UN MUSULMANO SINDACO DI LONDRA E’ UN MESSAGGIO GLOBALE DI TOLLERANZA CONTRO I PREGIUDIZI
LA VITTORIA DI SADIQ KHAN E’ LA SCONFITTA DI DUE FRONTI ALLEATI, QUELLO DEGLI ESTREMISTI ISLAMICI E QUELLO DEGLI ISLAMOFOBI, CHE SI ALIMENTANO A VICENDA
Negli ultimi anni abbiamo sprecato litri di inchiostro a chiederci se l’Islam sia compatibile con la democrazia, se la violenza e l’odio siano parti inestricabili di quella religione, se i “valori occidentali” siano in pericolo di fronte alla crescente presenza di comunità musulmane nelle nostre città .
Tutte queste domande potrebbero trovare finalmente una risposta definitiva oggi, quando la capitale inglese si è svegliata con un sindaco musulmano: Sadiq Khan, figlio di immigrati pachistani, cresciuto in un alloggio popolare al sud di Londra sarebbe il primo esponente della propria religione a ricoprire l’incarico di sindaco in una delle capitali europee.
Un primato a cui Khan dovrebbe essere abituato, dato che è stato il primo musulmano a far parte del Cabinet (il Consiglio dei Ministri); ma in quel caso si trattava di uno tra molti, mentre in questo caso sarebbe il primo cittadino, il rappresentante della città , direttamente eletto da una popolazione di 8 milioni di abitanti (che ne fa, dopo il Presidente della Repubblica francese e quello polacco, la figura istituzionale eletta dal maggiore bacino elettorale in Europa).
Per questo, in aggiunta alle sue proposte politiche per agevolare la residenza, migliorare il trasporti pubblici, promuovere la mobilità su due ruote, proteggere i parchi pubblici, mantenere Londra nell’Unione Europea, Sadiq Khan porta anche un messaggio più generale di speranza ed inclusione.
Un messaggio che, peraltro, arriva anche in diretta contrapposizione alla campagna di aggressione e insulti che il candidato conservatore Zac Goldsmith ha portato avanti nei mesi scorsi, senza risparmiare colpi bassi, accuse di collusione con gli estremisti, cercando di fare colpo sull’ignoranza e il pregiudizio diffuso tra l’elettorato.
A queste accuse Khan ha risposto con il lavoro sul campo, visitando chiese e community centre, celebrando Passover con la comunità ebraica e incontrando i cittadini europei che vivono e lavorano a Londra.
Un lavoro di costruzione di ponti, di valorizzazione delle diversità , di rafforzamento dei legami di coesione e integrazione che caratterizzano la città di Londra. E in questo modo è riuscito pure a tenersi alla larga dalle polemiche sull’antisemitismo nel Labour party che hanno coinvolto nelle scorse ore il suo predecessore Ken Livingstone.
In un periodo in cui il discorso pubblico è caratterizzato da diffidenza e chiusura verso gli immigrati, in un periodo in cui l’islamofobia è in crescita e non sono rari, in tutta Europa, episodi di discriminazione e violenza verso i cittadini di religione musulmana, l’elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra è un messaggio fortissimo contro tutti i pregiudizi, un messaggio di inclusione e tolleranza.
La vittoria di Khan è un colpo non solo verso coloro che nelle città occidentali ancora considerano qualsiasi musulmano come un possibile nemico del nostro sistema, ma anche verso quegli estremisti che in medio-oriente propagano odio e violenza spiegando che non c’è futuro per i musulmani in Europa, perchè l’occidente intrinsecamente li odia.
L’elezione di Khan è un simbolo non solo per Londra, è un messaggio globale contro la marginalizzazione dei cittadini musulmani e contro l’estremismo.
(da “Huffingtonpost”)
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