Destra di Popolo.net

LA CASTA NON MOLLA SUI PRIVILEGI

Giugno 29th, 2011 Riccardo Fucile

TREMONTI SI E’ FATTO PIU’ NEMICI ANNUNCIANDO QUALCHE TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA CHE PROPUGNANDO RIGORE SULLA MANOVRA…IN ITALIA BEN 1.813 EX PARLAMENTARI PRENDONO UNA PENSIONE DI 6.000 EURO DI MEDIA, UN DEPUTATO TEDESCO GUADAGNA 8.252 EURO AL MESE CONTRO I 14.300 D UN SUO COLLEGA ITALIANO…E HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI LAMENTARSI

Se il ministro Tremonti cadrà  ciò sarà  dovuto non solo al rigore sulla manovra, ma anche agli annunciati tagli ai costi della politica.
La pancia della sua maggioranza non li digerisce.
Ora, proprio ieri i 620 parlamentari tedeschi hanno deciso di aumentarsi l’indennità  da 7668 a 8252 euro a decorrere dal 1° gennaio 2013.
Che differenza con quel che prendono i nostri di Montecitorio, che tra indennità  di base (5500 euro), diaria (4000 euro) e il cosiddetto rimborso per il portaborse (4200 euro) arrivano a 13,700 euro!
Ai quali vanno aggiunti i 3000 euro annui per le spese telefoniche.
Ora, chiunque sia stato anche una sola volta a Monaco di Baviera sa che il costo della vita in Germania supera sensibilmente quello italiano, e quindi stride ancora di più il fatto che i deputati nostrani viaggino a sbafo su ferrovie, auostrade e aerei, mentre i colleghi tedeschi devono farsi bastare ulteriori 3696 euro per gli spostamenti, l’affitto, l’acquisto di libri e giornali.
La Camera dei deputati, ha raccontato lo scorso 23 giugno su Repubblica Goffredo De Marchis, costa un miliardo di euro.
Ma il vero scandalo è rappresentato dai 1813 ex parlamentari che percepiscono una pensione da 6mila euro in media.
In Germania un ministro che ha copiato una tesi di dottorato si dimette sotto l’onda della riprovazione pubblica, da noi la maggioranza berlusconiana sta facendo carte false per salvare domani dall’arresto l’onorevole Alfonso Papa, uomo chiave della P4. Basta leggersi il verbale della giunta per le autorizzazioni per cadere nello sconforto più nero: i bizantinismi di Maurizio Paniz (“siamo sempre stati contrari agli arresti dei parlamentari!”) o del relatore Francesco Paolo Sisto (”fumus persecutionis”) sottolineano che la Casta è più decisa che mai a difendere i suoi privilegi.

(da “Ritagli”)

argomento: Costume, governo, la casta, Parlamento, Politica, radici e valori | Commenta »

APPALTI ENAC, ARRESTATO PRONZATO, EX RESPONSABILE TRASPORTO AEREO PD

Giugno 29th, 2011 Riccardo Fucile

LE MANETTE SONO SCATTATE A GENOVA, NELL’AMBITO DI UNA INCHIESTA SU UN APPALTO, DEL VALORE DI UN MILIONE DI EURO, PER I VOLI DI COLLEGAMENTO TRA ROMA E L’ISOLA D’ELBA

Franco Pronzato, componente del consiglio di amministrazione di Enac, è stato arrestato da uomini della Guardia di Finanza nell’ambito di una inchiesta della Procura di Roma su presunte irregolarità  legate a un appalto del settore aereo.
Gli uomini della Guardia di Finanza di Roma, assistiti dai loro colleghi liguri, hanno compiuto anche una perquisizione nell’appartamento.
Pronzato è accusato di corruzione e turbativa d’asta.
Non si esclude che nella stessa operazione possano essere state arrestate anche altre persone.
Pronzato era indagato insieme con altre quattro persone dalla procura di Roma nell’ambito di un’inchiesta per l’assegnazione di un appalto, del valore di un milione di euro, per i voli di collegamento tra Roma Urbe e l’Isola d’Elba.
Titolare dell’inchiesta è il pm Paolo Ielo.
Già  consulente dell’allora ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani e coordinatore del settore trasporto aereo del Pd, si era dimesso dopo essere stato informato delle indagini.
Pronzato è coinvolto nella parte di accertamenti relativi al presunto pagamento di tangenti subordinate all’aggiudicazione dell’appalto.

argomento: Costume, Giustizia, PD, Politica | Commenta »

TERZO POLO: VOTEREMO SI’ ALL’ARRESTO DI PAPA

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

INCHIESTA P4, FINALMENTE FLI SI SVEGLIA, DECISIONE PRESA ALL’UNANIMITA’ ANCHE CON UDC E API…LA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DECIDE MERCOLEDI’

