SONDAGGIO IPSOS: PER IL 54% DEGLI ITALIANI LE COPPIE GAY DOVREBBERO AVERE GLI STESSI DIRITTI DEGLI ETERO, SOLO IL 37% E’ CONTRARIO
E IL 44% CONSIDERA LE COPPIE ARCOBALENO ALLA PARI DELLE FAMIGLIE TRADIZIONALI
A pochi giorni dal Congresso Mondiale della Famiglia, che si terrà a Verona dal 29 marzo, Ipsos ha realizzato un sondaggio per il Corriere della Sera, realizzando 1000 interviste (su 5.489 contatti) legate proprio ai temi che verranno trattati nel corso dell’evento scaligero.
Solo il 22% degli intervistati considera ‘famiglia’ l’unione che nasce tra un uomo e una donna uniti in matrimonio con un rito religioso o civile.
A questo 22% bisogna aggiungerne un altro 25% che parla di unione che nasce tra un uomo e una donna che hanno un legame affettivo e convivono senza necessariamente essere sposati.
Siamo quindi ad un 47% del totale, a cui si contrappone un forte 44% che ritiene ‘famiglia’ l’unione che nasce tra due individui, anche dello stesso sesso, che hanno un legame affettivo e convivono
Tra gli elettori leghisti, udite udite, la quota rimane altissima, pari al 34%, e sale al 37% dei cattolici che partecipano saltuariamente alla messa.
Dati che ribadiscono la spaccatura in atto nel Paese, apparentemente sempre più orientato all’inclusione e alla condivisione dei diritti.
Il 54% degli intervistati ha infatti sottolineato come le coppie gay conviventi debbano avere gli stessi diritti delle coppie etero, contro il 37% dei contrari, mentre il 29% ha definito ‘pericoloso’ il Convegno di Verona, perchè dà voce a quanti propagano ideologie reazionarie, e il 20% inutile, in quanto rivolto solo ad una piccola minoranza di cattolici, contro il 20% che l’ha definito ‘utile’ e l’8% che l’ha etichettato come ‘indispensabile’.
(da agenzie)
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