A INNSBRUCK SALVINI HA RACCOLTO SOLO PAROLE
L’ASSE SOVRANISTA CON GERMANIA E AUSTRIA NON LO AIUTA, COME PREVISTO E’ TIPICO DEI SOVRANISTI PENSARE SOLO AI CAZZI PROPRI
Nemmeno l’asse sovranista con il tedesco Horst Seehofer e l’austriaco Herbert Kickl aiuta Matteo Salvini.
Al termine di questo vertice informale dei ministri degli Interni dell’Ue, il leader leghista non ha alcun fatto concreto da sbandierare.
Lo ammette anche lui in conferenza stampa.
Come Giuseppe Conte al Consiglio europeo di due settimane fa, anche Salvini torna a casa con un mucchio di promesse. “A fine luglio tirerò le somme su cosa è cambiato…”, dice.
Qui a Innsbruck Salvini è riuscito solo a ‘congelare’ la richiesta tedesca sui movimenti secondari.
Il punto è che i problemi italiani elencati da Salvini a Innsbruck non si sono avvicinati a soluzione nemmeno in questo primo vertice Ue sotto la presidenza austriaca, nemmeno con un governo come quello del Cancelliere Sebastian Kurz, interlocutore politico del vicepremier leghista.
Al vertice, di fronte a Salvini, c’è il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos. E lui su tutta la questione ha un punto di vista totalmente differente: difende ciò che è stato fatto dal 2015, difende quello che è anche il suo operato. “Non siamo più dentro la crisi dell’immigrazione. Questo dimostra che quello che abbiamo fatto in questi anni ha dato risultati, ora dobbiamo solo costruire progressi”, dice il commissario di fianco ai ministri Kickl e Seehofer nella conferenza stampa finale del vertice.
Come un cane che si morde la coda, l’asse sovranista si impantana su interessi divergenti e non muove passi concreti in avanti.
Non segna progressi nemmeno la proposta austriaca di realizzare i nuovi centri controllati a gestione europea nei paesi terzi. Eppure si trattava di una proposta che – pur senza ostentarlo – tentava di ribaltare quella raggiunta al consiglio europeo due settimane fa e naufragata praticamente subito: centri di rimpatrio nei paesi Ue che li vogliano, su base volontaria.
In conferenza stampa non c’è più molto da dire.
Sull’Europa, invece, si affida alla fortuna e alla lotteria delle elezioni europee 2019 insieme ai sovranisti: senza fatti.
(da “Huffingtonpost”)
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