I parlamentari del terzo polo voteranno sì all’arresto di Alfonso Papa.
La richiesta di custodia cautelare presentata dal gip di Napoli nell’ambito dell’inchiesta P4 sarà  discussa dalla giunta per le autorizzazioni a procedere.
L’ex magistrato, ora deputato del Pdl, è accusato di concussione.
La giunta, che per analizzare approfonditamente la questione, ha chiesto ai pm partenopei tutti gli atti dell’inchiesta, dovrebbe esprimersi mercoledì.
Le carte dei pm di Napoli sono arrivate lunedì alla Camera dei deputati.
Non era mai accaduto che la giunta presentasse una tale istanza, che, la settimana scorsa è stata duramente criticata dall’opposizione.
Nella prossima riunione della giunta, il vicepresidente della Giunta e relatore del caso, Francesco Paolo Sisto, svolgerà  il suo intervento.
Ci sarà  un dibattito, quindi il voto.
L’annuncio sulla posizione che adotteranno i parlamentari finiani e gli alleati rutelliani e dell’Udc, è stato dato da Giuseppe Consolo, al termine di una lunga riunione.
«La decisione – ha spiegato Consolo – è stata presa all’unanimità¡».
Era ora che in Fli ci si svegliasse: basta favori o astensioni a favore della cricca governativa.

argomento: Casini, Costume, Fini, Futuro e Libertà, Giustizia, la casta, PdL, Politica, radici e valori | 1 Commento »

GLI AFFARI DELLA FAMIGLIA COSENTINO E I DEBITI DELLA SANTANCHE’

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

COSA SI CELA DIETRO GLI OMISSIS DELL’INCHIESTA DI NAPOLI SULLA P4

Ci sono le cambiali di Daniela Santanchè per i debiti con gli Angelucci, gli affari della famiglia di Nicola Cosentino e soprattutto i nomi dei finanzieri sospettati di avere passato a Bisignani la soffiata sull’inchiesta P4 e sulle sue intercettazioni.
E non manca un verbale nel quale un testimone racconta di una ministra del Governo Berlusconi che, dopo essere stata interrogata dai pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio, spifferava ad Alfonso Papa che lo stavano pedinando.
Il Fatto Quotidiano è riuscito a visionare i verbali integrali depositati nell’indagine P4 ed è inseguendo il senso nascosto delle parti coperte dagli omissis dei pm che si comprende quali sono i fronti caldi dell’indagine.
A partire dalla fuga di notizie che l’ha bruciata.
Nella parte finora inedita del suo verbale del 14 marzo 2011 Luigi Bisignani, assistito dai suoi avvocati Fabio Lattanzi e Giampiero Pirolo, racconta ai pm i rapporti economici triangolari tra il giornale Libero, la concessionaria di pubblicità  di Daniela Santanchè, Visibilia e la Ilte del duo Bisignani (manager) e Vittorio Farina (socio).
Lo spunto è la telefonata del 14 ottobre 2011, intercettata dalla Gdf di Napoli e pubblicata dal Fatto, nella quale Bisignani racconta a Flavio Briatore: “se non era per me .. gli Angelucci la facevano fallire per fatture false (…) se non fosse stato per il mio intervento, facevano fallire la società  per bancarotta. Tant’è che lei ha dovuto addirittura pagare delle cambiali. Tre milioni e due di cambiali”.
Quando i pm chiedono a Bisignani di spiegare le sue affermazioni, il lobbista mette a verbale: “la Santanchè aveva preventivato un budget di pubblicità  di Libero che non era stato rispettato; in secondo luogo, quando parliamo di cambiali, va precisato che il gruppo Farina è creditore di Libero, che non paga la stampa da tempo poichè non percepisce contributi; a fronte di tale debito gli Angelucci hanno girato al Farina degli effetti cambiari rilasciati da Daniela Santanchè per 3 milioni di euro a chiusura dei suoi rapporti con Libero (o meglio della chiusura dei rapporti tra Libero e Visibilia); su tali cambiali gli Angelucci hanno apposto una dicitura che ne rende impossibile lo sconto bancario”.
C’è un capitolo finora inedito che è nato dall’inchiesta P4 ma punta sugli affari della famiglia di Nicola Cosentino nell’energia.
Il Fatto Quotidiano aveva già  raccontato l’incredibile storia della centrale di Sparanise, Il 23 ottobre del 2009: “La storia della centrale”, scrivevamo allora, “è un perfetto esempio della mala-politica che sacrifica la salute pubblica sull’altare dell’interesse privatissimo dei familiari e degli amici dei politici di destra e di sinistra. Tutto inizia nel giugno del 1999 quando la società  Scr, vicina alla famiglia Cosentino, ma di proprietà  di una fiduciaria (che ne scherma la proprietà ) compra per 3 miliardi e 715 milioni di lire l’area industriale della Pozzi di Sparanise….La Scr vicina ai Cosentino incassa una plusvalenza di 10 milioni”.
Ora anche i magistrati di Napoli vogliono vedere chiaro nella storia dei terreni milionari della famiglia Cosentino.
Per questo Woodcock e Curcio hanno sentito lo svizzero Karl Keller, ex amministratore della Calenia S.r.l., società  che avviò la costruzione della centrale. Keller spiega ai pm: “Inizialmente era prevista l’acquisizione di un’area più piccola. (…).
Dovevamo acquistare soltanto 100 o 120 mila metri quadri (…)di proprietà  della S.C.R., società  sostanzialmente controllata dalla famiglia Cosentino. Ho avuto a che fare con Giovanni Cosentino. In effetti, il prezzo iniziale doveva essere pari a circa 60-70 euro al metro quadro, quindi calcolavamo un esborso di 6-7 milioni di euro. (….) Poi le cose cambiarono.
Mi era noto che Giovanni Cosentino fosse fratello di Nicola Cosentino, politico della zona di importanza nazionale con incarichi governativi. (…). A questo punto per noi di E.G.L. spendere 450 milioni o 454 milioni di euro, era quasi lo stesso”.
Ben diversa la versione di Alfonso Gallo. L’imprenditore (sentito dai pm di Napoli per i suoi rapporti con Alfonso Papa) che ha costruito la centrale con la sua General Construction, ha detto: “Keller era molto preoccupato per la piega che le cose stavano prendendo. Mi disse che lui e la sua società  si sentivano con le spalle al muro”.
Alfonso Gallo racconta: “L’onorevole Papa, per mettermi paura, mi ha recentemente detto che io ero stato fotografato dalla vostra polizia giudiziaria, fuori al Parlamento, insieme a lui; mi disse anche che tale foto era stata fatta vedere ad una Ministra che voi avete interrogato e che poi glielo aveva riferito. Obbiettivamente vi dico che tale racconto mi inquietò non poco”. Effettivamente al ministro Mara Carfagna fu mostrata dai pm una foto che ritraeva l’onorevole Papa con altre persone.
Ma il ministro non riconobbe chi fossero.

