SUCCESSO DEL FLASH MOB VIRTUALE PER COMMISSARIARE LA SANITA’ IN LOMBARDIA
MASCHERINE LISTATE A LUTTO, MOLTI PARENTI DELLE VITTIME E PERSONALE SANITARIO METTONO SOTTO ACCUSA FONTANA E GALLERA
“Una farmacista oggi lavorerà con addosso il fiocco. Due ragazzi prima di salire in moto ci hanno mandato la loro foto. E poi altra umanità . Così per tutto il giorno. Sulle vostre bacheche. Sulle nostre pagine”.
Oggi è il giorno clou della protesta contro la gestione dell’epidemia di coronavirus in Lombardia con le foto pubblicate sui social dai cittadini con le mascherine listate a lutto.
Sta registrando centinaia di adesioni il flash mob virtuale lanciato da I Sentinelli, Milano 2030 e Casa Comune.
Sulla pagine Facebook delle associazioni rimbalzano i selfie dei manifestanti virtuali con le coccarde nere o con le mascherine marcate col pennarello nero.
L’hashtag è #SalviamoLaLombardia o #CommissariateLasanità inLombardia. Fra le persone che hanno aderito ci sono lavoratrici e lavoratori di ogni settore, ma anche molti infermieri, alcuni farmacisti, e poi giovani e tanti che hanno perso i famigliari per il Covid 19.
Centinaia e centinaia di foto con mascherine ‘a lutto’ con un nastrino nero applicato o solo disegnato e cartelli che chiedono il commissariamento della Sanità di Regione Lombardia per la gestione dell’emergenza Coronavirus.
Tra le foto scattate e postate con la mascherina a lutto anche diverse di personale sanitario, medici e infermieri: una di loro, guarita e contagiata, chiede nel suo cartello “le dimissioni di Fontana e Gallera”.
“Per le persone care che ho perso — scrive ancora una ragazza -, per 32 giorni di quarantena senza diagnosi, senza assistenza medica, stando male per gli effetti collaterali dell’idrossiclorichina e per il sierologico che mi sono dovuta pagare per scoprire che non è mai stato Covid”. O ancora: “voler conoscere cause e responsabilità di un disastro non è sciacallaggio”.
(da agenzie)
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