Destra di Popolo.net

IL RITOCCHINO AL SENO? PAGA L’OSPEDALE

Novembre 1st, 2024 Riccardo Fucile

RIFARSI IL SENO A SPESE DEL SERVIZIO SANOTARIO NAZIONALE, CIOE’ DEI CONTRIBUENTI

Avevamo lasciato Carmine Alfano, primario di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’ospedale universitario di Salerno San Giovanni e Ruggi d’Aragona, a naufragare fra le onde burrascose da lui stesso create con gratuiti insulti ai medici specializzandi. È L’Espresso a pubblicare, il 18 giugno, gli audio in cui il professore insulta, minaccia e tormenta i medici in formazione. E gli omosessuali, secondo lui, «dovrebbero andare tutti dentro il forno crematorio di Cava de’ Tirreni. E abbiamo risolto il problema».
Parole che gli stanno costando care. C’è stata una levata di scudi dal mondo dell’università, sdegno dall’ordine dei medici e dall’associazione dei medici specializzandi Als. È già stato sospeso dal suo incarico, mentre la procura di Salerno ha aperto un’indagine a suo carico per concussione, falso ideologico e truffa. Ma dall’inchiesta giudiziaria potrebbe emergere anche altro.
In base alla documentazione riservata e visionata da L’Espresso e dal Fatto Quotidiano, il chirurgo salernitano ha utilizzato più di una volta le sale operatorie dell’ospedale pubblico per interventi chirurgici a fini estetici, assegnando classi di priorità generalmente riservate ai casi più gravi. Fra i beneficiari di tale generoso trattamento ci sarebbe anche una magistrata.
A metà dicembre 2023 la togata – di cui per motivi di privacy non riveleremo il nome – effettua un’ecografia mammaria presso un ambulatorio della Regione Campana dove si evidenzia che la paziente, che nel 2001 ha effettuato una mastoplastica additiva, cioè un intervento per aumentare il volume del seno, presenta «profili irregolari alla mammella con presumibile rottura intracapsulare». Sei settimane dopo, la donna si presenta in ospedale a Salerno per una visita presso il dipartimento di Chirurgia plastica ricostruttiva, diretto da Carmine Alfano e che dovrebbe prioritariamente occuparsi di ridare una vita dignitosa soprattutto alle donne affette da carcinoma mammario. La magistrata viene visitata da Alfano per «complicazioni meccaniche di protesi mammarie» e viene inserita in lista d’attesa per l’intervento chirurgico da effettuare con priorità d’urgenza, quindi entro 30 giorni: un codice riservato ai casi gravi, spesso oncologici. Il ricovero e l’intervento avvengono a inizio marzo, in linea con le indicazioni di priorità d’urgenza. E chi l’ha detto che la sanità campana ha liste d’attesa troppo lunghe? Verrebbe da dire, cinicamente.
L’intero costo del servizio offerto – la stima è di 7mila euro per l’intervento, più la degenza – è tutta a carico del Ssn e nel giro di tre giorni la donna può lasciare l’ospedale: con un seno nuovo. Chissà, magari uscendo da lì la magistrata è stata costretta a passare attraverso il corridoio di qualche ambulatorio, dove altre donne attendevano pazienti il proprio turno per una visita. Chissà. Di attesa, la magistrata, ne ha fatta davvero poca: in quattro mesi la togata scopre di avere un difetto a una protesi, si fa visitare in ospedale e se ne esce con un seno rifatto e rialzato. Poteva questa donna essere operata a carico del Servizio sanitario nazionale? L’Espresso lo ha domandato a un chirurgo plastico di massima fama nazionale, che è anche perito del tribunale di Milano: «In base alla documentazione la donna non poteva usufruire del Ssn: essendo la protesi impiantata nel 2001 a fini additivi, doveva essere rimossa e sostituita in struttura privata, al di fuori del contesto ospedaliero pubblico. Inoltre, la problematica insorta, cioè la rottura intracapsulare, non è una motivazione sufficiente per ricorrere a un intervento urgente in regime di Ssn».