Marco Lillo e Antonio Massari
(da “Il Fatto Quotidiano“)

argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, Giustizia, governo, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »

ORA FANNO FINTA DI VOLERSI BENE: BOSSI HA IMPOSTO UNA TREGUA ALLE FAZIONI, MA IN AUTUNNO I LEGHISTI REGOLERANNO I CONTI INTERNI

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

MARONI: “CON UMBERTO TUTTO A POSTO”…ROSY MAURO: “E’ ANDATA BENISSIMO”… IL CONGRESSO DEL VENETO SARA’ OCCASIONE DELLA CONTA AUTUNNALE, CON I MARONITI IN NETTO VANTAGGIO

“Armatevi e fate la pace».
Se basta una battuta per sintetizzare due ore di tensione e cristallizzare una tregua di facciata, la più riuscita è questa.
Chi la serve – la segreteria politica della Lega si è chiusa da un’ora, l’autore della freddura racconta di avere partecipato come altri a un «incontro bilaterale preventivo» con Bossi non senza un certo «imbarazzo» – non sdrammatizza più di tanto perchè sa benissimo che il braccio di ferro tra le «due Leghe» – colonnelli storici da una parte, Cerchio magico dall’altra – è solo rinviato.
A dopo l’estate.
Doveva essere il giorno della pacificazione ufficiale tra Bossi e Maroni: e così è stato. Con tanto di sigillo maroniano finale: «Con Bossi è tutto a posto» (unica frase in chiaro, unico a parlare, il ministro dell’Interno, oltre all’altrettanto rassicurante vicepresidente del Senato Rosy Mauro).
Il copione era già  scritto, il demiurgo, anche oggi, è stato lui, il Senatur.
«Basta casini, dobbiamo andare avanti e stare uniti».
Il Capo lo ha ripetuto come un mantra. A tutti.
Li ha convocati nel suo ufficio, uno per volta, prima che iniziasse la riunione vera e propria durante la quale –così era stato deciso e così è stato–la crisi o crisetta interna al Carroccio è stata tenuta prudentemente fuori.
Bossi se li è presi in disparte uno a uno: Calderoli, Maroni, Cota, Reguzzoni, Bricolo, Mauro, Giorgetti, i veneti Zaia e Gobbo.
Un balsamo per provare faticosamente a tenere insieme – almeno finchè gli riesce – le due anime del Carroccio.
Divise da una crepa sempre più larga che lo stesso Bossi, negli ultimi giorni, aveva divaricato minacciando epurazioni e bacchettando I’«irresponsabile» Maroni e i suoi fedelissimi per le firme raccolte in favore di Giacomo Stucchi al posto di Reguzzoni come capogruppo alla Camera.
«Da oggi tutti sotto a lavorare senza invasioni di campo e senza personalismi», è stato il monito del segretario federale.
II quale, contrariamente a quanto affermato in pubblico, ieri non ha avuto nemmeno bisogno di ribadire ai suoi interlocutori che in Lega «decido io».
Lui e nessun altro: nemmeno Maroni e cioè il delfino che una larga fetta della base vorrebbe «presidente del Consiglio».
Il ministro dell’Interno lasciando via Bellerio si è fermato, è sceso dalla macchina e ai cronisti ha consegnato la frase fatidica: «Con Bossi è tutto a posto».
Ma il Senatur ha fiuto, sa bene che quella appiccicata ieri è solo una toppa provvisoria.
Il problema non sono (tanto) lui e Maroni.
Il problema sono le lame sempre più affilate che volano nella Lega.
«E’ solo tutto rimandato di qualche mese» – riferisce una fonte che ha partecipato all’ufficio politico.
Il cessate il fuoco siglato ieri – nei piani condivisi da entrambe le fazioni interne al movimento – dovrebbe servire a traghettare la balena verde fino ai congressi regionali che i maroniani hanno chiesto e ottenuto entro ottobre al massimo novembre.
«Lì si andrà  alla conta e vedremo chi ha i numeri», minaccia un dirigente vicino al titolare del Viminale.
Gli oppositori che vorrebbero ridimensionare il Cerchio magico – del quale fanno parte Rosy Mauro, Reguzzoni, Bricolo e Cota – sono convinti di potere arrivare a una scontro finale. Con successo.
Il primo congresso sarà  quello del Veneto.
Da una parte Bricolo, che si candida a segretario, dall’altra il candidato espresso dal blocco Tosi-Zaia.
Poi i delegati voteranno in Lombardia e Piemonte.
Raccontano che allo stato i numeri danno ragione alla corrente che fa capo ai colonnelli.
Con percentuali addirittura schiaccianti.
Ne è stata prova la raccolta di firme per Stucchi capogruppo alla Camera:46 deputati su 59. Una petizione poi sciolta nel pentolone da Bossi. Che ha confermato direttamente Reguzzoni fino a dicembre (poi subentrerà  Stucchi).
In vista della riunione di ieri per riportare il sereno nel Carroccio Roberto Calderoli aveva addirittura preparato un documento: è stato accolto nei fatti, ma non c’è stato bisogno di firmarlo perchè la pax è arrivata con un accordo a parole.
«E’ andato tutto benissimo», ha chiosato alla fine Rosy Mauro.

