UN SUCCESSO DI RENZI: AUMENTATI DEL 7,1% I MORTI SUL LAVORO, DIRITTI CARTA STRACCIA
HA TROVATO LA SOLUZIONE: PER RIDURRE LA DISOCCUPAZIONE, BASTA ELIMINARE I LAVORATORI: 489 MORTI … E LUI PENSA AD ABOLIRE L’ART 18 PER FAR CONTENTI I SALOTTI BUONI DELLA SINISTRA IN AFFARI CON LA FINANZA INTERNAZIONALE
29 settembre: sono 489 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno +7,1 % rispetto allo stesso giorno del 2013.
Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro, tra questi i morti sulle strade, in itinere e di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si superano complessivamente i 1.000 morti (stima minima), ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con partita IVA individuale che muoiono sulle strade e che sono classificati come “morti per incidenti stradali“, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere.
Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE PROVINCE ITALIANE (vanno almeno raddoppiati se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere)
Valle d’Aosta (1 morto) Aosta 1. Piemonte (40 morti) Torino 16, Alessandria 8, Asti 2, Biella 0, Cuneo 10, Novara 3, Verbano-Cusio-Ossola 1, Vercelli. Liguria (8 morti) Genova 5, Imperia 0, La Spezia 1, Savona 1. Lombardia (52 morti) Milano 6, Bergamo 5, Brescia 8, Como 0, Cremona 6, Lecco 0, Lodi 2, Mantova 8, Monza 2, Brianza 1, Pavia 8, Sondrio 2, Varese 4. Trentino-Alto Adige (16 morti) Trento 4, Bolzano 12. Veneto (46 morti) Venezia 9, Belluno 3, Padova‎ 3, Rovigo 4, Treviso 5, Verona 12, Vicenza 7. Friuli-Venezia Giulia (6 morti) Trieste 1, Gorizia 0, Pordenone 2, Udine 3. Emilia-Romagna (43 morti)Bologna 4. Forlì-Cesena 6, Ferrara 6, Modena 5, Parma 7, Piacenza 4, Ravenna 8, Reggio Emilia 2, Rimini 1.Toscana (21 morti) Firenze 2, Arezzo 6, Grosseto 1, Livorno 1, Lucca 2, Massa Carrara 1, Pisa 6, Pistoia 1, Prato 0, Siena 0. Umbria (13 morti) Perugia 8, Terni 5.Marche (15 morti)Ancona 1, Ascoli Piceno 5 (compresi i 4 piloti del Tornado), Fermo 3, Macerata 2, Pesaro-Urbino 3. Lazio (36 morti) Roma 15, Frosinone 3, Latina 4, Rieti 6, Viterbo 8. Abruzzo (22 morti) L’Aquila 7, Chieti 8, Pescara 1, Teramo 6. Molise (7 morti) Campobasso 3, Isernia 4. Campania (31 morti) Napoli 9, Avellino 5, Benevento 4, Caserta 4, Salerno 9. Puglia (30 morti) Bari 13, Brindisi 0, Foggia 3, Lecce 8, Taranto 4. Basilicata (5 morti) Potenza 4, Matera 1. Calabria(14 morti) Catanzaro 3, Cosenza 4, Crotone 1, Reggio Calabria 1, Vibo Valentia 5.Sicilia (36 morti) Palermo 11, Agrigento 4, Caltanissetta 5, Catania 3, Enna 2, Messina 3, Ragusa 1, Siracusa 4, Trapani 3. Sardegna (11 morti) Cagliari 2, Carbonia-Iglesias 2, Medio Campidano 1, Nuoro 2, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 0, Oristano 3, Sassari 0.
Quando leggete questa terribile sequenza ricordatevi sempre che se si aggiungono anche i morti sulle strade e in itinere i morti sul lavoro sono almeno il doppio e tante vittime sulle strade muoiono per turni dove si dovrebbe dormire, per orari prolungati e stanchezza accumulata, per lunghi percorsi per andare e tornare dal lavoro.
Non sono segnalati a carico delle province le morti di autotrasportatori sulle autostrade.
Categorie con più morti sul lavoro: Agricoltura 42% sul totale, con il 68% di queste morti causate dal trattore . Edilizia 23,6%. Industria 9,2. Autotrasporto6,2%.
Il 29% di tutti i morti sui luoghi di lavoro ha oltre 60 anni. l’11,25% sono stranieri. Il 50% di tutte le morti sui luoghi di lavoro sono concentrate in 5 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
(da “cadutisullavoro.blogspot.it“)
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