AI SOVRANISTI PIACE SOLO IL WELFARE CARITATEVOLE
FAVORI AGLI EVASORI E TASSE RIDOTTE ALLE SOCIETA’ DI CAPITALI E AI LIBERI PROFESSIONISTI… POI UN’ANAGRAFE DEI DISGRAZIATI A CUI SI CONCEDE UNA TESSERA ANNONARIA, BASTA CHE NON DISTURBINO I PADRONI DEL VAPORE
Dal 27 settembre non facciamo che parlare di deficit, di miliardi qua, di miliardi là .
Invero, parliamo di niente, perchè nè il 27 settembre nè il 3 ottobre si è definito alcunchè sui vari capitoli della manovra che verrà . Ipotesi, tranne l’innalzamento dell’asticella del deficit sul Pil e le ottimistiche previsioni sulla crescita contenute nella Nadef.
Una cosa è certa, nondimeno: la manovra non potrà essere finanziata tutta in deficit e servirà sforbiciare tra i capitoli del bilancio per trovare le risorse necessarie a coprire le nuove partite di spesa.
Cosa e dove si andrà a tagliare per diminuire le tasse ai più abbienti ed alle società di capitali, ai liberi professionisti, e per coprire tutta la spesa prevista per quello che ormai, più che un “reddito di cittadinanza”, sembra una tessera del pane 3.0 (un amico mi ha suggerito un paragone con i vecchi Enti Comunali di Assistenza, istituiti nel 1937, assorbendo le Congregazioni di carità )?
È compatibile questa manovra con il mantenimento degli attuali livelli di spesa per la sanità , l’istruzione, la ricerca? Basterà l’impegno sulle privatizzazioni per tenere in piedi l’impianto della stessa?
Mi sembrano domande utili, al di là dello spread, del decimale in più o in meno, del tutto teorico, sull’indebitamento netto in rapporto al Pil.
Ben oltre il braccio di ferro con l’Europa, in ogni caso, è la “qualità ” della manovra che si annuncia ad essere insopportabile.
C’è un disegno preciso dietro le scelte che il governo si appresterebbe a compiere: continuare con lo smantellamento dello stato sociale e con le politiche “dal lato dell’offerta” largamente praticate in questi anni (meno tasse a chi sta in alto ed alle imprese, anche a quelle che hanno fatto grandi profitti con l’export giocando sulla svalutazione dei salari, privatizzazioni), creare un’anagrafe di disgraziati, dotati di una “tessera annonaria” digitale condizionata, funzionali allo sviluppo di un mercato del lavoro ancora più flessibile, precario, parcellizzato.
È il modello di tutti i “sovranisti” al governo, dalla Polonia all’Ungheria.
Sovranità , “padroni a casa nostra”, per mettere fine al modello sociale europeo e sostituirlo con un nuovo welfare caritatevole, precluso ai migranti, più consono alla logica del mercato.
(da “Huffingtonpost”)
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