Non si tratterebbe di un caso isolato. In base alla documentazione in possesso de L’Espresso e del Fatto, anche in altre occasioni si è consentito a determinati pazienti di scavalcare la lista d’attesa. Al reparto arriva anche una bambina, figlia di un amico di Alfano, e viene inserita nella lista d’attesa di massima urgenza (priorità A, con un intervento da effettuare entro 30 giorni) per una cisti sebacea, operata in meno di un mese e compiendo un sorpasso alla lista d’attesa difficilmente giustificabile.
In uno degli audio di Alfano pubblicati a giugno da L’Espresso, il medico diceva agli specializzandi: «Questo qua è un amico mio e se la figlia ha una complicanza, non è che chiama il magistrato. Ci prende e ci porta sopra la Sila, ci attacca vicino a una pianta e ci fa stare nudi per una settimana e non lo viene a sapere nessuno». La figlia sarebbe una giovane donna inserita negli interventi ordinari urgenti, nonostante fosse a fine estetico. Una mastopessi, cioè un rialzamento del seno, e un impianto di protesi bilaterale per asimmetria mammaria. Come ci spiega il medico intervistato da L’Espresso, per essere un intervento garantito dal Ssn, l’asimmetria deve essere invalidante al punto tale da impedire alle braccia di muoversi. La procura di Salerno sta indagando e ha massimo interesse su queste vicende. Contattato dal giornale, Alfano non ha risposto alle nostre domande.
Va detto che il medico ha più d’un procedimento giudiziario in corso: a Perugia, dove il professore ha lavorato dal 2005 al 2019 come direttore della scuola di specializzazione di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’azienda ospedaliera, è accusato di truffa perché, nonostante avesse un contratto di esclusiva con l’ospedale, «con artifici e raggiri» eseguiva interventi chirurgici in altre cliniche private, «senza comunicarlo all’azienda ospedaliera e non rilasciando ai pazienti le ricevute fiscali». Il procedimento penale è finito in prescrizione un mese fa, mentre quello civile prosegue: Alfano è stato condannato a risarcire parte del dovuto all’ospedale. Somme e indennità insoddisfacenti per l’ospedale, che ha quindi fatto ricorso alla corte d’Appello di Roma. Un ex specializzando della scuola di Perugia, contattato da L’Espresso, racconta che un decennio fa era stato chiamato in procura per testimoniare sull’attività di Alfano: «Avevo risposto alle domande, molto semplici e generiche, dei magistrati. Ma non ne ho più saputo nulla. Un anno e mezzo dopo Alfano fu trasferito alla Sapienza di Roma: la situazione a Perugia era ingestibile. Di lui è rimasto solo un pessimo ricordo». A proposito dell’attività in reparto dice: «C’erano minacce continue agli specializzandi, trattamenti disumani. Richieste indegne, tipo quella di pulirgli l’auto. Ma soprattutto ambigui interventi chirurgici, dove a fronte di diagnosi di asimmetria mammaria, venivano inserite protesi di uguali dimensioni sui due seni. La maggioranza degli interventi era su pazienti campani, per lo più di chirurgia mammaria e rinoplastiche».
