BERLUSCONI VUOLE ACQUISIRE 20 DEPUTATI, MA NON RIESCE NEANCHE A FAR DIMETTERE I SUOI 30 CHE SONO ANCHE MINISTRI E SOTTOSEGRETARI
LO SCONCIO DEL PDL SI DIMOSTRA DAL FATTO CHE CI SONO MINISTRI E SOTTOSEGRETARI CHE CONTINUANO A ESSERE ANCHE DEPUTATI E NON MOLLANO LA DOPPIA POLTRONA E RELATIVI GUADAGNI… E’ QUESTA LA MORALITA’ CUI SI RIFERIVA IL PREMIER ? LA INSEGNI A CASA SUA ALLORA, PRIMA DI PARLARE
Nessuno potrà accusarci di fare polemiche solo ora, perchè siamo stati tra i pochi in assoluto e quasi unici nell’area di centrodestra, ad aver sollevato il problema per ben tre volte da due anni a questa parte.
Vi sono una trentina tra ministri e sottosegretari che sono stati anche eletti parlamentari, non vengono cioè dall’esterno per capirci.
Costoro assommano così la doppia carica di deputati ed esponenti del governo, con relativa maggiorazione economica.
E dato che spesso sono in giro in missione o per impegni istituzionali (almeno cosi dicono), quando si tratta di votare alla Camera si vedono raramente.
E’ uno dei motivi per cui il governo, nonostante i 70 voti originari di margine e i 3 attuali, è andato spesso in minoranza durante una trentina di votazioni.
La soluzione sarebbe semplice: i ministri e i sottosegretari dovrebbero dimettersi dal parlamento e far subentrare i primi dei non eletti.
Ma la cosa è stata fatta solo da Frattini il quale però, dopo che si era accorto che nessun altro lo aveva seguito, in 24 ore cambiò idea e si tenne il doppio stipendio anche lui.
C’è infatti un aspetto economico alla base della scelta (qualche migliaio di euro in più) , ma anche una ragione politica.
Il posto da parlamentare non te lo toglie nessuno, quello da ministro può venire meno in qualsiasi momento, essendo una nomina fiduciaria del Presidente del consiglio.
Berlusconi ha timidamente chiesto un paio di volte, preso dal’ira per qualche votazione andata male, che i ministri rinunciassero a Montecitorio, ma in pratica non se l’è filato nessuno.
Ora che il margine è ridotto a tre soli voti, che fa il premier “moralizzatore” della politica?
Cerca di “acquisire”, ovvero comprare, “una ventina di deputati”, quando il margine, pur risicato, per resistere alla Camera l’avrebbe.
Basterebbe che, da buoni “idealisti”, i suoi cortigiani facessero un semplice atto: dimettersi.
Ma nè l’utilizzatore finale della moralità , nè le fameliche truppe forzaleghiste mollano la doppia poltrona.
Che bella coerenza pidiellin-padana, che bella immagine di acchiappapoltrone e stipendi che stanno dando.
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