SORGI: “ERA PROPRIO NECESSARIO ACCOGLIERE CHICO FORTI CON TUTTI GLI ONORI?
“TANTO PIÙ CHE NON CERTO DI UNA LIBERAZIONE SI TRATTA”
E va bene che si tratta del caso umanitario di un detenuto in Usa per un terzo della sua vita dopo un processo e una sentenza che hanno sempre sollevato dubbi. Ma era proprio necessario che la premier Meloni si recasse ad accoglierlo solennemente all’aeroporto, vantando, come già aveva fatto il primo marzo, all’atto della decisione delle autorità americane, il proprio merito per il trasferimento?
Tanto più che non certo di una liberazione si tratta, com’era avvenuto per Patrick Zaki, ma di un accordo che prevede che Forti venga a scontare la sua pena in Italia.
Dove potrà, certo, avvalersi dei benefici della legge carceraria, e magari a un certo punto godere del regime di semilibertà. Ma non subito e solo al verificarsi delle condizioni richieste, a meno di non voler fare una figuraccia con la magistratura d’Oltreoceano.
Quella di presentarsi a Ciampino a mostrare il frutto della propria attività diplomatica è un richiamo irresistibile per chiunque sia al governo. E non a caso Zaki, a luglio ’23 preferì pagarsi di tasca sua il biglietto e farsi accogliere dai professori e dagli studenti dell’università di Bologna, piuttosto che diventare un trofeo
Come una preda appena catturata, nel gennaio 2019, fu invece condotto da Salvini e Bonafede, il terrorista Cesare Battisti.
La scena di Battisti che scendeva dall’aereo fu tutt’altro che umanitaria e già allora ne nacquero delle polemiche.
Formale ma anche per lui inevitabile in campagna elettorale, fu l’accoglienza di Monti ai due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ai quali era stato concesso di venire in Italia per votare. A dimostrazione che nessuno resiste a un’esibizione del genere. Sebbene non sia provato che porti voti.
(da La Stampa)
Leave a Reply