BOMBOLE, LAVATRICI E CAVALLI NEI MUTANDONI VERDI DI COTA
ABBUFFATA CON I SOLDI PUBBLICI, RINVIO A GIUDIZIO PER IL GOVERNATORE PIEMONTESE
Mutande verdi e borse di Hermès, selle per cavalli, gadget della Juventus e bombole gpl.
La maggioranza guidata da Roberto Cota in appena due anni ha bruciato 1,7 milioni di euro di fondi pubblici a scopo meramente personale.
Ieri i pm torinesi Andrea Beconi, Giancarlo Avenati Bassi ed Enrica Gabetta, hanno chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di peculato per 39 consiglieri tra cui i capogruppo di Lega, Pdl, Udc, Idv, Gruppo Misto, Progettazione, e per il governatore Cota.
Tre consiglieri, inoltre, hanno truffato la Regione fornendo una residenza fittizia, così da intascare indebitamente rimborsi chilometrici.
Mentre Maurizio Lupi, portacolori dei “Verdi per Cota” , avrebbe assunto la figlia 25 enne con una retribuzione di 75 mila euro in un periodo in cui però la ragazza era a Parigi per uno stage alla L’Oreal.
“Io sono limpido, farò valere le mie ragioni”, garantisce Cota, ma dopo l’annullamento delle elezioni da parte del Tar la richiesta di rinvio a giudizio, per quanto attesa, annuncia il sipario sulla sua carriera politica.
Dalla medesima inchiesta sulle spese pazze in Regione, del resto, Mercedes Bresso e 17 consiglieri di centrosinistra ne escono con la richiesta di archiviazione.
“Un caso singolare”, attacca l’avvocato di Cota e della Lega maroniana, Domenico Aiello; mentre Davide Bono del Movimento 5 Stelle invoca le elezioni immediate: “Questo epilogo è un’onta da lavare con il voto”.
Di fatto l’intera maggioranza è coinvolta nella rimborsopoli.
Il gruppo della Lega e 20 consiglieri del Pdl hanno chiesto persino il pagamento dei gratta e vinci. Avranno vinto?
Fatture false
Roberto Boniperti, eletto nel Pdl e poi passato a Progettazione, è riuscito a ottenere rimborsi da entrambe i gruppi spingendosi anche a presentare “fatture materialmente false” per circa 20 mila euro.
Non solo, dal Pdl s’è fatto pagare, oltre ai soliti bar e ristoranti (32 mila euro), anche l’acquisto di tv, frigoriferi, congelatore e lavatrice (3.500 euro).
La cura del giardino e dei fiori di casa, invece, l’ha chiesta un anno al Pdl l’anno dopo al gruppo Progettazione. Insieme a scontrini di ingressi in discoteca, ad acquisti in gioielleria e ai costi di riparazione della bicicletta per 1.700 euro.
Convegno fantasma
Angiolino Mastrullo, tra 40 mila euro di pasti, 3.700 mila per i vestiti, 2.500 per articoli casalinghi (tra cui tv e cuffie Bose) e altrettanti per la manutenzione della propria autovettura, ha chiesto un rimborso di 13.300 euro per una trasferta di quattro giorni e tre notti a Roma per il congresso Pdl che però, annotano gli inquirenti, non è mai avvenuta. Mastrullo, in tutto, ha ottenuto 69.507,47 euro.
Reputazione online
La giovane consigliera del Pdl, Augusta Montaruli, ha chiesto e ricevuto rimborsi che non le spettavano per 41.550 euro. Metà in ristoranti, bar e cibi da asporto, mille per casa e abbigliamento, il restante per lo più è stato destinato a due voci: un corso per usare i social network (4.800 euro) e un monitoraggio della reputazione online (6 mila euro).
Il suo collega di partito, Franco Maria Botta, ha speso 13.900 euro per un corso di public speaking e relativi aggiornamenti; 2 mila in profumi e 41 mila in cibo e vino. Marco Botta, invece, sempre Pdl, ha lasciato 3.500 euro a Hermes e ne ha spesi 4mila tra parrucchiere, doccia solare, fiori, articoli per fumatori, mazze da golf e multe per infrazioni al codice della strada. In tutto 54 mila euro.
Catering del battesimo
I consiglieri piemontesi della Lega Nord hanno invece un debole per i catering. Federico Gregorio ne organizza uno solo di gelato e fa pagare alla Regione 1.982 euro. Gianfranco Novero, invece, chiede e ottiene 2.321 euro per il rimborso del servizio catering al convegno “Come vivere meglio in montagna” e 7.621,23 per il catering che gentilmente offre ad amici e parenti in occasione del battesimo della nipote.
Oltre a un bel corso professionale sulle piante officinali, una bardatura per cavalli e acquisti vari in selleria, Novero distribuisce anche 2.779 euro di ricariche telefoniche a “persone non identificate”. Non basta.
Il consigliere leghista beffa la Regione anche sui rimborsi chilometrici dichiarando un domicilio più lontano di quello reale e procurandosi così “l’ingiusto profitto” di 28 mila euro.
Come Antonello Angeleri. Massimo Giordano, invece, si fa pagare il noleggio di un traghetto (841 euro), Michele Formagnana, tra bombole di Gpl, frullatori, piante, gratta e vinci, fiori e ristoranti arriva a prelevare direttamente 8.500 euro in contanti. Magari erano avanzati, perchè non usarli?
Infine il governatore Cota, cui sono contestati 25.410 euro di rimborsi, tra cui dvd, regali di nozze, sigarette, libri antichi, cravatte.
E una Regione in mutande.
Davide Vecchi
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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