AL PIO SALVINI LA STRATEGIA DEI ROSARI E DELLA DIVISIONE DELLA CHIESA TRA FRANCESCO E BENEDETTO NON HA FUNZIONATO
ORA PROVA A RICUCIRE CON I VESCOVI E SI ERGE A DIFENSORE DELLE PARITARIE
Chi ha visto “I due Papi” sa quanta sintonia spirituale, al di là delle differenze culturali e degli atteggiamenti politici, esista tra Bergoglio e Ratzinger.
E chiunque stia attento alle vicende vaticane sa quanto Francesco tenga al rapporto con Benedetto XVI. Arrivare a Bergoglio tramite l’ammirazione di Ratzinger si può ed è quanto sta cercando di fare Matteo Salvini, nonostante in passato il leader leghista abbia tentato di tenere fortemente distinti questi due mondi apparentemente così diversi. Ma ora nella Lega c’è un cambio di strategia.
Salvini rompe lo schema. Scrive una lettera a Papa Benedetto XVI per esprimere “vicinanza e cordoglio profondo” per la scomparsa del fratello Georg, ma cita anche papa Francesco rivolgendogli un grazie.
Il leader leghista accompagna la missiva con un mazzo di orchidee, e aggiunge alcune riflessioni personali. Oltre al leader leghista, scrivono messaggi di cordoglio per Ratzinger anche i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Inoltre, nell’arco di pochissime ore, Salvini – per la prima volta attraverso il quotidiano “Avvenire” – invia una lettera al Capo dello Stato Sergio Mattarella sulla situazione della scuola con particolare riferimento alle paritarie (In Italia sono 12.547, di queste circa 8 mila cattoliche).
Salvini considera questo il momento giusto per cercare un avvicinamento con Bergoglio e con i vescovi, perchè il tema dell’immigrazione, su cui i due sono notoriamente agli antipodi, non è più centrale come prima e il leader leghista approfitta della bonaccia. Inoltre la Chiesa dà i primi segnali di insofferenza nei confronti del Governo Conte.
Il premier, l’allievo di Villa Nazareth, formazione cattolica, devoto di Padre Pio, sta dando segnali contrastanti per quanto riguarda le battaglie storiche e identitarie della Chiesa, dalle scuole cattoliche ai temi etici.
Lo stop alle Messe durante il Covid ha creato molte frizioni con la Cei e guarda caso per la prima volta la lettera di Salvini al Capo dello Stato viene pubblicata in prima pagina su Avvenire, quotidiano della Cei.
In questo contesto Salvini prova ad aprire un nuovo canale di dialogo con la Chiesa per puntellare in termini di voti la sua ambizione da leader del centrodestra.
“Le diplomazie sono al lavoro per evitare incomprensioni, come avvenuto in passato, con le alte gerarchie vaticane”, è quanto circola in queste ore in ambienti leghisti che registrano questo cambio di atteggiamento e di strategia: “Si lavora per trovare punti di contatto e non di divisione”
La Lega, dopo essere stata oscurata dall’emergenza Covid, prova a tornare sulla scena consapevole — dicono — che “il primo partito d’Italia deve poter parlare con tutti. Quindi anche con la Chiesa”, che nel tempo non ha gradito l’ostentazione salviniana del crocifisso in ogni comizio.
Giusto per dirne una. L’apice dello scontro si è raggiunto sul tema dell’immigrazione, soprattutto con Papa Bergoglio, che incarna l’anima più progressista del cattolicesimo.
Ora Salvini lancia segnali nel tentativo di una svolta nei rapporti tra la Santa Sede e il primo partito italiano. Poche settimane fa il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana, è stato ricevuto in Vaticano con una delegazione di operatori sanitari che hanno combattuto il Covid-19 in prima linea.
Salvini aveva commentato: “Da lombardo non riesco a descrivere l’emozione nel vedere la delegazione dei rappresentanti delle istituzioni, dei medici, infermieri e volontari in udienza dal Santo Padre. È stato come se fossero lì i miei genitori e i miei figli a ricevere l’abbraccio del Papa. Una Grande emozione. Grazie Papa Francesco!”.
Pochi giorni prima, Salvini aveva confermato di essere stato protagonista di diversi incontri – definiti “cordiali, costruttivi e riservati” – con vescovi e cardinali, italiani e stranieri.
Non solo. Nelle drammatiche settimane di emergenza Covid — raccontano ancora ambienti leghisti – Salvini era stato in costante contatto con preti e vescovi nei territori più martoriati dal virus, esprimendo il proprio ringraziamento per l’aiuto e l’impegno in prima linea offerto dai religiosi, in particolare negli ospedali. In vista della campagna elettorale delle regionali, Salvini in questo cambio di strategia batterà su politiche a sostegno della famiglia, della disabilità , della natalità o della libertà di istruzione. Tutti i temi che sorridono alla Chiesa.
(da “Huffingtonpost”)
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