Berizzi Paolo
(da “La Repubblica“)

argomento: Bossi, LegaNord, Politica | Commenta »

TREMONTI MINACCIA LE DIMISSIONI: “NON ACCETTO DI FARE LA FINE DELLA GRECIA”

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

IL MINISTRO RESISTE A OGNI RICHIESTA DI SPUTTANARE SOLDI PER FINI ELETTORALI DI PDL A LEGA….BERLUSCONI: “STAVOLTA FINISCE MALE”…GIA’ CIRCOLA IL NOME DEL SUCCESSORE: BINI SMAGHI

È una guerra di nervi quella tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, ma l’epilogo è vicino.
E potrebbe portare a un clamoroso abbandono del ministro dell’Economia proprio alla vigilia della presentazione della manovra. I segnali ci sono tutti, le voci nel governo si rincorrono.
Chi ha sondato Tremonti riferisce che il ministro resta impermeabile a ogni richiesta di ammorbidimento della manovra.
“Chi parla in questi termini – ripete Tremonti – non ha capito cosa sta succedendo sui mercati. Venerdì scorso lo spread tra Btp e Bund ha sfondato il record, pensavamo fosse finita, e oggi il differenziale ha raggiunto i 223 punti: 9 in più rispetto a venerdì”.
Ma le prediche di Tremonti restano inutili.
Ha un bel dire il ministro che “rischiamo la Grecia”, che lui non metterà  mai la firma su una manovra all’acqua di rose che possa “mettere a rischio i titoli pubblici e quindi i risparmi di milioni di famiglie italiane”.
Berlusconi non ci sente, Bossi nemmeno.   A loro interessano i voti.
Eppure a Via XX Settembre la risposta per ora è ancora più netta: “Va a finire che i nostri btp diventeranno come i Tango-bond. I mercati non ci perdonerebbero una manovra soft”.
Questa mattina i tre si vedranno prima del vertice di maggioranza per tentare un’ultima mediazione.
Ma Tremonti avrebbe persino deciso di disertare il summit allargato a palazzo Grazioli per non farsi mettere in un angolo.
Giocando la carta finale, quella minaccia di dimissioni che dovrebbe riportare
alla ragione i due azionisti del centrodestra, Bossi e Berlusconi.
E tuttavia, se in passato questa tattica ha prodotto risultati, sembra proprio che il premier stavolta non sia dell’idea di trattenere Tremonti.
Lasciandolo andare, insalutato ospite, al suo destino.
La violenta polemica scatenata contro il ministro da un fedelissimo del premier, Guido Crosetto, è stata la spia del malumore che cova a palazzo Grazioli.
“Sono stanco – dice in privato il Cavaliere – di sentirmi dire: o così o niente. Questa volta Giulio, se insiste, potrà  essere sostituito”.
Decisioni non sono ancora state prese, si tratta al momento di una partita a scacchi appena iniziata tra due giocatori – Berlusconi e Tremonti – che conoscono a menadito ciascuno le mosse dell’altro.
“Io – osserva il premier – condivido l’obiettivo del pareggio di bilancio, la tutela del debito italiano. Ma Tremonti non propone nulla per lo sviluppo e se il Pil non cresce, anche il rapporto con il debito è destinato a peggiorare”.
Sono due “verità ” al momento inconciliabili e destinate a cozzare.
Oltretutto, a peggiorare il clima, c’è anche una certa ruvidezza del personaggio, che sta facendo andare fuori dai gangheri i suoi colleghi di governo. “Nessuno di noi conosce questa benedetta manovra – confida un ministro furioso – , Tremonti non ce l’ha fatta leggere. Ma se pensa di fare come l’altra volta, di farci votare in 3 minuti un pacco misterioso, si sbaglia di grosso”.
