A PIAZZA PULITA TUTTE LA BALLE DI GIORGIA MELONI SULL’IMMIGRAZIONE
UN DELIRIO DI IGNORANZA DELLE LEGGI: DAL BLOCCO NAVALE AI LAGER LIBICI CHE SI “POSSONO SPOSTARE IN TUNISIA”, DAL DIRITTO INTERNAZIONALE CHE NON CONOSCE ALLE CAZZATE SUI PROFUGHI CUBANI
Ieri sera a Piazza Pulita Giorgia Meloni ha detto che non è affatto vero che Fratelli d’Italia sta cercando di fregare i voti alla Lega di Matteo Salvini.
Un minuto dopo però eccola lì a ribadire che c’è una profonda differenza tra l’andare a citofonare ad un ragazzino accusandolo di essere uno spacciatore (come ha fatto Salvini) e mettere alla gogna dei cittadini stranieri solo perchè hanno la casa popolare (come hanno due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia).
A precisa domanda sull’essere o meno moderata la Meloni non risponde, anzi rilancia: «sinceramente non so cosa significhi la moderazione in politica, se lei parla di pedofilia è moderato?». E per carità , pure se parliamo di gattini e cagnolini maltrattati probabilmente è difficile trovare dei moderati (non così se invece parliamo di animali selvatici, vero?).
Poi però non appena si parla di qualcosa di più concreto come ad esempio la gestione dei flussi migratori la Meloni si inalbera, dice che le domande di Corrado Formigli sono sbagliate (?) solo perchè le aveva fatto notare che con la sua proposta di blocco navale (in più occasioni la Meloni ha dimostrato di non sapere cosa sia) bambini e migranti rimarranno bloccati in Libia un paese in guerra dove FdI propone di creare degli hot spot. «In alternativa si possono fare in Tunisia» dice la Meloni, che forse ignora qualche dettaglio: non è detto che la Tunisia li voglia e i migranti sono nei campi in Libia.
Ed in effetti tutta questa moderazione e differenza con Salvini non è che si veda. Ad esempio quando la Meloni afferma «io penso che le ONG facciano qualcosa che non esiste nel diritto internazionale».
Le si fa notare che la Cassazione ha detto che l’arresto della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete era illegittimo perchè aveva agito nel rispetto della Convenzione di Amburgo la Meloni spedisce la palla in tribuna dicendo che «la Cassazione tempo fa disse anche se non sei vergine lo stupro è meno grave per cui non sempre io condivido le sentenze della Cassazione».
Ma si tratta di una bufala, perchè la Cassazione (è una sentenza del 2006) non l’ha mai detto o scritto.
Ma non finisce qui, perchè per dimostrare che il diritto internazionale non contempla questa possibilità di salvataggio la Meloni dice «perchè non lo hanno fatto i cubani che volevano andare negli Stati Uniti?». A
nche qui la Meloni gioca sull’ignoranza del pubblico, perchè durante gli anni dell’emigrazione di massa — via mare — da Cuba verso la Florida gli USA adottarono (e rimase in vigore fino al 2017) la politica del wet feet, dry feet.
Chi riusciva ad arrivare in Florida senza essere intercettato aveva il diritto di restare. Chi invece veniva intercettato in mare veniva deportato verso un paese terzo (Panama, ad esempio) oppure — in base ad accordi con Cuba — riportato sull’isola.
È evidente quindi che in quel contesto (e parliamo del periodo tra gli anni ’80 e gli anni ’90) era assolutamente differente da quello attuale in Italia.
Ora questo giocare sulla paura e sull’ignoranza degli elettori, il banalizzare le questioni, il proporre soluzioni semplici a problemi complessi (il blocco navale per rispondere alle sfide dell’immigrazione) e stabilire indebite analogie è proprio l’essenza del populismo sovranista.
Quello stesso populismo della Lega o del MoVimento 5 Stelle. Con la differenza che la Meloni e il partito di Salvini sono stati già al governo del Paese, hanno già avuto modo di mettere alla prova le loro ricette di governo, e non hanno funzionato.
(da “NextQuotidiano”)
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