Al noto chirurgo plastico Paolo Santanchè, socio della Sicpre e dell’Aicpe, le associazioni di categoria dei chirurghi plastici ed estetici, abbiamo chiesto se possa capitare che interventi a fini estetici finiscano per essere realizzati in regime di Ssn: «Capita di frequente di incappare in ricostruzioni del setto nasale eseguite in regime di Ssn, mentre molto probabilmente erano ritocchi estetici. Capita che piccole asimmetrie mammarie “passino” come interventi sanitari nel Ssn. E non è insolito che casi di abuso di questo tipo si verifichino anche all’interno di ospedali pubblici. E diciamo anche che, su questo fronte, i legali delle assicurazioni sanitarie private non hanno davvero modo di annoiarsi. I casi abbondano».
A porre un freno a questa cattiva prassi, dovrebbe pensarci il registro nazionale degli impianti protesici mammari, in gestazione dal 2012, uscito a metà 2023 dalla fase di sperimentazione, oggi obbligatorio per tutti i medici (ma chi dovesse sorvolare sulla registrazione dell’intervento verrebbe soltanto sanzionato con un’ammenda da 500 a 5mila euro). In base alle attività di sorveglianza effettuate dal ministero della Salute, le pazienti sono circa 41mila l’anno e sono circa 57mila le protesi mammarie impiantate mediamente ogni anno tra il 2011 e il 2022. Secondo i dati di vendita delle protesi, il 63% risulta impiantato per finalità estetiche, il 37% per finalità ricostruttiva. Mentre, in base ai dati, seppur parziali, del monitoraggio sperimentale il 53,4% degli interventi è a fine ricostruttivo. Quindi, o alcuni interventi vengono fatti “passare” come ricostruttivi, ma sono estetici, oppure quelli estetici non vengono registrati. In merito, il ministero della Salute, contattato da L’Espresso, non ha risposto. Mentre il dottor Santanchè, a proposito dell’introduzione dei registri per gli impianti protesici mammari, commenta: «Si tratta di sicuro di un ottimo sistema di controllo e monitoraggio. Ottimo soprattutto qualora si verificassero dei richiami. Vedremo se tutti i medici lo utilizzeranno perché ci potrebbero essere carenze nel sistema di verifica e controllo, sia a livello centrale sia a livello regionale. Inoltre resta irrisolto il problema della professionalità: quello che manca in Italia è la certezza di chi mette queste protesi, perché non c’è l’obbligo della specializzazione. La legge, infatti, dice che – a fini estetici – il medico che può intervenire può essere un chirurgo plastico, un chirurgo toracico, un ginecologo, un chirurgo di chirurgia generale o aver svolto attività chirurgica equipollente a quella svolta in chirurgia plastica nei cinque anni antecedenti all’entrata in vigore della normativa 86 del 2012. Insomma, c’è una vasta pletora di camici bianchi non specialisti in chirurgia plastica che fa questo mestiere. E non si è ancora capito quali sarebbero le attività equipollenti e come certificarle: tanto più che si accontentano di un’autocertificazione. Abbiamo assistito a interventi di mastoplastica additiva eseguiti dall’oculista o dal cardiologo che hanno lasciato danni non indifferenti».
(da lespresso.it)

