Aprile 28th, 2010 Riccardo Fucile
APPROVATO UN EMENDAMENTO DEL PD CHE MODIFICA LA NORMATIVA, PERALTRO GIA’ RINVIATA DA NAPOLITANO ALLE CAMERE….TENSIONE IN AULA TRA FINIANI E BERLUSCONIANI, MA SONO DUE ANNI CHE IL PDL TOLLERA GLI ASSENTI E NON PRENDE PROVVEDIMENTI…E’ LA DIMOSTRAZIONE CHE FINI ORMAI E’ DECISIVO
Il governo è stato battuto per un solo voto (225 contro 224) alla Camera su un emendamento del Pd all’articolo 31 (arbitrato) del Ddl sul lavoro.
A pesare sul risultato l’assenza di ben 95 deputati del Pdl.
Sfiorata la rissa dopo che Giancarlo Lehner ha accusato il finiano Antonino Lo Presti di aver organizzato una trappola sul voto. “Ma quale imboscata dei finiani! Ti devi vergognare a dire queste cose!”, è stata la risposta del deputato, vicino a Gianfranco Fini.
Qualche spintone e qualche parola di troppo e per poco i due non sono venuti alle mani proprio in Transatlantico.
A dividerli è stato il deputato del Pdl, Simone Baldelli. Ad arrabbiarsi anche Fabio Granata che è andato dallo stesso Baldelli per far presente l’assurdità dell’accusa. “Dite a Berlusconi che se manda avanti questi personaggi finisce male…”, è stato lo sfogo di Lo Presti.
Ironico il segretario del Pd Pierluigi Bersani: “Non so se si sono estesi i finiani…”.
Il relatore, Giuliano Cazzola, che aveva dato parere contrario così come il governo, ha immediatamente chiesto una sospensione dei lavori.
Esponenti di maggioranza che erano intervenuti in dichiarazione di voto avevano sottolineato come l’emendamento potesse “scardinare” le norme sull’arbitrato, attualmente in fase di revisione dopo che il presidente della Repubblica Napolitano aveva rinviato il testo del provvedimento alle Camere.
Dopo mezz’ora di sospensione, alla ripresa dei lavori Cazzola ha chiesto l’accantonamento dell’articolo 31, perchè la commissione Lavoro non è ancora riuscita ad accertare l’impatto dell’emendamento sulla normativa. Continua »
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Aprile 28th, 2010 Riccardo Fucile
LA RAI SPENDE 350 MILIONI IN PIU’ RISPETTO A QUANTO INCASSA CON IL CANONE, MA NON LI RECUPERA PIU’ CON LA PUBBLICITA’…SI PROFILA UN AUMENTO DEL CANONE, MENTRE NELLA LOTTA ALL’EVASIONE NON SI FA NULLA… E I BUROCRATI RACCOMANDATI DALLA POLITICA SONO ATTACCATI ALLA POLTRONA
Secondo i pessimisti sarebbero 1.200, secondo i piani nobili (si fa per dire) di viale Mazzini sono “appena” 1.000.
Ma le voci che circolano sul personale Rai in esubero parlano di 1.500 dipendenti che potrebbero rientrare nel piano triennale che i vertici Rai stanno predisponendo attraverso “Incentivi per la fuoriuscita”.
Un eufemismo per celare i tagli che sono destinati a colpire una parte dei 13.000 dipendenti della Tv pubblica italiana nei prossimi tre anni.
Un piano da “lacrime e sangue”, con l’obiettivo di portare a pareggio i conti sempre più dissestati e che non risparmierà neanche i giornalisti, “troppi e troppo costosi”, secondo il direttore generale Mauro Masi.
Quali siano le testate che dovranno subire la maggiore cura dimagrante non è ancora dato sapere, come al solito conteranno i padrini politici: chi verrà tutelato e chi no.
Ovviamente si riparla in questi casi di “tagli alle poltrone inutili”, di riassorbimento delle consorziate e di esternalizzazione dei servizi non strategici, discorsi sentiti da decenni e che si ripetono in queste circostanze, salvo poi non concludere nulla.
Ad esempio Mediaset ha affidato a una ditta esterna il lavoro delle truccatrici qualche mese fa: ora in Rai, con comodo, stanno valutando se non sia il caso di seguirne l’esempio.
