ANTITRUST: “CON RAIWAY MEDIASET ELIMINEREBBE IL SUO UNICO CONCORRENTE”
IL GRUPPO DI BERLUSCONI AVREBBE IL 70% DEL MERCATO DELLE ANTENNE TV
Una operazione che andrebbe a «eliminare l’unico concorrente nazionale», proprio nel momento in cui quotandosi in Borsa «avrebbe potuto avere una nuova strategia » commerciale.
Non solo: se l’operazione dovesse andare in porto «Mediaset sarebbe in grado di influenzare potenzialmente le condizioni competitive del suo concorrente».
Oltre a dominare ulteriormente il mercato pubblicitario nei media e porsi nelle condizioni di «costituire o rafforzare una posizione dominante» nel settore della radiofonia e del digitale terrestre.
Se queste — in sintesi — sono le permesse, non sorprende che l’Antitust ieri abbia deciso di aprire una istruttoria per indagare sulle possibile conseguenze negative dell’eventuale fusione tra Ei Towers e Rai Way.
Quotata in Borsa e controllata da Mediaset, per la quale gestisce le antenne televisive del gruppo della famiglia Berlusconi, Ei Towers ha lanciato due settimane fa una offerta — in denaro e azioni — per arrivare al controllo di Rai Way, azienda appena sbarcata a Piazza Affari nell’ambito del piano di privatizzazioni decise dal governo Renzi e di cui viale Mazzini controlla il 66 per cento
Entro 45 giorni (tenendo conto che prima dovrà esprimersi l’Agcom), l’Autorità per il controllo dei mercati e della concorrenza emetterà un provvedimento che potrebbe concludersi con rigide limitazioni all’operazione, se non addirittura alla sua bocciatura.
Se non altro perchè Ei Towers ha posto il via libera incondizionato dall’Antitrust come presupposto necessario alla fusione.
Ma i rischi di una concentrazione contraria alle norme ci sono tutti, almeno leggendo il documento pubblicato ieri sul sito dell’Antitrust.
Perchè i due operatori messi insieme andrebbero a coprire oltre due terzi della quota di mercato.
Inoltre, il rimanente terzo, in mano a operatori locali, presenta una offerta «caratterizzata da una copertura del 60-70 per cento in termini di popolazione ed è stata ritenuta frammentata e di qualità inferiore».
In sostanza, non potrebbe garantire un adeguato livello di concorrenza
Nel suo documento, l’Antitrust ha ricordato che già nel 2011 era intervenuta ponendo condizioni precise per garantire l’accesso a tutti gli operatori quando Fininvest fuse Elettronica Industriale con Dmt, dando vita al gruppo concorrente di Rai Way. Imporre uguali misure di “garanzia” ora potrebbe non essere più sufficiente: «Allo stato — si legge — non si ritiene che l’estensione delle misure imposte dall’Autorità » sia in grado di «scongiurare i potenziali effetti anti-competitivi di natura orizzontale e verticale dell’operazione».
La preoccupazioni dell’Antitrust si sintetizzano nel fatto che il gruppo che nascerebbe dalla fusione tra Ei Tower e Rai Way «avrebbe come clienti i due principali operatori di rete nonchè operatori nel mercato della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo».
La conseguenza? «Il gruppo Mediaset sarebbe potenzialmente in grado di influenzare le condizioni competitive del suo concorrente ».
Luca Pagni
(da “La Repubblica”)
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