BRUTTA FIGURA DEL GOVERNO SUL CASO DEI TRE ITALIANI DI EMERGENCY: UNO STATO SERIO LI AVREBBE LIBERATI IN 3 MINUTI
Aprile 18th, 2010 Riccardo FucileE’ STATO RIPROVEVOLE INTERVENIRE IN RITARDO SOLO PERCHE’ GINO STRADA E’ DI SINISTRA: SONO MEDICI CHE FANNO ONORE ALL’ITALIA E BASTA…. DAVANO FASTIDIO AL GOVERNO AFGHANO E HANNO COSTRUITO UNA MONTATURA PER ALLONTANARLI… SE FOSSE SUCCESSO AGLI AMERICANI DOPO POCHI MINUTI I MARINES AVREBBERO CIRCONDATO IL CARCERE
Che ci stiamo a fare ancora in Afghanistan con un nostro contingente, non era già troppo chiaro prima, ma dopo l’arbitrario arresto dei tre medici italiani di Emergency, da parte dei servizi segreti di Karzai, lo è sicuramente ancora di meno.
Sembrava avessero arrestato tre pericolosi terroristi, ritrovato armi in quantità all’interno del magazzino dell’ospedale, avevano sostenuto che i tre avrebbero incassato 500.000 dollari per attentare al locale governatore. Addirittura che i tre italiani avessero confessato.
Una sequela di balle che, giorno dopo giorno, si sta smontando. Semplicemente la struttura di Emergency che giustamente cura tutti, governativi e talebani senza distinzione, come si addice a dei medici, dava fastidio al governo di Kabul e hanno sistemato un po’ di armi apposta, per poi accusarli e farli sloggiare.
Vecchia tattica da regimi totalitari (e non), nulla di nuovo sotto il sole.
A dimostrazione di quanto sopra sostenuto, arrivano testimonianze dell’insolito procedere nel ritrovamento dell’esplosivo: prima un allarme bomba, così si sono fatti evacuare tutti i dipendenti per i controlli.
Poi miracolosamente, ecco spuntare due casse di medicinali aperte sul pavimento con gli ordigni in bella vista, come al mercato rionale insomma.
Lo capirebbe anche un bambino chi li la messi.
Come se non bastasse, ecco un’altra gaffe: il medico Marco Garatti viene accusato anche di essere l’ideatore e il protagonista del sequestro di Daniele Mastrogiacomo.
Peccato che a quel tempo il Garatti fosse in tutt’altro posto, ovvero in Sierra Leone.
Mentre hanno fatto quadrato attorno a Emergency tutte le altre Ong, la Croce Rossa, l’Unione Europea e l’Onu, l’ultimo a svegliarsi è stato il governo italiano, vittima della sindrome comunista. Continua »