AUTOSTRADA GHEDDAFI-BERLUSCONI: VIA AI LAVORI, TANTO PAGA IL CONTRIBUENTE ITALIANO
IL GRANDE AFFARE DEL GOVERNO BERLUSCONI: BUTTATI 5 MILIARDI PER IL LAVORO SPORCO DEL CRIMINALE DI TRIPOLI…E I LAVORI AFFIDATI AD IMPREGILO
L’hanno ribattezzata l’autostrada dell’Amicizia. In nome dell’accordo da 5 miliardi di euro in vent’anni tra il governo italiano e quello libico, che nel 2008 ha messo fine al ventesimo contenzioso che ogni tanto Ghaddafi si inventava per i presunti danni di guerra.
Ma anche per ricordare il rapporto personale che ha legato, per anni, Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi
Sono stati loro, nell’agosto di cinque anni fa, a mettere la firma sotto il trattato che ha, di fatto, regalato un nastro di asfalto lungo 1.700 chilometri, quattro corsie e dodici ponti dalla Tunisia all’Egitto, al governo di Bengasi.
Perchè in base agli accordi sul fantasioso risarcimento per gli oltre 30 anni di occupazione coloniale, a garantire il pagamento di quanto dovuto è l’Italia.
Anche se – in modo che il conto torni in qualche modo in pareggio – a eseguire i lavori saranno ditte italiane
Ecco perchè ieri, ad annunciare la consegna ufficiale dell’aggiudicazione del primo lotto è stata Impregilo, il campione nazionale del settore costruzioni, da poco finita nel perimetro del concorrente Salini.
La società guida un consorzio (di cui fanno parte anche Condotte, Pizzarotti e la Cooperativa Cmc) che realizzerà 400 chilometri di autostrada, dalla capitale al confine egiziano, una delle zone ritenute più sicure del paese, per l’assenza di focolai di scontri armati, per un valore di 963 milioni di euro.
Un via libera arrivato con cinque anni di ritardi proprio a causa della guerra civile che ha rovesciato il regime del Colonnello Gheddafi, scoppiata tre anni dopo la firma del Trattato di Amicizia e Cooperazione, con tanto di esibizione di Frecce Tricolori sui cieli di Tripoli.
E la visita del dittatore – nel 2009 – a Roma, dove fece montare i suoi padiglioni a Villa Borghese e arrivò persino a convocare 200 hostess per cercare disse lui – di convertirle all’Islam.
L’autostrada dell’Amicizia è il boccone più grosso delle opere destinate al risarcimento della Libia, con oltre 3 miliardi di valore complessivo.
Ieri, alla notizia del via ai lavori dell’autostrada, Impregilo è salita in Borsa fino chiudere in rialzo del 2,5 per cento continuando così la corsa iniziata a fine luglio dopo l’annuncio della vittoria per la costruzione di una delle sei nuove linee di metro a Riyahd per un valore di 6 miliardi di dollari.
Un gran giro conto dove gli unici beneficiari saranno il governo libico e l’azienda che effettuerà i lavori.
Ci voleva proprio quel governo per farsi fregare 5 miliardi dai libici, meno del costo dell’Imu.
Leave a Reply