BASE GRILLINA IN RIVOLTA: “NO ALL’INCIUCIONE CON RENZI SULLA CONSULTA”
“SE IL PD BARBERA ERA IMPRESENTABILE FINO A IERI, PERCHE’ L’AVETE VOTATO?”
Beppe Grillo canta vittoria, perchè avrebbe prevalso il metodo Cinque Stelle. “Due volte s’è ricorso al metodo 5 stelle e due volte si è raggiunto l’obiettivo. Più di un anno fa, con l’elezione della professoressa Silvana Sciarra, e ieri con i tre giudici mancanti – Modugno, Barbera, Prosperetti – nominati alla Corte Costituzionale che potrà finalmente lavorare a pieno regime”.
Ma la base a cinque stelle non la pensa così e bolla quello con il Pd volta a volta come “un inciucione”, “un pateracchio”, “una cazzata”.
Sergio Ladu scrive in calce al post di Grillo: “Secondo me qui si tratta di un autentico autogol. La mia fiducia vacilla se penso che stavate tenendo duro proprio per non fare nulla con il partito dei ladri. Avete creato un precedente pericoloso. Evitate di ripetere lo steso errore”.
La sua, in fondo, è una voce moderata, in una selva di proteste a squarciagola.
Ancora sul blog di Grillo interviene Adriano G. di Ascoli Piceno: “Ma non si poteva fare una votazione online per decidere tutti insieme? A parte che son convinto che gli iscritti che votarono Prodi l’anno scorso avrebbero detto di sì anche a sta cazzata. Che Dio ci protegga”.
I profili dei parlamentari sui social network testimoniano identico malessere (anche se bisogna scorrere i commenti, per superare quelli ‘cliccati’ dagli staff).
Danilo Toninelli, il capogruppo in commissione Affari Costituzionali, ‘regista’ dell’accordo col Pd è preso d’assedio. “Che vergogna, vi siete ca… addosso, avete offerto a Renzi una spalla. Proprio ora che è in difficoltà palese, siete il peggio del peggio”, scrive Francesco , che tiene a precisare di aver “votato 5 stelle”.
L’accordo con il Pd “è stato un errore- rimarca- dovevano pretendere 3 nomi completamente vicini ai 5 stelle, così facendo hanno fatto passare il tutto come una vittoria dell’innominabile”.
La discussione è vivace. “Non si è data nessuna spalla a Renzi, ma si sono scelti i 3 giudici della Corte, evitando che ci finissero dentro degli impresentabili… Ma informatevi prima di sparare accuse vergognose e ridicole”, gli replica Raffaele. Niente da fare. La strategia non convince.
Rita ammette: “Sono delusa… Era la volta buona che cadeva il governo come dite sempre quando andate in tv. Cominciate anche voi a dire cazzate? Siete l’ ultima spiaggia”.
E così Michele Manin: “Il miglior risultato è che avete mantenuto in piedi il teatrino. Ma non preoccupatevi che il tempo degli onori finisce anche per voi. Non c’è peccato più vergognoso che ingannare chi crede in te”.
Neppure il vicepresidente della Camera, membro del direttorio pentastellato, sfugge al tiro incrociato.
Matteo Casali è chiarissimo: “Avete intrapreso un accordo con il Pd per eleggere un barone bella scuola che gode da anni di soli privilegi. Al Senato, dove la Boschi ha serie possibilità di andare a casa non avete presentato la mozione. State andando fuori strada, parecchio!”.
Damiano è lapidario: “L’inciucio è fatto. Pd-M5s-Ncd-Sc si mettono d’accordo. Ma non eravate quelli che non scendevano a patti con il Pd di Renzi e con il partito di Alfano!? Ma non eravate quelli che Barbera, scelto dal Pd, non lo avreste mai votato, perchè troppo legato a Renzi!? Evidentemente no…”,
Scrive Damiano e correda il messaggio, com’è nello stile dei cinque stelle, con una foto “dell’inciucione”, dove stavolta accanto ad Alfano, Boschi e Renzi compaiono i volti di Grillo, Di Maio e Di Battista.
(da “Huffingtonpost”)
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