NAVE DICIOTTI, CADUTE LE ACCUSE DI MINACCE E DIROTTAMENTO
MATTARELLA CHIAMA CONTE E CHIEDE CHIARIMENTI
Due migranti indagati ma solo per il più lieve dei tre reati ipotizzati nel rapporto presentato alla Procura di Trapani dagli investigatori dello Sco e della squadra Mobile.
Nessun arresto. Ibrahim Bushara, sudanese, e Hamid Ibrahim, ghanese, sono indagati solo per violenza privata in concorso continuata e aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa, che domenica li ha soccorsi insieme ad altri 65 vicino a una piattaforma petrolifera. Ammesso che anche questa accusa non si sgonfi.
La ricostruzione dei fatti contenuta nelle informative di polizia, basate sulle testimonianze dell’equipaggio, raggiunto ieri a bordo dagli investigatori, e dagli stessi migranti sulla nave Diciotti della Guardia costiera, ha escluso che a bordo del rimorchiatore possa essersi consumata una rivolta o addirittura un tentativo di dirottamento, come aveva paventato il ministro Salvini.
A chiamarla la Guardia costiera era stato il comandante della Vos Thalassa, preoccupato di non poter più gestire l’ordine a bordo dopo che i migranti avevano capito che sarebbero stati riportati indietro.
Il procuratore Alfredo Morvillo ha affidato alla Mobile ulteriori accertamenti per ricostruire esattamente come siano andate le cose, ma certamente nulla lascia pensare, come aveva chiesto a gran voce Salvini, che possano essere effettuati dei fermi. Bisognerà vedere adesso cosa farà Salvini, che aveva negato l’autorizzazione allo sbarco in attesa dei provvedimenti della magistratura.
Intanto le organizzazioni umanitarie presenti al porto chiedono di velocizzare le operazioni di sbarco e di consentire almeno di far scendere i bambini a bordo.
Ma anche loro farebbero meglio a dotarsi di un legale che provveda a denunciare chi sta bloccando illecitamente dei disperati per sequestro di persona e a querelare chi li ha definiti “delinquenti”, ma non in se de penale, ma in sede civile: ognuno chieda 100.000 euro di danni .
E della sorte della Diciotti si interessa anche il capo dello Stato: Sergio Mattarella segue con attenzione la vicenda della nave bloccata al porto di Trapani, e ha avuto anche contatti con il premier Giuseppe Conte. “.
In altre parti della Sicilia, da Lampedusa a Siracusa, la Guardia di finanza portava a terra altri 83 migranti intercettati in mare, 60 su una barca a vela che navigava in direzione di Noto e 23 intercettati al largo di Lampedusa.
(da agenzie)
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