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LE AMNESIE DI NAPOLITANO… SACRIFICI AGLI ITALIANI, MA IL QUIRINALE COSTA 235 MILIONI DI EURO L’ANNO, SEI VOLTE PIU’ DELLA FRANCIA E QUATTRO VOLTE PIU’ DI BUCKINGHAM PALACE
E’ tipico dei discorsi di fine anno a reti unificate, sentire il Presidente della Repubblica di turno fare appello al senso di responsabilità degli Italiani, denunciare “qualcosina” che non va e poi chiedere maggiore “unità ” ai partiti, tra richiami al buon senso e alla Costituzione. Finito il sermoncino, ammainata la bandiera, tutto ritorna come prima, anche perchè il Presidente della Repubblica non è altro che l’espressione dei partiti e della maggioranza che l’ha eletto, non prendiamoci in giro sul “presidente di tutti gli Italiani” che non esiste e non è mai esistito: siamo in Italia… Se però un Presidente interpretasse veramente le istanze che giungono dalla base del Paese, invece che chiacchiere darebbe esempi concreti. Possibile ad es. che, dopo tante parole sui “costi della politica”, il bilancio di previsione del Quirinale preveda una dotazione a carico dello Stato di 224 milioni di euro? Con un aumento nel 2007 rispetto all’anno precedente del 3,23%. La Corona inglese costa quattro volte meno del Quirinale, l’Eliseo costa 32 milioni di euro, in Germania la Presidenza della Repubblica costa 20 milioni di euro, il Quirinale invece 224…Vediamo di scendere nei dettagli, come sempre. Il Quirinale ha oltre 2.000 dipendenti tra corazzieri ( 97), carabinieri (254), poliziotti ( 213), finanzieri (77), vigili urbani (21), guardie forestali (16), cui va aggiunto un autentico esercito di consiglieri, segretari e consulenti. Il solo Ufficio stampa che dirama le note ufficiali del capo dello Stato è composto da 44 persone. L’ufficio per gli affari militari è composto da ben 48 persone, l’ufficio del cerimoniale è composto da 26 uomini, quello dei rapporti coi cittadini (sic) da 23 dipendenti, per il giardino contiamo 115 giardinieri, per la corrispondenza 17 persone, per gli arazzi 6 restauratrici, e ancora 6 tappezzieri e decine di addetti alla biancheria, cancelleria, custodi, elettricisti, guardiaportoni, falegnami, orologiai per finire gli addetti alle auto blu che sono “appena” 58, gli addetti ai pranzi che sono 18 e i cuochi che ammontano a 14. Un bel quadro complessivo, per un totale di 2.182 dipendenti! Un lettore potrà obiettare che ci sono sempre stati, non è esatto: in 10 anni i dipendenti del Quirinale sono aumentati del 35% e le spese, depurate dall’inflazione, sono aumentate del 61%. Di qualcuno la responsabilità sarà … In ogni caso il Presidente della Repubblica italiana percepisce un appannaggio di 218.407 euro l’anno. Se andiamo in Germania, nel 2006 sono stati stanziate per le spese della Presidenza 19 milioni 354mila euro totali, comprensive di tutto, stipendio del Presidente e del personale, spese ordinarie e straordinarie, viaggi all’estero e manutenzione delle residenze. Gli organici tedeschi ammontano a 160 unità contro i nostri 2.182. Il presidente della Repubblica francese, che ha un forte ruolo operativo, in quanto capo esclusivo della Difesa e degli Esteri, quindi con esigenze maggiori del nostro, conta su 941 persone totali, compresi i militari. Sarkozy ha un appannaggio di 6.627,45 al mese lordo e con tutte le altre spese per il personale comprese, l’Eliseo arriva a spendere appena 32 milioni di euro ( contro i nostri 235). Questi sono i fatti documentati e ufficiali. A dimostrazione che il mondo politico italiano vive su un altro pianeta e che il solco che divide la politica e la gente comune diventa sempre più ampio. Per questo pensiamo che una vera, prima, profonda riforma che il popolo italiano richiede sia quella che si torni a “fare politica” per passione e non per interesse, per un ideale e non per quattrini. Tanti Italiani non riescono più ad arrivare alla terza settimana del mese e devono sentirsi dare consigli da Istituzioni che aumentano le proprie spese. Che esempio può dare una classe politica di questo genere? Dimezzare i costi della Casta, questa è la prima vera battaglia che il Centrodestra dovrebbe portare nelle piazze del Paese, dando per primo l’esempio. Mobilitare il popolo italiano sul tema della moralizzazione della vita pubblica, altro che Malpensa e amenità varie, bipolarismo e/o bipartitismo, a cui non frega nulla a nessuno, salvo a quei politici che devono mantenere il culo attaccato alla poltrona per tutta la vita. Fate qualcosa di Destra ogni tanto e il popolo travolgerà i parrucconi, i burocrati, la Sinistra parassita. Altro che “concertazione”, è il tempo di mostrare di avere le palle e dei valori morali, delle idee e il coraggio di rappresentare il popolo e non i politicanti che hanno distrutto il nostro Paese. Politici che non riescono nel 2007 neanche a togliere i rifiuti dalle strade della Campania (per favorire la camorra)… le vere “rumente” sappiamo dove stanno, nei palazzi del potere, non nelle periferie di Napoli. Ricordiamocelo bene…
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