Tremonti non si è fatto molti amici neppure in Parlamento, dove il progetto di tagliare i costi della politica ha fatto andare sulle barricate mezza maggioranza.
“Quello che tagliò meglio di tutti i costi della politica – ricorda il ministro Gianfranco Rotondi – fu il cavaliere Benito Mussolini. E anche allora i giornali applaudirono. Questo non significa che fosse una cosa giusto. Oltretutto è come se il Cda di un’azienda pensasse di andare avanti insultando e prendendo a schiaffi gli azionisti: i parlamentari alla fine si arrabbiano e ti mandano a casa, tanto dal primo maggio non si può più minacciare elezioni anticipate. E io a casa non ci voglio andare”.
L’arma forte di Tremonti, quella con cui è certo di poter mettere ancora una volta a tacere tutte le critiche, è ovviamente la minaccia di un attacco fenomenale della speculazione.
Il rischio c’è, è concreto, e il crollo simultaneo di tutti i titoli bancari lo scorso venerdì è stata un’avvisaglia di quello che potrebbe accadere.
Anche Napolitano predica cautela e vigilia sulle mosse del governo.
Per questo il Cavaliere, consapevole che la linea di Tremonti al momento è “dopo di me il diluvio”, per rafforzare la sua posizione negoziale si sta dando da fare per immaginare un sostituto.
Purtroppo per lui i nomi spendibili, quelli davvero in grado di rassicurare i mercati, non sono molti e quei pochi titolati non hanno intenzione di farsi arruolare in un esecutivo dalle prospettive incerte.
Ma nelle ultime ore si sta facendo strada un candidato su tutti gli altri: Lorenzo Bini Smaghi. Membro del board della Bce, Bini Smaghi è in corsa per andare al vertice della Banca d’Italia dopo l’accordo raggiunto all’ultimo Consiglio europeo sulle sue dimissioni da banchiere europeo.
Un nome in grado di tranquillizzare i mercati, soprattutto se iniziasse a circolare da subito, su cui il Quirinale non potrebbe sollevare obiezioni.
Al momento tuttavia si tratta solo di voci dentro il governo, la partita deve ancora cominciare.
Giorni fa, sicuro del fatto suo, Tremonti ha ricordato un aneddoto a un amico, a dimostrazione che il Cavaliere fa la faccia feroce ma alla fine si rivela un agnellino. “L’anno scorso ci provò allo stesso modo ad evitare la manovra. Mi disse: ma perchè non facciamo un bel condono? Poi se andò a via dei Coronari, in giro per antiquari, e dichiarò alle agenzie che lui il decreto ancora non l’aveva firmato. In realtà  la manovra stava già  sul tavolo di Napolitano per la promulgazione”.

Francesco Bei
(da “La Repubblica“)

argomento: Berlusconi, Bossi, economia, Europa, governo, PdL, Politica, sprechi | 1 Commento »

INCUBO FEDERALISMO NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI: SI STA TRADUCENDO IN UN SALASSO AGGIUNTIVO QUANTO IMPREVISTO

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

IL FEDERALISMO FISCALE SI SCOPRE DEBOLE QUANTO LA SUA RETORICA…..IL “SOLE 24 ORE” RIVELA: GIA’ NEL 2010 AUMENTO DEL 7% DELLE TASSE LOCALI… IN FUTURO I RIDOTTI TRASFERIMENTI STATALI PORTERANNO ALTRI AUMENTI DEI TRIBUTI LOCALI

Con l’approvazione del provvedimento voluto dalla Lega, gli enti locali hanno cominciato a battere cassa per recuperare i mancati trasferimenti dal governo centrale. Risultato, una raffica di aumenti sulle imposte locali, nonostante le promesse elettorali.
Addizionale sulla Rc auto in aumento per 29 province fino alla soglia massima del 16%, l’omologa Irpef in crescita, +0,2% per due anni, in almeno 50 comuni, con l’elenco destinato probabilmente ad allungarsi.
Bastano questi esempi per alimentare l’allarme sempre più concreto lanciato dalle colonne del Sole 24 Ore.
In sintesi: gli enti locali battono cassa mentre il federalismo fiscale si scopre debole quanto la sua retorica.
Alla faccia di quella visione che la vorrebbe panacea delle sofferenze contabili, la tanto celebrata devolution fiscale si sta traducendo in un salasso aggiuntivo quanto imprevisto (almeno a prendere per buoni i proclami governativi) per circa 10 milioni di italiani.
Per i quali la tassazione viaggia inesorabilmente verso nuovi aumenti.
Il federalismo fiscale come strumento irrinunciabile per la riduzione delle tasse.
Per la Lega è il leitmotiv di una vita, il fulcro di una retorica “efficientista” da “padroni in casa nostra” (sic) secondo la quale la devolution delle imposte dovrebbe garantire la permanenza delle risorse sul territorio, la riduzione degli sprechi e lo sgravio generalizzato delle imposte caricate sui cittadini.
Un principio nemmeno sbagliato, in teoria, che disgraziatamente, però, si sta rivelando per ciò che è realmente: una clamorosa presa in giro.
Le cifre non mentono, come aveva già  rilevato lo stesso quotidiano della Confindustria negli scorsi mesi.
Nel 2010, notava già  ad aprile il Sole, le entrate tributarie dei comuni italiani erano aumentate di 1,3 miliardi rispetto all’anno passato registrando per i contribuenti un poco rassicurante +7% in termini di maggior carico fiscale.
Alla faccia delle promesse elettorali.
Già , le promesse elettorali.
A ben vedere il peccato originale si collocherebbe proprio lì, come risulta chiaro ormai da tempo.
“Aboliremo l’Ici sulla prima casa, avete capito bene” sentenziò Silvio Berlusconi al termine del (soporifero) duello televisivo con Romano Prodi alla vigilia delle elezioni 2006.
Una promessa divenuta realtà  due anni più tardi — con l’estensione di un provvedimento con il quale il centro-sinistra aveva realizzato un primo significativo sgravio — con conseguenze semi disastrose per la maggior parte dei comuni italiani per i quali proprio l’imposta sugli immobili aveva rappresentato fino a quel momento una fondamentale fonte di reddito.
Per ovviare all’inconveniente gli enti locali scelsero allora l’unica strada percorribile: l’aumento delle imposte laddove possibile.
Nel 2010, ha notato il Sole, gli incassi derivanti dalla Tarsu, l’imposta sui rifiuti, hanno registrato una crescita del 15,8%.
Le tariffe per i servizi comunali sono aumentate mediamente dell’8% sulla scia di incrementi da record: +6,6% per gli asili nido, ha ricordato ancora il quotidiano finanziario, +10,6 per i parcheggi a pagamento, più 4,6 per le mense, più 10,8 per tutti i cosiddetti “altri servizi”.
Una tempesta di costi occulti, in altre parole, si sarebbe abbattuta sui cittadini per i quali l’abolizione della tassa immobiliare si sarebbe rivelata niente meno che una beffa senza eguali, specialmente nel confronto con il resto dell’Europa, dove la tassa sulla casa si conferma non senza ragione un punto cardine nella gestione dei conti pubblici locali.
Sul circolo vizioso, ovviamente, non pesa solo l’eliminazione dell’imposta.
A gravare sulle spalle degli enti c’è infatti anche, se non soprattutto, la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato.
Un fenomeno alimentato dalla difficile impresa del governo di far quadrare i conti riducendo il disavanzo pubblico con un progressivo taglio alla spesa.
Ad oggi, intanto, le entrate per l’erario sono tornate sui livelli pre crisi (115,4 miliardi di gettito complessivo nei primi 4 mesi del 2011) mentre il livello della pressione fiscale italiana si conferma il terzo del mondo (dopo Danimarca e Svezia) con un carico aggiuntivo, rispetto alla media Ocse, di 54 miliardi annui. Circa 850 euro in più per ciascun contribuente.

argomento: Bossi, economia, federalismo, Politica | Commenta »

‘NDRANGHETA, RETATA IN LIGURIA, 12 ARRESTI: PERQUISITI GLI UFFICI DI UN CONSIGLIERE REGIONALE PDL E DI UN CONSIGLIERE COMUNALE PDL

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

L’IPOTESI DI REATO E’ IL VOTO DI SCAMBIO TRA I DUE ESPONENTI POLITICI ALESSIO SASO E ALDO PRATICO’ (ENTRAMBI EX AN) E IL BOSS GANGEMI…I RAPPORTI CHE EMERGONO DALLE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI

