ADDIO A JEAN-LUC GODARD, IL PADRE DELLA NOUVELLE VAGUE
AVEVA 91 ANNI… PUNTO DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI CINEASTI, HA RAPPRESENTATO LA LINEA DI DEMARCAZIONE TRA EPOCHE E CULTURE
Jean-Luc Godard, regista francese e padre della Nouvelle Vague, è morto all’età di 91 anni. Ne dà notizia il quotidiano francese Libération che lo definisce “Un regista totale con mille vite e un’opera tanto prolifica”.
Nato a Parigi il 3 dicembre 1930, è stato tra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento. Esponente di rilievo della Nouvelle vague, dal suo primo lungometraggio, À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro) del 1961 con Jean Paul Belmondo (scomparso lo scorso anno), è stato un punto di riferimento per i giovani cineasti degli anni Sessanta, rappresentando un segno di demarcazione fra epoche e culture della storia del cinema.
Protagonista di grandi polemiche e furiosi litigi, nel 2017 è stato raccontato nel biopic di Michel Hazanavicius Il mio Godard, con Louis Garrel nei panni del regista, un personale omaggio al maestro che racconta la storia d’amore tra il cineasta e l’attrice Anne Wiazemsky e i giorni del Maggio parigino in cui fermò il festival di Cannes insieme ai colleghi della Nouvelle Vague.
Per oltre sessant’anni anni Godard è stato un uomo e un artista “contro”, rampollo di una ricca famiglia borghese negli anni 60 si è schierato contro il capitalismo e la cultura di massa ma soprattutto contro il cinema dei padri che attaccò prima come critico, poi come cineasta e agitatore politico.
L’ultimo lavoro di Godard, Le livre d’image (Il libro dell’immagine) è stato presentato in concorso al festival di Cannes ma Godard non è andato. Negli ultimi anni il maestro ha vissuto rintanato in un borgo svizzero, sfuggendo a ogni occasione pubblica o mondana. Ma in quell’occasione ha parlato ai giornalisti collegandosi in video con un cellulare: “A questa età ho difficoltà a vivere la mia vita, ma ho ancora il coraggio di immaginarla”.
(da agenzie)
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