BOLLETTA DELLA LUCE GIU’ DEL 55% NEL 2° TRIMESTRE, MA SI SPENDERA’ SEMPRE UN 33% IN PIU’ RISPETTO A PRIMA DELLA GUERRA
ASSOCIAZIONE CONSUMATORI: “90 EURO DI TASSA OCCULTA RIPRISTINATA DAL GOVERNO”
Non si ferma il calo dei prezzi dell’energia. E gli effetti si vedono sulle bollette elettriche: il calo previsto per il prossimo trimestre da Arera, l’autorità per la regolazione dell’energia italiana, è di oltre la metà.
Da aprile a giugno, per le famiglie aderenti al mercato tutelato, il prezzo di riferimento fissato sarà del 55,3% in meno rispetto ai tre mesi precedenti.
L’Arera ha atteso l’approvazione dell’ultimo decreto Aiuti del governo di Giorgia Meloni per intervenire, azzerando gli oneri generali di sistema per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro, che sale a 30 mila per le famiglie con almeno quattro figli a carico.
Ma gli oneri di sistema, come da decisione del ministero dell’Economia, vengono reintrodotti su tutte le bollette elettriche, comprese le utenze domestiche
Un sospiro di sollievo ulteriore, per le famiglie italiane, dopo i ribassi dei primi mesi di questo 2023. Ma la spesa resta ancora alta.
Il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, ha calcolato la spesa per l’elettricità di una famiglia tipo tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023: circa 1.267 euro, il 33,7% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
Dalle associazioni dei consumatori le reazioni sono sia di plauso che di vigilanza attiva, in particolare riguardo alla reintroduzione degli oneri sulla luce. Per l’Unc se il governo non li avesse riattivati “il calo sarebbe stato ancora maggiore, del 61,6% anziché del 55,3%”. Una decisione, quella dell’esecutivo, “pessima che comporta una tassa implicita nascosta pari a 90 euro. Insomma, come già fatto per la benzina, si approfitta del calo del prezzo nei mercati all’ingrosso, dovuto al secondo inverno più caldo di sempre in Europa, per aumentare le imposte agli italiani, non rendendosi conto che le bollette restano ancora anomale rispetto ai tempi normali”.
Secondo lo studio dell’Unc, se per una famiglia tipo in tutela il -55,3% significa spendere 793 euro in meno su base annua, il risparmio poteva arrivare a 883 euro se non fossero stati reintrodotti gli oneri.
Inoltre la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) resta alta, 641 euro, che sommati ai 1210 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 1852 euro.
Per Federconsumatori “la mancata sterilizzazione degli oneri, inoltre, è a nostro avviso inspiegabile, per questo abbiamo chiesto al Governo di fare un passo indietro, invitandolo a prolungare anche per l’energia elettrica lo sconto sugli oneri e a non eliminare prematuramente, come fatto per i carburanti, le tutele introdotte soprattutto a favore delle famiglie in maggiore difficoltà. Così come continuano a pesare sulla bolletta elettrica oneri impropri quali il canone tv e i contributi per le rinnovabili che andrebbero, quest’ultimi, messi in capo alla fiscalità generale”.
(da Huffingtonpost)
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