argomento: Politica | Commenta »

GLI ITALIANI NON SONO PIÙ NEMMENO RISPARMIATORI, I SALARI BASSI E LA CRISI SI SONO MANGIATI IL GRUZZOLETTO MESSO DA PARTE NEGLI ANNI

Novembre 1st, 2024 Riccardo Fucile

L’ALLARME DI MATTARELLA ALLA GIORNATA DEL RISPARMIO: “OGGI IL 50% DELLA POPOLAZIONE NON È IN GRADO DI RISPARMIARE”

Il risparmio compie cento anni, almeno nell’accezione della sua Giornata mondiale, istituita appunto nel 1924. È tutt’altro in crisi quello degli italiani, con una massa che ha raggiunto i 5mila miliardi di euro. Però non è blandito, curato, ma al contrario tartassato e per questo spesso e volentieri se ne va all’estero, anziché essere usato come stimolo per gli investimenti nazionali, che poi dovrebbe essere una delle sue funzioni. O, cosa ancor peggiore, oggi resta «prevalentemente fermo sui conti correnti», ha sottolineato Giovanni Azzone, presidente di Acri.
Lo stato di salute del risparmio è stato analizzato appunto nella Giornata del centenario, per questo onorata dalla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’interno della cornice internazionale del Congresso dell’Istituto mondiale delle Casse di Risparmio rappresentate in Italia dall’Acri, l’associazione delle Fondazioni che di fatto hanno raccolto sul piano legislativo il testimone dalle Casse
La celebrazione è stata l’occasione per celebrare questo «bene individuale e collettivo» tutelato dall’articolo 47 della Costituzione, come ha ricordato Mattarella. Nel discorso il capo dello Stato ha sottolineato però, citando i dati della Banca d’Italia, che «oggi il 50% della nostra popolazione non è in grado di risparmiare ». Una situazione che porta a «gravi diseguaglianze» che l’aumento della povertà rischia di incrementare e che rende «prioritarie» per ogni governo la lotta all’inflazione e la tutela del risparmio.
Concepito anzitutto come riserva per far fronte a eventi improvvisi, ma anche come una «risorsa per il futuro», il risparmio però può anche essere indirizzato verso gli investimenti più produttivi, per esaltarne il suo valore collettivo e farlo arrivare a tante imprese che il canale bancario può finanziare.
Una risorsa che però non può essere forzata o vincolata nelle destinazioni, ma che deve trovare un ambiente favorevole o comunque non punitivo. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha ricordato ancora una volta che la tassazione invece spinge tante volte i risparmiatori italiani «ad investire all’estero», visto che in Italia il “gruzzolo” messo da parte è «pesantemente tassato »: è colpito dall’imposta ordinaria del 26%, senza «distinguere » rispetto agli usi più speculativi (tassati allo stesso livello), che si somma alla pressione fiscale sulle imprese che danno utili quando in esse il denaro è investito – e a quel bollo che «è di fatto una patrimoniale da abolire». E se le banche hanno evitato una nuova tassa in manovra, hanno comunque contribuito al Paese concordando un posticipo delle deduzioni per oltre 3,5 miliardi.
Sulla necessità di attrarre questi risparmi in Italia ha insistito anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta: «Il flusso annuo di risparmio privato supera oggi i 400 miliardi, un quinto del reddito nazionale», ha osservato. Solo parte di esso, tuttavia, è usato come fonte di finanziamento in Italia, una situazione da invertire.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

I SOVRANISTI HANNO ABOLITO IL REATO DI ABUSO D’UFFICIO, COSI’ LA GOVERNATRICE LEGHISTA DELL’UMBRIA TESEI SE LA CAVA

Novembre 1st, 2024 Riccardo Fucile

MA RESTA LA VALUTAZIONE POLITICA SUL FATTO: TRE MILIONI DI FONDI REGIONALI ASSEGNATI ALL’AZIENDA URBANI TARTUFI, GESTITA DAL MARITO DI UN ASSESSORE REGIONALE E DOVE LAVORA IL FIGLIO DELLA TESEI

Troppi interessi in gioco. La governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, quota Lega e ricandidata alle prossime regionali, e l’assessora alla programmazione europea al bilancio e al turismo Paola Urbani Agabiti avrebbero dovuto astenersi dalla votazione sullo stanziamento di fondi europei per lo sviluppo rurale. Almeno questa era la tesi dei magistrati di Perugia che le avevano indagate per abuso d’ufficio. Il reato è stato abrogato e ora la procura ha chiesto l’archiviazione.
La ricostruzione
La vicenda risale al 2021, quando la Regione predispone un bando dopo la pandemia per lo sviluppo di filiere agricole e circa tre milioni di fondi vanno all’azienda Urbani Tartufi. Un vero e proprio impero, con quattordici sedi, cinque marchi e trecento dipendenti. La sede principale è a Sant’Anatolia di Narco, paesino di 564 abitanti. Urbani Tartufi ne è il fiore all’occhiello.
Qui l’intreccio di conoscenze. L’azienda è gestita dal marito dell’assessora regionale. E lì lavora, da diverso tempo, il figlio della presidente Tesei.
L’esposto anonimo
In procura a Perugia arriva un esposto anonimo. E le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza prendono il via. Gli accertamenti hanno riguardato due delibere di programmazione economica della Regione: prima lo stanziamento di fondi, poi la consultazione con le associazioni di categoria per individuare le filiere alle quali destinarli. Si è scelto olio, luppolo e tartufo. Per i bandi si sono costituite associazioni temporanee di scopi e per quella del settore tartufo si sono messe insieme un centinaio di aziende tra cui quella del marito dell’assessora. Caso archiviato. Non la querelle politica, a pochi giorni dal voto per il rinnovo della giunta e del consiglio regionale umbro.
Le reazioni
Il segretario del Pd locale, Tommaso Bori, attacca: «La notizia svela con tutta evidenza un sistema consolidato che si è servito delle istituzioni per finanziare aziende di famiglia». E ancora. «Il conflitto di interessi è palese. Sintomatico il fatto che l’indagine per abuso d’ufficio venga archiviata, soltanto per l’abrogazione del reato approvata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza». Il Movimento 5 Stelle chiede chiarimenti.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

