BONOMI: “OBBLIGO VACCINALE SUBITO”
IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA: “IL GOVERNO E’ ANCORA IN TEMPO”
“Credo che il governo sia ancora in tempo per varare l’obbligo vaccinale. Ne abbiamo perso tanto. Troppo. Si rischia di frenare la ripresa, di lasciare spazio alla pandemia. Capisco che è difficile per qualsiasi democrazia spiegare la necessità dell’obbligo vaccinale, ma penso si debba fare. Ora o mai più, ripeto”.
E’ quanto dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in un’intervista al Messaggero.
“Gli italiani – ricorda – hanno dato prova di grande responsabilità. Bisogna darsi degli obiettivi, è importante comprendere che è una battaglia di medio/lungo periodo ed evitare che i no vax vanifichino i sacrifici fatti fin qui. Stiamo pagando, penso ai numeri in crescita di questi giorni sui contagi e alle quarantene, i ritardi del passato. Non dobbiamo mettere il Paese in pericolo, non possiamo farlo. Ora è il momento di costruire l’Italia del futuro, nell’interesse di tutti, senza alcuna bandierina di sorta”, dice ancora Bonomi.
Poi, il presidente di Confindustria vira sui temi economici. La manovra è “un’occasione persa. Legge di bilancio e decreto fiscale non vanno nella giusta direzione. Manca qualcosa. La battaglia dei partiti impegnati ciascuno a mettere le proprie bandierine ha impedito un energico taglio contributivo del cuneo fiscale, mentre è venuto meno il patent box, i crediti destinati alla ricerca, una maggiore spinta alla sburocratizzazione ed è stata depotenziata Industria 4.0”, sostiene Bonomi.
Secondo il numero uno degli industriali, ”è stata smarrita la stella polare della crescita. Solo puntando sullo sviluppo potremo ripagare il debito che si è già creato e che contrarremo con il Pnrr. Nel 2024, voglio sottolinearlo, la crescita stimata è all′1,5%. Insomma, credo sia il momento, e lo ripeto da mesi, di puntare a un deciso sostegno agli investimenti privati. Solo con la crescita si potrà ripagare il debito. Non si può fare debito all’infinito – spiega – e prima o poi bisognerà farci i conti. Lo spread sta tornando a crescere, nonostante il presidente Draghi. I partiti devono riflettere su questo invece che litigare. Anche perché l’anno prossimo si tornerà a discutere del Patto di Stabilità e delle nuove regole sugli aiuti di Stato e gli acquisti della Bce inizieranno a calare”, ricorda Bonomi.
E, poi, lo spinoso tema energetico. “Siamo al bivio. Bisogna avere visione e chi ci rappresenta deve evitare di farsi distrarre. Sul tema energia paghiamo tutta una serie di stop di stampo ideologico che hanno solo rimandato nel tempo i problemi. Che ora vengono al pettine”.
Per Carlo Bonomi “bisogna attivare politiche strutturali. La nostra filiera industriale rischia grosso, molte imprese hanno già ridotto o chiuso le produzioni. Certamente bisogna ripensare al nucleare pulito, come proposto” dal ministro Cingolani “visto, tra l’altro, che la Francia e altri 13 Paesi della Ue hanno centrali atomiche”.
“Aggiungo che ci sono progetti internazionali già avviati per tecnologie nucleari più sicure e penso che anche l’Italia dovrebbe parteciparvi. Giusto anche aumentare – dice ancora Bonomi – la produzione dai nostri giacimenti di gas e consentire e accelerare la cattura e lo stoccaggio della CO2 prodotto dalle lavorazioni industriali a cui si è appena detto un nuovo no. Insomma, occorre mettere a punto la strategia, con i no-trivelle e i no-gas non si va da nessuna parte”, continua.
(da agenzie)
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