ALESSANDRA MUSSOLINI SI SCOPRE VIROLOGA E CI SPIEGA IL COMPLOTTO DEL LABORATORIO DI WUHAN
DOPO ESSERE STATA TROMBATA ALLE ELEZIONI, SI E’ RICICLATA AD OSPITE TV DOVE OGNUNO PUO’ DIRE CAZZATE SENZA ESIBIRE ALCUNA PROVA
Immaginate un luogo della televisione italiana dove non ha assolutamente senso parlare di Covid-19 e SARS-CoV-2. Quel luogo è senza dubbio il programma condotto da Barbara D’Urso.
Non che altrove, ad esempio da Massimo Giletti, le cose vadano meglio. Ma solo a Live Non è la D’Urso possiamo assistere ad un dibattito tra Alessandra Mussolini, Alda D’Eusanio, Gianluigi Nuzzi e Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità .
Da brava sovranista Alessandra Mussolini sostiene la tesi, già rilanciata dal Matteo Salvini, Giorgia Meloni e dalla Lega che il coronavirus sia “scappato” da un laboratorio “segreto” di Wuhan dove già nel 2015 si facevano studi su virus di quel tipo.
Fonte di queste teorie è principalmente il servizio del TGR Leonardo “riscoperto” dalla propaganda sovranista in questi ultimi giorni. Ora non fatevi ingannare, Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono solo due parlamentari della Repubblica che di professione fanno i giornalisti. Alessandra Mussolini invece da quando è stata trombata alle elezioni europee si è riciclata come ospite televisiva
Ma la Mussolini di suo sarebbe medico, avendo conseguito la laurea in Medicina nel 1994 e l’abilitazione nel 2011 (dal 29 luglio di quell’anno è iscritta all’albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma).
Non è chiaro se l’ex onorevole ed eurodeputata Mussolini abbia mai esercitato la professione medica (viceversa è noto come abbia svolto la professione di attrice e cantante).
Ma di sicuro possiamo dire che in questo momento, in Italia, Alessandra Mussolini non sia la persona più titolata a parlare di coronavirus, men che meno se dobbiamo discutere amabilmente sulla sequenza genetica di SARS-CoV-2 e se sia o meno identica a quel virus di cui si parlava nel 2015 o se abbia o meno origine naturale.
Ad oggi i dati disponibili ci dicono che il coronavirus che causa Covid-19 è di origine naturale.
Lo ribadisce anche il dottor Rezza e tenta di spiegarlo in parole molto semplici anche Nuzzi.
Solo Alessandra Mussolini è convinta del contrario. Sbuffa, gesticola, alza gli occhi al cielo, mugugna ma non porta una prova che sia una a favore della sua tesi.
Si limita invece a dire cose come «siamo in un assetto di guerra che non è mai successo al mondo e fatti una domanda» quasi che il fatto di essere “in stato di guerra” (qualsiasi cosa voglia dire) sia diretta conseguenza della genesi artificiale del coronavirus. Oppure quando le spiegano che quel virus lì di cui parla TGR Leonardo è qualcosa si diverso (i coronavirus sono un tipo di virus) lei ribatte: «cioè tu mi vuoi negare che a Wuhan c’è uno dei più grossi laboratori di virologia?».
No, nessuno vuole negare che a Wuhan ci sia un famoso e noto laboratorio di biocontenimento. Ma non basta l’esistenza del laboratorio per dimostrare la tesi della Mussolini (lei però continua a ripetere “c’è un grande laboratorio”). Non è medicina, è logica.
Come del resto non basta la presenza di una ditta di bastoncini per gelato alla fiera di Rimini per spiegare come mai i primi casi siano comparsi a Codogno (solo perchè c’erano due espositori di Codogno) e non in uno qualsiasi dei paesi di provenienza degli altri cento espositori dello stesso padiglione.
L’ex eurodeputata continua a commentare chiedendo «come è passato dal pipistrello all’uomo?», il dottor Rezza le spiega che è già successo, ad esempio con l’Influenza Suina A/H1N1 perchè in Cina ci sono molti mercati dove si vendono animali vivi e la contiguità tra animali diversi e esseri umani favorisce la diffusione delle malattie e i salti di specie.
La Mussolini però è convinta che non sia così, che tutto sia per colpa dei laboratori segreti o meno. Ora sarà un caso ma sono soprattutto quelli di estrema destra che sostengono questa tesi, da Trump che ammicca parlando di “virus di Wuhan” a Marine Le Pen che ritiene che sia «di buon senso» chiedersi se il virus non sia «sfuggito da un laboratorio».
Cosa ci nascondono?
(da “NextQuotidiano”)
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