BERSANI TENTA LA FUGA DOPO LE ELEZIONI: INGANNATO DAL TITOLO “VINCE LA SINISTRA”
“DOVE ABBIAMO PERSO LE PRIMARIE, COME A GENOVA, ABBIAMO VINTO LE ELEZIONI. DOVE ABBIAMO VINTO LE PRIMARIE, COME A PARMA, ABBIAMO PERSO LE ELEZIONI. STIAMO STUDIANDO ATTENTAMENTE IL CASO PALERMO, DOVE ABBIAMO PERSO SIA LE PRIMARIE CHE LE ELEZIONI”
Un’imprudenza del titolista de l’Unità manda nel panico i dirigenti del Pd: solo in tarda serata hanno capito che si parlava di loro.
Bersani chiarisce il senso del trionfo del partito: “Se perdiamo le primarie non temiamo nessuno”.
D’Alema rivendica la vittoria: “L’ho abilmente costruita restando legato e imbavagliato nello stanzino delle scope”
E’ un giovane poliziotto iscritto all’Udc il protagonista dei festeggiamenti seguiti ai risultati delle amministrative alla sede del Pd romano.
“Abbiamo fatto le primarie per decidere chi doveva aprire lo spumante e ha vinto lui”, dice un funzionario del partito.
Il disappunto degli iscritti è stato comunque contenuto, perchè in ogni caso si respira aria di festa nella sede del Partito Democratico: “Una vittoria storica — si legge nei comunicati diffusi dalla segreteria — e vedrete che faremo di tutto perchè non si ripeta”.
L’analisi del voto è affidata al segretario Bersani in persona, che detta la linea: “Dove abbiamo perso le primarie, come a Genova. abbiamo vinto le elezioni. Dove abbiamo vinto le primarie, come a Parma, abbiamo perso le elezioni. Ma stiamo studiando attentamente il caso Palermo, dove abbiamo perso sia le primarie che le elezioni”.
Comunque sia, è la dimostrazione che in Italia la sinistra può vincere, soprattutto se gli elettori di destra non vanno a votare.
Particolarmente interessante il caso di Genova, dove Marco Doria ha sbaragliato gli avversari. “Anche qui bisogna fare un’analisi approfondita — dice un deputato Pd — perchè dimostra la collaborazione tra due anime della sinistra: se Sel mette il candidato e noi mettiamo i voti si vince”.
Ora che il Pd è la prima forza politica del Paese, comunque, l’esercizio di gran moda è paragonare la linea del partito alle proposte di Hollande, eletto presidente in Francia. “Tassare i ricchi, come dice Hollande sarebbe una bella idea, ma chi glielo dice ai nostri elettori?”.
Quanto alla proposta sull’eutanasia, Bersani sarebbe favorevole, ma solo nel caso di Matteo Renzi.
Nel discorso di ringraziamento del segretario non sono mancati poi toni umanitari.
“Adesso che le urne sono chiuse — ha detto — possiamo concederci gesti generosi: potete anche togliere il bavaglio a D’Alema e Veltroni, ma ricordatevi di rimetterglielo sei mesi prima delle politiche del 2013”.
Unica nota stonata, il malore di Enrico Letta, che si è accasciato nel suo ufficio una volta appresa la notizia della vittoria della sinistra.
L’allarme è poi rientrato quando un infermiere gli ha spiegato che invece aveva vinto il Pd.
Alessandro Robecchi
(da MisFatto)
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