WOODY ALLEN: “IL RAZZISMO USA NON MI STUPISCE, E’ UN PAESE CHE HA LE FONDAMENTA SULLA SCHIAVITU'”
“SIAMO UN PAESE CHE E’ VISSUTO DI PREGIUDIZI RAZZIALI PER INTERE GENERAZIONI”…”LA CLINTON VINCERA’, TRUMP E’ DIVISIVO”
“I terribili incidenti razziali che l’America sta vivendo in quest’ultima settimana non dovrebbero purtroppo sorprenderci”. dice Woody Allen a Repubblica.
Lo hanno incontrata New York per parlare del film Cafè Society, in uscita negli Stati Uniti dopo la sua premiere a Cannes.
«Il problema degli Stati Uniti, adesso e nel passato, è che questo è il prezzo che il paese paga per aver messo le sue fondamenta sulla schiavitù, per la complicità nel rapire la gente dall’Africa, portarla qui, renderla schiava, senza nessun programma per il loro benessere. Siamo un paese che è vissuto di pregiudizi razziali per intere generazioni. Cosa ci si aspetta da un paese nato così male? Quando succedono queste brutte cose, questi incidenti razziali, da bianchi nei confronti dei neri, e da parte dei neri che ora rispondono in modo violento, cosa ti aspetti da un paese che ritualmente è stato insensibile per centinaia di anni? È il prezzo che gli Stati Uniti dovranno pagare fino a quando quell’antipatia così profondamente radicata tra una razza e l’altra sarà finalmente smussata e la gente non la sentirà più».
E anche Obama, secondo il regista, ha fatto poco:
Si sperava che la presenza di un presidente afroamericano come Obama alla Casa Bianca potesse cambiare qualcosa.
«Una singola persona non può cambiare questa situazione, è un problema che richiede un’enorme mole di lavoro per tanta gente, è così intrinseco al tessuto di questo paese, da centinaia di anni, che è molto difficile da risolvere. Ci vuole uno sforzo comune e concentrato da parte di tutti, un singolo presidente non ce la puo’ fare.
Sta seguendo queste elezioni, vede speranze?
«Non sui problemi razziali che stiamo attraversando. Ciò detto non ho mai fatto misteri del fatto che io sia un grande sostenitore di Hillary Clinton, sono democratico geneticamente, lo sono sempre stato, ho contribuito alla campagna democratica».
Pensa che vincerà ?
«Ne sono sicuro. Ho conosciuto Donald Trump, era nel mio film Celebrity, ed era stato anche bravo! Ogni tanto lo incrocio in qualche ristorante o evento ed è sempre cordiale e piacevole, ma non penso abbia nessuna chance di diventare presidente. Non si preoccupi, non c’è bisogno che nessuno si trasferisca in Nuova Zelanda o in Canada! Hillary vincerà , credo sia qualificata e brava, mi piace molto anche se non l’ho mai incontrata. Me lo dicono gli istinti e il senso comune. In America la gente sa che Donald Trump, con tutte le sue teatralità e il suo essere cosi’ flamboyant, non potrebbe mai essere un buon presidente. E sento che la gente istintivamente lo sa e voterà di conseguenza. Certo è una strana campagna elettorale, il partito repubblicano è da anni in uno stato pietoso, ma anche questo strano anno elettorale passerà e ne avremo solo un vago ricordo. E Donald Trump continuerà ad essere soggetto di barzellette e scenette in televisione.
(da “Huffingtnopost“)
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