BERLUSCONI: “SALVINI VERRA’ A CANOSSA E LA MELONI CON IL SUO 4% NON VA DA NESSUNA PARTE”
IL LEADER DI FORZA ITALIA NON ANDRA’ A PIACENZA PER LA PASSERELLA DI SALVINI
Silvio Berlusconi osserva compiaciuto la «stella cadente» di Matteo Renzi, le convulsioni del Pd alle prese con i compagni della sinistra, la rottura con Giuliano Pisapia e conclude che il centrodestra già ai blocchi di partenza è vincente.
Se in più ci mette il suo ritrovato dinamismo e il «programma rivoluzionario» che sta scrivendo, è convinto che sarà quasi un gioco da ragazzi impedire ai 5 Stelle di andare al governo.
Una visione ottimista che presuppone una coalizione unita dietro di lui.
Salvini? «Alla fine dovrà venire a Canossa». Giorgia Meloni? «Da sola con il suo 4% non va da nessuna parte». Il programma comune? «Un accordo minimo si troverà , tranquilli».
Insomma, il Cavaliere sparge miele, dice che la sua età non conta e di essere pronto a vedere gli alleati.
Intanto non intenderebbe accettare l’invito di Salvini all’assemblea programmatica della Lega che si svolgerà a Piacenza il 16 luglio.
Un appuntamento nel quale i leghisti esporranno le loro proposte di riforma su fisco, pensioni, infrastrutture, giustizia, ambiente ed energia.
«Basta perdere tempo su chi è il leader e il delfino: parliamo di contenuti e vediamo se siamo d’accordo sulle cose da fare», è il mantra del capo leghista, che chiede a Silvio di venire a Piacenza.
Ma in effetti non c’è ancora una richiesta formale recapitata ad Arcore. Anzi, il silenzio più assoluto. «Al momento non risulta alcun invito», dicono i più stretti collaboratori del leader di Forza Italia.
Solo dichiarazioni pubbliche, interviste nelle quali il leader del Carroccio annuncia l’iniziativa del suo partito. Un invito generico. Nient’altro.
Gli sherpa però sono al lavoro per tentare un incontro, un colloquio tra la prossima settimana. Berlusconi però non sembra intenzionato ad andare a Piacenza.
Non vuole replicare quello che è successo nel novembre del 2015 quando salì sul palco della Lega a Bologna, accolto con freddezza e da qualche fischio arrivato dalla piazza.
Diversa invece era stata l’accoglienza riservata alla Meloni. Anche a lei ancora non è arrivato alcun invito, ma Giorgia non ha dubbi sulla sua presenza a Piacenza se Matteo la chiamerà .
(da “La Stampa”)
Leave a Reply