Aprile 14th, 2010 Riccardo Fucile
“SERVE SICUREZZA”, DICE LA LEGA IN FRIULI: SE NON C’E’, ALLORA CHE MARONI SI DIMETTA PER EVIDENTE INCAPACITA’…IN REGIONE LA LEGA PROPONE DI INFILTRARE SPIE NEGLI OSPEDALI: MAGARI AL REPARTO PSICHIATRIA IN EFFETTI I LEGHISTI POTREBBERO TROVARE UN AMBIENTE LORO CONSONO
Gli era andata male con i medici delatori, ora ci riprovano con gli impiegati spia: le vie della
suburra mentale sono infinite, come quelle del Signore.
E mentre Bossi reclama posti nelle banche del Nord per le fameliche truppe leghiste, in Regione Friuli il capobranco della Lega, Danilo Narduzzi, deposita un mozione che premette: “Serve sicurezza, i clandestini non possono continuare a spadroneggiare in Italia”.
Forse nessuno gli ha notificato che il ministro degli interni è il sassofonista Bobo Maroni da circa due anni.
E se si fosse rivelato un incapace, come traspare dal contenuto della mozione, il Narduzzi farebbe meglio a inviare una bella raccomandata in via Bellerio per chiederne le dimissioni, invece che rivolgersi a terzi.
La Lega ha governato 5 anni sugli ultimi 7, e ora ci viene a dire che i clandestini spadroneggiano?
Vogliamo continuare con la farsa del “partito di lotta e di mal-governo” ancora a lungo o pensate che gli italiani siano tutti coglioni?
Ma andiamo alla seconda parte della mozione, dove il Narduzzi propone che “il personale amministrativo, se vede un immigrato senza documenti agonizzante arrivare al pronto soccorso, lo deve sì mandare da un medico per le cure, ma contemporaneamente deve avvisare le forze dell’ordine. All’obiezione che così si rischia che un clandestino non vada più in ospedale per paura delle denuncia, la cattolica e cristiana Lega alza le spalle. Continua »
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Aprile 14th, 2010 Riccardo Fucile
IL GOVERNO VA SOTTO SUL “SALVALISTE” (262 A 254), NONOSTANTE CENTO VOTI DI MARGINE… FINI: “UN PARTITO ALLO SBARAGLIO: NON C’E’ UNA STRUTTURA, UN RADICAMENTO, UNA STRATEGIA, SOLO UNA TOTALE MANCANZA DI POLITICA. QUI NON SI PARLA MAI DI LAVORO, DI SANITA’, DI TASSE, DELLE COSE CHE INTERESSANO GLI ITALIANI”
Mentre Berlusconi era negli States, aspettando 40 minuti la limousine che doveva riaccompagnarlo in albergo, alla Camera ieri andava in onda un “dejà vu”: il governo, nonostante cento voti di margine, riusciva a farsi bocciare il decreto salvaliste.
Finiva 262 a 254 per l’opposizione che giustamente gongolava: tra chi era come al solito in missione e chi è scomparso, alla fine la maggioranza si dissolveva per l’ennesima volta.
Nomi di spicco tra gli assenti: Cicchitto, Lupi, Ghedini, Denis Verdini.
Per fare buon peso si è aggiunto qualche finiano, un numero sufficiente per far capire al premier che se vuole continuare a decidere la politica del governo durante le cenette conviviali con Umbertino e Renzino il lunedì a casa sua e non nelle sedi competenti, in parlamento non passa uno spillo di riforma.
Se qualcuno intende svuotare le Camere dei suoi poteri per consegnarli a un presidente forte (indovinate chi? Sempre lui ovvio), qualcuno è in grado di mettersi di traverso.
E mentre il tema delle riforme si capisce ogni giorno di più che serve al premier solo come fumo negli occhi, in quanto l’unico interesse che ha è quello sulla giustizia, ieri Fini è passato all’attacco: “Il partito non c’è, è allo sbaraglio: non c’è una struttura, non c’è radicamento, non c’è una strategia, ma solo una totale mancanza di politica”.
E ancora: “Non è possibile che qui non si parli mai di lavoro, di sanità , di tasse, ovvero delle cose che interessano gli italiani”.
Le critiche peraltro sono ampiamente condivise anche dai falchi berlusconiani: “Qui non c’è nulla, siamo allo sfascio”, ha commentato Giorgio Stracquadanio, uno che solitamente passa le sue giornate a criticare quello che dicono i finiani. Continua »
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Aprile 14th, 2010 Riccardo Fucile
DATI IMPRESSIONANTI: 420 MILIARDI DI FATTURATO, EVASIONE TRA 150 E 200 MILIARDI DI EURO, PARI AL 20% DEL PIL… LA PRESSIONE FISCALE REALE NON E’ DEL 43%, MA SI ALZA COSI’ DI 10 PUNTI… IL SOMMERSO E’ DIVENUTO AMMORTIZZATORE SOCIALE E SERBATOIO DI VOTI PER I PARTITI
La riforma fiscale che Tremonti ha annunciato fra 3 anni, ovvero quando ormai il governo
in carica non ci sarà più, “non sarà platonica, ma ad alta intensità politica, non sarà facile, ma necessaria”.
Ma il ministro si è ben guardato da annunciare misure che pongano argine al problema più grave: quello dell’economia sommersa, sia nera che criminale, sottratta al controllo dello Stato.
Si calcola che siano tre milioni i lavoratori irregolari che alimentano questi canali.
A parere del “Sole 24 ore” e di Confindustria, il sommerso complessivo in Italia equivale a ben 420 miliardi di fatturato, con una evasione fiscale e contributiva pari a circa 200 miliardi di euro.
Secondo invece l’Eurispes, i due comparti, quello nero-sommerso e quello nero-criminale, sono valutabili in ben 540 miliardi di euro e il solo sommerso economico rappresenta il 27% del Pil.
Una valutazione confermata anche dal Fondo monetario internazionale: il fatturato delle mafie italiane è uguale alla somma del Pil di Estonia (25 miliardi), Romania (97), Slovenia (30) e Croazia (34).
La stima più contenuta dell’economia in nero la fornisce l’Istat che la valuta pari al 18% del Pil, con una evasione fiscale di oltre 100 miliardi e contributiva di oltre 50.
A cui va aggiunta poi la quota di economia criminale.
Ne deriva un dato certo: l’economia sommersa italiana, esclusa quella criminale, è in media più alta di quella europea del 60%.
Che senso ha quindi parlare di abbassare (solo in teoria peraltro) le tasse come se fossero una variabile indipendente dalla voragine di ricchezza illegale che è pari a un terzo di quella prodotta legalmente?
Come si fa a fare un riforma senza tenere conto di questa situazione unica in Europa?
Sarebbe più doveroso dire che la pressione fiscale ufficiale del 42/43% in realtà diventa di almeno 10/11 punti in percentuale in più. Continua »
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