COSI’ LA POLIZIA SPIEGA AGLI STUDENTI COME USARE IL MANGANELLO, CHOC TRA GLI STUDENTI GENOVESI

Novembre 1st, 2024 Riccardo Fucile

UN VIDEO CONFERMA COSA SI INSEGNA NELLO STAND DELLE FORZE DELL’ORDINE ALL’EXPO TRADING DI MILANO

Il 29 ottobre una classe di un liceo di Genova è stata all’Expo Training 2024 di Milano per completare il PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Negli stand delle forze dell’ordine si parla di uso «gratificante» del taser, si fanno battute sessiste e si insegna a manganellare. Allibito dalla scena, qualcuno ha iniziato a filmare, chiedendosi se non si trattasse di istigazione alla violenza
Educazione al manganello. È quella proposta a una classe di un liceo di Genova, martedì 29 ottobre, all’Expo Training 2024 di Milano. La manifestazione, intitolata “Il polo economico delle competenze nelle transizioni”, è un importante evento che offre alle scuole e alle imprese la possibilità di incontrarsi e di monitorare l’andamento delle professionalità più richieste, soprattutto in relazione alle prospettive occupazionali.
Gli studenti genovesi vi si sono recati, accompagnati da una loro docente, per completare il PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Davanti a loro hanno trovato un dispiegamento di stand delle forze dell’ordine. Una delle studentesse ha ascoltato promuovere l’uso «gratificante» del taser e pronunciare battute sessiste, da parte dei militari, sull’impiego delle manette.
Allibito dalla scena che si è trovata davanti, qualcuno ha iniziato a filmare. Nel video si scorge un agente di polizia che insegna a uno studente come si usa il manganello. Prima fa sistemare un altro ragazzo dietro uno scudo di gommapiuma, poi porge il manganello allo studente. A fianco del ragazzo con lo scudo, si vede una persona tutta vestita di rosso, compreso il casco che porta in testa.
Uno studente commenta: «Lo fa apposta per imitare i comunisti»; una studentessa gli fa eco, sussurrando, forse scherzosamente: «Comunisti merda»; un altro sta al gioco ed esclama: «Rosso!»; una voce femminile differente interviene: «Guarda che sono i comunisti, è allenamento»; lo studente reagisce: «Sì, è allenamento alla violenza, però»; un’altra incalza: «Contro i comunisti»; il ragazzo conferma: «Sì»; a quel punto, uno stupito domanda: «Oh, ma gli hanno dato un manganello?» e l’altro risponde: «Sì, è un manganello».
Insomma, i liceali genovesi hanno osservato dei loro coetanei e ragazzi più piccoli a cui le forze dell’ordine insegnavano a manganellare e fra loro si sono chiesti se quella non fosse istigazione alla violenza.
All’interno della fiera, nello stand della polizia penitenziaria, c’era anche una cella. Una specie di Alcatrazland. La mamma di una studentessa ha scritto al preside del liceo di Genova che si è detto disponibile ad approfondire. Lo scopo dell’uscita didattica era accumulare ore di PCTO per alcuni allievi che ne erano sprovvisti e le spese per l’attività sono state ricavate dai fondi Pnrr.
Venuta a conoscenza dell’accaduto, la segretaria generale FLC CGIL di Genova, Elena Bruzzese, ha così commentato l’accaduto: «Il ricorso alla violenza promosso attraverso la militarizzazione della scuola e delle attività didattiche connesse è quanto di più lontano sia previsto dai piani dell’offerta formativa e dalle finalità stesse dell’educazione alla pace e alla convivenza democratica. Quanto ci hanno riportato alcuni genitori circa l’accaduto all’Expo Training 2024 di Milano, se confermato, è molto grave. I percorsi nati dall’esperienza scuola/lavoro, come tutte le esperienze didattico educative all’interno della scuola pubblica, devono educare alla pace, ancor più oggi in un contesto globale di guerre e tensioni internazionali».
Non è la prima volta
La presenza delle forze dell’ordine a Expo Training è prevista da anni e le scuole hanno assistito a scene del genere anche in passato: qualche studente ha anche provato ”l’emozione” di entrare nella cella riprodotta in loco.
(da La Stampa)