L’ufficio del consigliere regionale della Liguria Alessio Saso (PdL), è stato perquisito dai carabinieri del Ros nell’ambito dell’operazione antimafia denominata `Maglio 3′ che ha portato ieri a 12 arresti.
Saso è sospettato della violazione del Dpr 16560 numero 560 articolo 86, l’antesignano del `voto di scambio’ che, tecnicamente, può essere contestato solo sotto elezioni.
Nella vicenda è coinvolto, per le stesse ipotesi di reato, anche il consigliere comunale, Aldo Luciano Praticò (Pdl).
Anche il suo ufficio è stato perquisito
Dalle intercettazioni ambientali si ricava l’ipotesi che la candidatura alle amministrative del 2010 di Alessio Saso, il consigliere regionale del Pdl, indagato per violazione del Dpr 16560 numero 570 articolo 86, ovvero il vecchio voto di scambio, possa essere stata sostenuta da Domenico Gangemi attraverso i contatti con Giuseppe Marcianò e Michele Ciricosta, capi della locale di Ventimiglia.
Si legge nelle oltre 200 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Nadia Magrini: «Le intercettazioni del telefono di Gangemi consentivano di registrare già  nel mese di novembre 2009 le telefonate con il consigliere regionale. Il primo contatto telefonico tra l’amministratore locale ed il `capo bastone’ avveniva il 28 novembre e lasciava chiaramente intendere una loro pregressa conoscenza».
Il consigliere regionale Alessio Saso incontrò per due volte Giuseppe Marcianò, cugino del boss della `ndrangheta condannato per l’omicidio di Francesco Fortugno e capo della Locale di Ventimiglia.
È lo stesso Saso che ne parla con Domenico Cangemi, capo della Locale di Genova, al quale aveva chiesto aiuto per le elezioni.
È il 19 febbraio 2010 quando Gangemi chiama Saso al cellulare.
Gangemi: «passa a trovare Peppino (Giuseppe Marcianò), mio cugino »
Saso: «si»
Gangemi: «Vacci da solo però, hai capito? »
Saso: «si, ci sono già  stato, ci rivado un’altra volta»
Gangemi: «no, no… io mi sono visto con lui domenica, ha tentato di telefonarti ma non hai mai risposto. Saso: ah, ma era libero? Gangemi: eh, sempre o chiuso o non raggiungibile»
Saso: «eh si, perchè sto sempre… sempre in mezzo alla gente, guarda, sono nella campagna elettorale mortale, proprio mortale».
Gangemi: «io ne ho parlato, abbiamo fatto una chiacchierata e lui gradisce che vai a trovarlo tu solo, capisci?»
Lo stesso Saso, incontra nel point elettorale di Arma di Taggia il nipote di Gangemi, Massimo, e un suo amico, Vincenzo La Rosa.
I due si presentano come sostenitori di Eugenio Minasso, parlamentare del Pdl, eletto, sostengono, grazie ai loro voti.
A loro due, il politico dice: «Io nel mondo che conoscete anche voi, insomma, sono conosciuto anche come una persona… affidabile va… mettiamola così, sei io dico una cosa mi impegno sempre in tutte… quello credo che me la riconoscono tutti… voi potete prendere informazioni in giro cerco di mantenere le promesse… Il discorso naturalmente del rimborso spese è naturale… Non ho quantità  di soldi eccezionale, però assolutamente si». Continua Saso: «Io poi sono una persona che, a parte questo ragionamento che stiamo facendo, sono una persona che anche dopo ci si puo’ contare… se uno mi chiede un lavoro, mi chiede un finanziamento… do anche quello… eh… io sono sempre rimasto in buoni rapporti con tutti».
Raccomandazioni per telefono da parte di Aldo Praticò, consigliere comunale del Pdl a Genova, al boss Domenico Gangemi su come votare.
La telefonata, intercettata dai carabinieri del Ros di Genova che stamani hanno recapitato un avviso di garanzia a Praticò per voto di scambio, risale al febbraio 2010.
È Gangemi che chiama Praticò.
Gangemi: «senti Aldo, quando nella cosa che dice così… vota così… Praticò: «sì»
Gangemi: «devono sbarrare Popolo della Libertà »
Praticò: «devono»
Gangemi: «o devono sbarrare anche Sandro Biasotti»
Praticò: «si, si, più che altro… tanto a Sandro Biasotti va in automatico l’importante è che scrivono accanto per il Popolo della Libertà »
Praticò: «punto. È in automatico»
Gangemi: «e sbarrare popolo della Libertà  basta? Praticò: si, si (omissis)
Praticò: in automatico quindi è meglio abbondare a fare una x perchè ci sono i presidenti comunisti Gangemi: sì’. I carabinieri del Ros notano che «non è un caso che 500 voti circa sui 2228 siano stati annullati tutti per la medesima ragione, avendo scritto il cognome Praticò accanto a quello di Biasotti e non accanto alla lista Pdl nella quale risultava candidato Praticò.

argomento: Costume, Giustizia, mafia, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »

SONDAGGIO DEMOS: IL PD (29,7%) SORPASSA IL PDL (26,4%), FIDUCIA IN BERLUSCONI AL MINIMO (25,6)

Giugno 28th, 2011 Riccardo Fucile

PERDONO ALTRO TERRENO PDL E LEGA, CRESCE IL PD DI CINQUE PUNTI… TRA GLI ALTRI BENE SOLO IDV AL 7,8%, IN CALO SEL, UDC E FLI… TRA I LEADER VOLA TREMONTI (54,5)…BOSSI E IL PREMIER ULTIMI IN GRADUATORIA

