ALTRO CHE GRILLINI, IN SICILIA LA SORPRESA E’ ACCORINTI, IL PROF-SANTONE CHE HA CONQUISTATO MESSINA, DALL’8,2% ALLA VITTORIA
IL “SOGNATORE DI COSE CONCRETE” : LA BATTAGLIA DI UNA VITA CONTRO IL PROGETTO DEL PONTE DI MESSINA… IN SEI MESI HA CREATO IL SUO MOVIMENTO: “CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO”
“Adesso sono in questo Palazzo dove qualche volta ho avuto difficoltà pure ad entrare e sono stato spesso cacciato come un appestato”. Renato Accorinti, tra i fondatori del comitato “No Ponte”, ha vinto il ballottaggio a Messina, con il 52 per cento dei consensi.
Il superfavorito Felice Calabrò, candidato del centrosinistra, si è fermato al 48 per cento.
E’ un risultato che ha dell’incredibile per Accorinti, il “prof” di educazione fisica, il volto anni ‘ 60 del movimento “No ponte”, con quel suo aplomb da santone pacifista, candidato mancato del Movimento cinque stelle.
Lo avrebbero voluto loro ma Accorinti, uomo senza telefonino e allergico alle regole, era troppo poco “grillizzato” e così alla fine il “prof”, “un sognatore di cose concrete” come si definisce, nel giro di sei mesi ha messo su il suo movimento “Cambiamo Messina dal basso”, che al primo turno ha ottenuto un lusinghiero 8,2 per cento. Mentre i Cinque stelle avevano polverizzato il 30 per cento delle Politiche e il 14 delle Regionali racimolando poco più di 2000 voti con Maria Cristina Saija.
Messina, la città “palude”, da sempre ostaggio di massoneria e poteri forti, alla prese con i drammi quotidiani di una cinghia sempre più stretta dalla voragine da 392 milioni di euro nel bilancio del Comune, si scopre dunque “movimentista” e soprattutto boccia il candidato forte del centrodestra, quell’Enzo Garofalo, parlamentare alla seconda legislatura, ex presidente dello Iacp e dell’Autorità portuale che ha mancato clamorosamente il ballottaggio rimanendo dietro Accorinti di ben 4000 voti e fermandosi al 15 per cento dei consensi.
Troppo poco per una coalizione che negli ultimi anni, prima del commissariamento, ha sempre governato la città e che ha finito per pagare anche il divorzio tra Pdl e gli ex colonnelli di An che al primo turno hanno pilotato sul loro candidato Gianfranco Scoglio il 2,9 per cento dei consensi.
Personaggi rispetto ai quali Accorinti sembra un alieno e a rimarcarlo basta qualche episodio del passato: il 25 giugno 2002 si arrampicò sul pilone di Torre Faro: per un giorno e una notte espose a circa 220 metri di altezza due striscioni contro il progetto di costruzione.
Pacifista convinto, negli anni ’70 e’ a Berlino per manifestare contro il Muro.
Nel 1979 partecipa alla carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia, manifestando, nelle città europee maggiormente militarizzate.
Dopo aver incontrato Poetto Pinna a Perugia, nel 1979 fonda, insieme a altri attivisti, il Movimento Nonviolento messinese, e nel 1981, promuove una campagna informativa in favore dei 5 referendum radicali.
Nel 1982, a Comiso, manifesta contro l’installazione della base Nato.
Nel ’91 era stato rinviato a giudizio perche’ durante lo svolgimento di una manifestazione contro l’intervento italiano nella Guerra del Golfo consigliava ai militari di disertare nel caso fossero inviati a combattere nel Golfo.
Nel ’92, a Messina, in un Tribunale colmo di studenti e concittadini solidali, la sentenza lo assolve: il fatto sussiste ma non costituisce reato.
Alessandra Ziniti
(da “La Repubblica”)
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