argomento: Politica | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.708)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (358)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2024
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    252627282930  
    « Ott   Dic »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • MAGLIETTE, CREME, AGENDINE E BIC: IL GOVERNO HA INVESTITO OLTRE 3 MILIONI DI EURO IN GADGET DA DISTRIBUIRE A FIERE ED EVENTI: LE MILLE T-SHIRT PERSONALIZZATE DI ELISABETTA CASELLATI CON SCRITTA E LOGO DEL DIPARTIMENTO (QUASI 16 MILA EURO DI SPESA), LE CREME PER LE MANI DI TAJANI (COSTO: 12MILA EURO)
    • LA FONDAZIONE PER IL SÌ AL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA È FORAGGIATA DAL GOVERNO: IL BRACCIO ARMATO DELL’ESECUTIVO NELLA CAMPAGNA REFERENDARIA DELLE CARRIERE È LA FONDAZIONE LUIGI EINAUDI, THINK TANK DI ULTRA-LIBERALI ALLE VONGOLE CHE RICEVE OGNI ANNO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO DAI MINISTERI E DA ALCUNE REGIONI
    • IL TRUCCO DEL CONDONO ELETTORALE BY GIORGIA MELONI: UNA SANATORIA “AD URNEM” CHE ENTRA IN MANOVRA PER USCIRNE DOPO LE ELEZIONI REGIONALI. COME LE DUE SCARPE DI ACHILLE LAURO: SE FAI ELEGGERE CIRIELLI TI DANNO ANCHE LA SECONDA SCARPA, SE PERDE CAZZI TUOI
    • IL SAN RAFFAELE DI VELLETRI, LA CLINICA DEL PARLAMENTARE LEGHISTA (MA CON IL CUORE MELONIANO) ANTONIO ANGELUCCI PER I GIUDICI È “ABUSIVA E INSANABILE” MA IN REGIONE LAZIO I ROCCA BOYS SI RIUNISCONO PER RIAPRIRLA
    • A CAUSA DELL’AUMENTO DEL PREZZO DEGLI AFFITTI E DEL COSTO DELLE CASE, LE GIOVANI COPPIE RINUNCIANO AD AVERE UN FIGLIO O RIMANDANO LA GRAVIDANZA IN ATTESA DI AVERE UN TETTO SICURO SOPRA LA TESTA
    • KATIE WILSON, SOCIALISTA E ANTI-ESTABLISHMENT: SEATTLE SCEGLIE UNA SINDACA CHE SFIDA IL POTERE DELLE BIG TECH
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA