BOLOGNA, CENTRODESTRA SENZA UNO STRACCIO DI PROGRAMMA, SALVINI: “CHISSENEFREGA”
SALVINI ORA NON VUOLE PIU’ USCIRE DALL’EURO, LE PRIMARIE NON SONO PIU’ NECESSARIE E LA LEGGE ELETTORALE NON HA RILEVANZA… NON SONO D’ACCORDO SU NULLA, SALVO CHE ACCHIAPPARE LE POLTRONE
A Bologna va in scena il film Tutti tranne Renzi, per parafrasare Giuliano Ferrara che, ai tempi del berlusconismo imperante, coniò il TTB (tutti tranne Berlusconi) a proposito delle coalizioni rissose della sinistra accomunate solo dell’essere “contro” più che dalla proposta alternativa. Salvini sa che da solo difficilmente supera il 14 per cento e difficilmente vince nelle città e allora in nome dell’unità sopporta e cuce, anche contraddicendosi. Ma non ha uno straccio di programma
Eccolo Salvini, che urlava “mai più con Silvio” e ora ci si fa le foto assieme.
Voleva le primarie. Ora dice, ospite di In Mezz’Ora dopo il comizio: “Se si fanno è meglio, ma se devo sacrificare le primarie le sacrifico volentieri, penso che non morirà nessuno”. Chissenefrega, insomma.
E chissenefrega pure della legge elettorale e delle riforme istituzionali: “La legge elettorale — dice Salvini – se la scelga Renzi come vuole, basta che non faccia una legge elettorale in cui ti devi chiamare Matteo Renzi per fare il presidente del consiglio, perchè dovrei cambiare cognome. Per il resto si tenga la legge elettorale che vuole, sono convinto che le nostre idee saranno maggioranza in Italia”.
È quasi l’opposto di quel che Berlusconi aveva detto poco prima dallo stesso palco: “Dovremo cambiare questa legge elettorale e queste riforme che mettono in mano il paese nelle mani di un duce. Questo signore che fa il presidente del Consiglio non eletto dal popolo vuole instaurare un vero e proprio regime”.
La coalizione TTR che nasce a Bologna ha un popolo a trazione leghista certo meno moderato del vecchio centrodestra, ma è senza bussola.
A partire dal rapporto con l’Europa.
Fino a qualche tempo fa Salvini parlava di euro come “moneta criminale” e il suo responsabile economico Claudio Borghi intervistato stamattina diceva che sarebbe opportuno uscire.
Oggi Salvini cambia idea: “Io l’Europa la voglio cambiare, non voglio uscire. Non voglio più il latte che si fa con le polveri, le torte a cioccolato senza cioccolato, a causa di regole assurde che ci ha imposto l’Europa”.
Paradossalmente sull’Europa Berlusconi è più duro: “Il programma è meno tasse, meno Stato, meno Europa”. Insomma, il programma non c’è.
Gli unici punti definiti sono quando Berlusconi propone che porterà al primo cdm del futuro governo l’abolizione dell’Imu, perchè evidentemente non si è accorto che Renzi lo ha già fatto qualche cdm fa.
Su Grillo la coalizione TTR dà il suo meglio.
Sentite Berlusconi: “Sarebbe una tragedia consegnare l’Italia a un signore come Grillo i cui discorsi sono simili in molti passaggi a quelli che teneva Hitler, non dobbiamo consegnare l’Italia a questa banda di balordi”.
Poco dopo, nel corso dell’intervista In Mezz’ora, Salvini sostiene: “I progetti della Lega sono aperti anche al Movimento 5 Stelle. Voglio capire se vogliono davvero governare per cambiare il paese. O se vogliono dire soltanto no”. Dunque, non sono nazisti.
I fumogeni sputano fumo verde. E la piazza è avvolta da una nuvola di nebbia . Fitta.
(da “Huffingtonpost“)
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