosegue la deputata — è davvero inopportuno e politicamente scorretto che il simbolo del movimento di Salvini venga associato a quello della Regione, in quella che può apparire come una una sorta di leghistizzazione della principale istituzione della Calabria. La Lega e Spirlì, pertanto, dovrebbero avere il garbo politico di chiedere scusa e di non replicare mai più simili strumentalizzazioni delle istituzioni pubbliche”.
(da agenzie)
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