BORGHI, IL LEGHISTA TEORICO DELL’USCITA DALL’EURO CHE DETENEVA 400.000 EURO IN TITOLI ESTERI
SOVRANISTA ED ESTEROFILO CON 350.000 EURO IN OBBLIGAZIONI STRANIERE E 50.000 STERLINE IN TITOLI… VENDUTI SOLO POCHI MESI FA
Quattrocentomila euro circa in titoli di stato e obbligazioni estere.
È quanto deteneva il “sovranista” Claudio Borghi, responsabile economico della Lega e da sempre sostenitore dell’uscita dall’euro, fino a pochi mesi fa quando ancora era consigliere regionale in Toscana.
Ora, assicura, il grosso è stato venduto per “l’acquisto di una casa”.
La sua dichiarazione patrimoniale vidimata a settembre 2017 è tornata a circolare sui social procurandogli tantissimi attacchi via twitter.
A diffondere la sua dichiarazione è stato Davide Serra, molto vicino a Matteo Renzi: “Scusi onorevole sono certo non sia vero che lei ha tutti i suoi risparmi all’estero e che lei finanzia stati esteri come da sua dichiarazione qui allegata. Visto vuole uscire Euro può darci evidenza ha tutti i suoi Risparmi in Debito Italiano e conti in Italia?”.
Il fatto che detenesse tanti soldi in obbligazioni estere ha fatto storcere il naso a molti, visto che da sempre è un “teorico” dell’uscita dall’euro per l’Italia: “Facile dire usciamo dall’euro tanto i suoi risparmi sono al sicuro altrove”.
Secondo Borghi, però, i suoi risparmi sono “in un normale dossier titoli di banca in Italia”. O meglio, erano, precisa Borghi in un altro tweet: “Le anticipo che ho venduto etf e obbligazioni per comprare una casa”.
Serra però non demorde: “Osservo che se tutti facessero come lei non ci sarebbero soldi in nessuna Banca Italiana per Mutui, Prestiti a Aziende, Debito Pubblico che finanzia Pensioni e lo Stato fallirebbe. Solo per essere coerenti con sua Logica. Lo spieghi bene anche ai suoi elettori”.
(da “Huffingtonpost”)
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