AMBASCIATORE ITALIANO CONVOCATO DAL GOVERNO DELL’UCRAINA: LE CAZZATE PUTINIANE DI SALVINI RISCHIANO DI PREGIUDICARE I RAPPORTI CON UN PAESE AMICO
LA CRIMEA E’ STATA INVASA, QUALCUNO FORNISCA ALLA ZECCA PADANA UN MANUALE DI STORIA… E TUTTA L’EUROPA HA CONDANNATO UN ATTO DI GUERRA… IMBARAZZO DEL GOVERNO: “SALVINI PARLA A TITOLO PERSONALE”
Davide La Cecilia, ambasciatore italiano a Kiev, è stato convocato dal Ministro degli Esteri ucraino a causa delle frasi di Salvini degli scorsi giorni, in cui il vicepremier ha sostenuto che l’invasione della Crimea da parte della Russia “è stata legittima, in quanto avvenuta in territori storicamente russi”.
“C’è stato un referendum e il 90 per cento della popolazione ha votato per il ritorno della Crimea nella Federazione Russa. La rivoluzione di Maidan è stata falsa”, aveva inoltre aggiunto il vice premier.
“Condanniamo la posizione di Salvini” ha scritto il Ministro degli Esteri Ucraino in una nota, “come non basata su fatti reali e in contraddizione con i principi riconosciuti e le norme della legge internazionale”.
Nel frattempo le parole del Ministro dell’Interno suscitano reazioni anche in Italia: “Quella della Crimea è stata una invasione come l’Italia ha sempre sostenuto in tutte le sedi internazionali” ha scritto Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, e continua: “poichè Salvini ha spesso dettato la linea di governo, vorremmo sapere se il Premier Conte ha cambiato idea, e se adesso, invece di sostenere le ragioni della non aggressione, della pace e del diritto internazionale, stiamo con l’invasore cioè con la Russia. Per questo chiediamo che Conte venga a riferire in Parlamento”.
(da Globalist)
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