ANCHE GLI IMMIGRATI CON FINI: SU FACEBOOK IL GRUPPO “FUTURO E LIBERTA’ PER I NUOVI CITTADINI” HA GIA’ 440 ISCRITTI
“GLI IMMIGRATI E GLI ITALIANI DI SECONDA GENERAZIONE STANNO CON FINI”: IN POCHI GIORNI CENTINAIA DI ADERENTI…NEL 2009, SONO 40.000 GLI IMMIGRATI CHE HANNO AVUTO LA CITTADINANZA, NEL 2010 SARANNO 50.000, TUTTI NEO-ELETTORI
Un altro mattoncino, in questo caso “virtuale”, per costruire una destra libera, aperta, moderna, sociale e civile è stato portato su internet, attraverso la creazione su Facebook del nuovo gruppo “Futuro e libertà per i nuovi cittadini”, dedicato ai problemi dell’immigrazione.
“Gli immigrati, i neo-italiani di seconda generazione sono con Fini”, spiega il portavoce e fondatore del gruppo.
“Questa pagina è dedicata a tutti gli stranieri, ai neo-cittadini italiani di origine straniera e a tutti i simpatizzanti, italiani e stranieri, che si trovano in sintonia con le politiche del centrodestra e che intendono partecipare attivamente al dibattito poitico che si svolge in Italia sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione”
In pochi giorni il sito ha già raccolto 440 iscritti, fornendo agli immigrati la possibilità di confrontarsi, discutere, segnalare e partecipare attivamente a questa nuova iniziativa promossa da Gianfranco Fini.
Un gruppo che dà l’opportunità di meglio far capire le loro esigenze e la loro voglia di “partecipare” a un progetto politico che li veda coinvolti e soggetti attivi.
Di fronte a chi vede l’immigrazione solo come un problema di sicurezza, emerge chiaramente dai loro interventi la necessità che una destra moderna preveda anche reali strumenti di integrazione per quegli immigrati regolari che lavorano onestamente, rispettano le leggi, pagano le tasse e e contribuiscono al Pil del nostro Paese.
Solo nel 2009, sono stati 40.000 gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, per il 2010 le previsioni parlano di più di 50.000, tutti neoelettori, molti un gran parte vicini alla politica di Fini.
A fronte di un progressivo e naturale aumento delle domande di cittadinanza da parte degli immigrati, emerge la necessità che ad essa corrisponda sempre più una adeguata politica delle istituzioni.
Fino ad ora l’attuale governo, tra scelte ideologiche e intralci burocratici, non ha certo brillato in politiche di integrazione.
Si preferisce gestire gli egoismi di minoranze per scopi elettorali di bassa Lega, piuttosto che impostare una progetto per il futuro che si basi sulle intelligenze e non sulle paure del diverso.
Già cominciare a conoscere le loro esigenze e ascoltare le loro opinioni può costituire un passo avanti e una crescita in termini di conoscenza anche per noi italiani.
Meno pregiudizi e più solidarietà .
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