Come se il problema Rai fosse rappresentato dalle truccatrici e non dai politici taroccatori che hanno riempito le sedi locali e nazionali di loro portaborse, lottizzando il personale, dai giornalisti fino ai magazzinieri. Continua »
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Aprile 28th, 2010 Riccardo Fucile
COME PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, L’ELETTORE PDL VOTEREBBE PER IL 55,2% BERLUSCONI, PER IL 33,1% FINI, CONSIDERATO PIU’ CREDIBILE E ONESTO…SOLO PER IL 21,8% DI PIDIELLINI DOVREBBE DIMETTERSI DA PRESIDENTE DELLA CAMERA…PER IL 25,6% IL GOVERNO E’ TROPPO CONDIZIONATO DALLA LEGA…FINI IN COSTANTE CRESCITA
L’ennesimo sondaggio dimostra che le posizioni di Gianfranco Fini sono tutt’altro che isolate tra l’elettorato del Pdl.
Al di là delle convenienze parlamentari e dei “traditori” ex-aennini appecorati al nuovo padrone (fin che dura), la base del Pdl (e non solo quella), delusa da due anni di governo del nulla, mostra solidarietà a Fini in modo impensabile per molti. I risultati di “Crespi ricerche” confermano e amplificano i dati già emersi in altri sondaggi.
Intanto il 98,9% degli elettori dichiarano di essere a conoscenza dello “strappo” interno tra il premier e il presidente della Camera.
Un popolo solitamente distratto, in questo caso ha seguito attentamente la vicenda.
Quando gli si chiede quali possono essere le cause di questo scontro, l’elettore di centrodestra risponde per il 26,5% “una lotta di potere”, per il 25,6% le “politiche di governo troppo succubi alla Lega”, per il 20,4% la “perdita di voti alle ultime regionali”, per il 18,2% lo “scontro di personalità “, per il 7,1% “l’eccessivo protagonismo” di Berlusconi.
Quasi il 40% delle risposte rivela un giudizio negativo verso il premier. Percentuale confermata anche dalle risposte su chi è da ritenersi responsabile dello scontro: un 40% di colpa a testa.
Ma ancora di più dalla indicazione dell’elettorato Pdl alla domanda:” Se si votasse per l’elezione diretta del Presidente della Republica per chi voterebbe dei due?”.
Il 55,2% sceglierebbe Berlusconi, il 33,1% Fini, circa il 12% nessuno dei due o non sa.
Altra considerazione dell’elettore: il premier è considerato più simpatico e concreto, Fini più credibile e onesto. Continua »
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Aprile 28th, 2010 Riccardo Fucile
IL NOSTRO SITO E’ VISITATO ORMAI OGNI GIORNO DA MIGLIAIA DI AMICI E RAPPRESENTA, COMUNQUE LA PENSIATE, UNA VOCE LIBERA NEL DESERTO DEL CONFORMISMO DELLA DESTRA…ECCO COME POTETE DARCI UNA MANO PER FARCI CONOSCERE ANCORA DI PIU’
In un momento in cui finalmente a destra qualcosa si muove e il dibattito delle idee prende forza, per un sito come il nostro è motivo di orgoglio rappresentare da quasi tre anni una nicchia di approfondimento e di analisi fuori dagli steccati e un’isola di libera espressione senza padroni.
Tante cose che abbiamo sostenuto si stanno avverando, tante critiche che avevamo avanzato in tempi non sospetti stanno diventando patrimonio comune di tanti amici di area.
Abbiamo raggiunto traguardi impensabili: 540.000 visite, 2.000 articoli, punte giornaliere anche sopra le 5.000 entrate.
Dati che ci pongono tra i primi siti italiani di destra e che ci fanno monitorare da agenzie di stampa, quotidiani, istituzioni, enti locali.
Sicuramente non tutti quelli che ci leggono sono d’accordo con noi o sono riferibili alla nostra area politica: non è un difetto, è un valore aggiunto.
Non amiamo una destra chiusa, bloccata, autoreferenziale, riteniamo piuttosto che solo attraverso il confronto delle idee si possa crescere insieme, fermo restando le proprie personali convinzioni di fondo.
Abbiamo scelto la strada della coerenza a una visione del mondo e a una concezione di destra sociale, vicina ai più deboli, che sappia coniugare legalità e solidarietà , valori di unità nazionale e rispetto degli avversari.
Siamo scomodi, ce ne rendiamo conto: questo è un paese delle fazioni, non del confronto e delle sintesi.
E’ un Paese dove i partiti cercano di “carpire” il voto, non di dimostrare di “meritarlo” e in cui assistiamo a una trasposizione dei valori dell’avere, non di quelli dell’essere.
Una politica dove conta ciò che appare e non la sostanza, la percezione non la realtà . Continua »
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