SI CANDIDA ALLE REGIONALI PER IL PD, INSULTI SESSISTI E RAZZISTI CONTRO L’AVVOCATA ITALO-COLOMBIANA
“MI HA FERITO DI PIU’ IL SILENZIO DELLE PERSONE PERBENE”
“Vattene a casa tua”. “Tornatene in Colombia”. E poi allusioni e riferimenti sessuali. Oltre 200 commenti, in poche ore, pieni di insulti sessisti, razzisti e xenofobi, sono apparsi sotto il video con cui Monica Patià±o Gomez, 43 anni, avvocata italo-colombiana da 19 anni a Firenze, un marito e un figlio di tre anni e mezzo, ha annunciato tre giorni fa la sua candidatura al consiglio regionale tra le fila del Pd, nella circoscrizione Firenze 1, alle prossime elezioni in programma il 20 e il 21 settembre.
“Ero consapevole del clima politico e sapevo che sarebbe stato difficile, che mi sarei esposta a questo pericolo. Ma vivere queste cose in prima persona fa tutt’altro effetto” racconta Gomez, esperta in diritto internazionale, dell’immigrazione e della famiglia. Arrivata in Italia per amore, con in tasca una laurea in Giurisprudenza, l’11 settembre 2001, nel giorno dell’attentato alle Torri Gemelle, prima di lavorare come avvocato Gomez ha fatto l’operaia in una ditta di bigiotteria e poi è stata contabile in un’azienda del fiorentino.
Una volta ottenuta l’abilitazione anche in Italia, però, ha scelto di impegnarsi attivamente nel supporto ai migranti sudamericani come lei fondando l’associazione ‘Colombianos en Toscana’ e sostenendo le donne immigrate nel loro percorso di indipendenza e autodeterminazione con il progetto ‘Mujeres Migrantes’.
“Sono molto dispiaciuta di avere visibilità per questo episodio – ci tiene a mettere in chiaro lei – Avrei voluto farmi conoscere per le mie idee, i miei progetti e la mia visione di futuro”.
Ma a farle male non sono stati solo i commenti e le offese, in gran parte ricevuti da uomini e che sono stati poi cancellati, ma anche e soprattutto “il silenzio, l’indifferenza e la rassegnazione delle persone perbene”.
“Come se per una donna che sceglie di impegnarsi in politica fosse naturale dover sopportare offese e insulti. Mi sembra triste che il prezzo da pagare debba essere questo – aggiunge – Anche perchè oggi tocca a me. Ma una volta spenti i riflettori della campagna elettorale toccherà a qualcun’altra”.
“I commenti razzisti e xenofobi – non ha dubbi Gomez – sono figli del pregiudizio e di una propaganda politica che soffia sul fuoco di temi sensibili come l’immigrazione. E di cui queste persone, che lasciano commenti feroci, sono prima di tutto vittime”. Ed è per questo motivo che, nei prossimi giorni, capirà come procedere: “Farò le mie valutazioni e deciderò cosa fare”.
Ma di una cosa è certa: “E’ proprio contro questo tipo di preconcetti sugli immigrati che continuerò a dar battaglia” spiega Gomez. “Vorrei che non si dicesse più che se un immigrato sbaglia, a differenza di un italiano, non paga per le proprie colpe. Ed è per questo che lavoro. Affinchè tutte le persone che arrivino in Italia rispettino le regole del Paese che li ha accolti. L’integrazione passa anche attraverso l’insegnamento e il rispetto della legalità “.
(da “La Repubblica”)
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