Pd primo partito; centrosinistra che, nelle preferenze degli elettori, “stacca” le forze di governo: gli equilibri elettorali sono notevolmente mutati, negli ultimi mesi, in particolare dopo le tre “sberle” ricevute da Pdl e Lega alle elezioni amministrative e ai referendum.
Più in generale, l’Atlante Politico di Demos rileva un clima d’opinione segnato da importanti novità .
Le previsioni sull’esito delle prossime consultazioni politiche colgono meglio di ogni altro indicatore i cambiamenti in corso.
Se a dicembre oltre il 60% degli intervistati prevedeva una vittoria del centrodestra, oggi la maggioranza considera favorito il centrosinistra (52%).
Le intenzioni di voto hanno, come sempre accade, un’evoluzione più lenta, ma mostrano tendenze difficilmente equivocabili.
A beneficiare dell’attuale momento politico sono soprattutto Pd e Idv.
Il primo sale di oltre cinque punti rispetto ai valori di inizio anno e lambisce la soglia del 30%.
Il partito di Di Pietro, forte del ruolo da protagonista svolto nella campagna referendaria, incrementa in modo rilevante i propri consensi, tornando sui livelli del 2009 (7.8%).
Cresce d’altra parte la fiducia per l’ex-magistrato (39%), che fa segnare un balzo di sei punti rispetto a febbraio.
A un livello superiore si attesta la fiducia per Vendola (41%), che però appare in calo, mentre il successo degli esponenti di Sel alle recenti amministrative si traduce solo in misura limitata in intenzioni di voto per il partito a livello nazionale (5.6%). Complessivamente, salgono nettamente i consensi per una possibile coalizione formata da Pd, Idv, Sel e altre forze di centrosinistra: come somma dei singoli partiti e, ancor più, in un (ipotetico) confronto maggioritario.
Le aspettative di cambiamento prodotte dalla recente tornata elettorale, peraltro, sembrano rafforzare, nell’opinione pubblica, la prospettiva bipolare.
Complicando il percorso del neonato Terzo Polo: il cartello centrista, negli ultimi quattro mesi, ha perso quasi un quarto dei potenziali consensi.
In flessione risultano anche i partiti e i leader di quest’area: nelle intenzioni di voto, si assottigliano le preferenze per l’Udc (6.7%) e   per Futuro e libertà  (3.7%).
Tra le forze che corrono al di fuori dei due principali schieramenti, va segnalata la progressione del Movimento 5 stelle, oggi al 4%.
La polarizzazione delle opzioni di voto non favorisce però, se non in modo marginale, il blocco di centrodestra.
Sia la Lega (10.8%) sia il Pdl (26.4%) arretrano, e ancora di più si contrae l’apprezzamento dei rispettivi leader. Bossi (27%) e Berlusconi (26%) occupano le ultime due posizioni di una graduatoria dominata da quello che, sempre più, si configura come un avversario interno: il ministro dell’Economia Tremonti (55%), seguito dalla radicale Bonino (42%).
Del resto, i giudizi positivi per l’esecutivo sono al minimo storico (27%), e i due partner di governo devono affrontare problemi complessi, di non facile soluzione. L’elettorato leghista è attraversato da inquietudini e insofferenza, diviso tra il sostegno al governo e il desiderio di riprendere un ruolo autonomo.
Nell’elettorato che in passato aveva votato Pdl esiste, invece, una componente molto ampia di indecisi che non esprime per ora una precisa intenzione di voto: non conferma la precedente scelta, esita per una opzione diversa e può essere tentata dall’astensione.

(da “La Repubblica”)

argomento: Berlusconi, Costume, governo, LegaNord, PD, PdL, Politica | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.770)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (68)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2011
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  
    « Mag   Lug »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IUS SCHOLAE, SCHLEIN APRE A FORZA ITALIA, CONTE LA SEGUE, NUOVA SPACCATURA NELLA MAGGIORANZA
    • LE CONSEGNE DEI RIDER CON I 40 GRADI DI ROMA: “SENZA STIPENDIO IMPOSSIBILE FERMARSI”
    • IL CASO DEI CENTRI ESTIVI PER RAGAZZI, COSTI ALTI E OFFERTA MINIMA
    • MATTEO RICCI, EUROPARLAMENTARE DEM E CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLE MARCHE, ATTACCA L’EX CT ROBERTO MANCINI, DOPO IL SUO ENDORSEMENT PER IL PRESIDENTE MELONIANO DELLA REGIONE: “MANCINI TIFA ACQUAROLI? NESSUNA SORPRESA. LA REGIONE MARCHE LO HA PROFUMATAMENTE PAGATO (UN MILIONE DI EURO DEI CONTRIBUENTI) PER FARE IL TESTIMONIAL DEL TURISMO”
    • LA VENDETTA DI ELON MUSK: FAR PERDERE LE ELEZIONI DI MIDTERM A TRUMP
    • LA CASA BIANCA È SOLO UNO STRUMENTO PER TRUMP PER NON FINIRE IN BANCAROTTA. PRIMA DI ESSERE RIELETTO PRESIDENTE, LE FINANZE DEL TYCOON TRABALLAVANO PERICOLOSAMENTE, TRA PALAZZI E CAMPI DA GOLF CHE NON GENERAVANO DENARO E UNA SFILZA DI CAUSE LEGALI IN CORSO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA