SE GLI ANTI-SISTEMA SONO ALEMANNO E RIZZO SIAMO “SISTEMATI” MALE
GLI “INDIPENDENTI” CHE DAL SISTEMA HANNO RICEVUTO STIPENDI E ONORI
Il 26 novembre nascerà il partito degli indipendenti, così chiamati per distinguerli da noi, che siamo pieni di dipendenze: quasi tutte considerate legali, come la Nato, ma non per questo meno nocive.
Quando gli indipendenti prenderanno il potere sarà un momento bellissimo. Moni Ovadia alla Cultura. Elena Basile agli Esteri per fondare l’Eurussia e sfrattare finalmente gli americani. Il sinistro-sinistro Marco Rizzo ministro dell’Economia con il ritorno della lira o, meglio ancora, del fiorino. E il destro-destro Gianni Alemanno premier forte-forte con delega agli Interni e all’amministrazione delle città: ruolo nel quale, come sindaco di Roma, ha già dimostrato di saperci fare.
Il loro governo durerà tre minuti, dato che l’unica cosa su cui vanno d’accordo è l’odio per il sistema in cui vivono (piuttosto bene).
Ma forse non comincerà neppure: ieri si sono già sfilati Ovadia e Basile, dichiarandosi vittime di un malinteso, evidente frutto di un complotto. Non avevano capito di essere stati invitati all’atto fondativo di un nuovo partito di estrema destra: pensavano fosse una pacifica tavola rotonda per discutere se tutto il male del mondo fosse colpa dell’America oppure un po’ anche di Israele.
Una bella fregatura. Perché anche noi servi del sistema, ogni tanto, vorremmo poter valutare un’alternativa. Ma finché gli indipendenti saranno rappresentati da un Alemanno o da un Rizzo, per giunta insieme, ci toccherà restare dipendenti a vita.
(da il Corriere della Sera)
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