BRAVO BONACCINI: LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA DARA’ 1.000 EURO DI PREMIO A TUTTI GLI OPERATORI SANITARI IN TRINCEA CONTRO IL CORONAVIRUS
LA NOSTRA PROPOSTA DIVENTA REALTA’…. RIGUARDERA’ 60.000 MEDICI E INFERMIERI EMILIANI E ROMAGNOLI… ORA FACCIANO ALTRETTANTO LE ALTRE REGIONI
Mille euro ai 60mila medici, infermieri, operatori socio-sanitari in prima linea nell’emergenza coronavirus.
Ad annunciarlo in diretta Facebook è il presidente della Regione Stefano Bonaccini, assieme al sottosegretario Davide Baruffi. Un finanziamento della Regione per misure che vanno a sostenere imprese, lavoratori, famiglie. In questo pacchetto c’è il riconoscimento per i camici bianchi.
Con 65 milioni di euro saranno riconosciuti circa 1000 euro in una soluzione unica: “E’ un ringraziamento dovuto agli straordinari professionisti ai quali abbiamo chiesto un surplus inedito e drammatico: avevano bisogno di un ringraziamento straordinario”, dichiara Bonaccini.
E con altri 20 milioni sarà creato un hub nazionale per le terapie intensive in Emilia-Romagna, “per una risposta di sistema” e per iniziare a delineare il sistema sanità di domani: “Una struttura dedicata, sviluppata su più territori, al servizio del Paese, oltre che della nostra regione”.
Sono previsti fondi anche per la sicurezza nelle strutture alberghiere, alle associazioni sportive, al settore cultura (complessivamente circa 7 milioni).
Sul piatto 50 milioni per il sistema impresa, per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per il sostegno ai tirocinanti; 5 milioni per la scuola e la formazione a distanza, 21 milioni per casa e welfare, 31 milioni per l’agricoltura, 120 milioni, infine, per potenziare il sistema ferroviario regionale.
Quando ripartire “lo si deciderà insieme al comitato scientifico”, ma il come “dobbiamo già deciderlo adesso”.
Bonaccini sottolinea chiaramente un concetto: “Bisogna riuscire a garantire che possano ripartire le attività sapendo che la salute va messa al primo posto”.
Nuove speranze vengano dall’andamento degli ultimi giorni dell’epidemia di Covid 19 in regione. “I numeri finalmente cominciano a farci avere qualche fiducia in più'”, dice il presidente dell’Emilia-Romagna. “Io non guardo i contagi come fate voi o i comuni cittadini – precisa- ma telefoniamo tutti i giorni agli ospedali per sapere gli accessi ai Pronto soccorso, in terapia intensiva e nei reparti. Stanno calando decisamente quei numeri, vuol dire che la prospettiva dei prossimi giorni e delle prossime settimane dovrebbero vedere la curva cominciare ad arrivare al picco e poi via via a scendere”.
“Bisognerà immaginare di ripartire con totale cautela, senso di responsabilità e testa sulle spalle- sottolinea Bonaccini. “Con un protocollo rigoroso per il quale, una volta deciso dal Governo quali altri settori possono riaprire oltre a quello primario, le imprese diano determinate garanzie sul distanziamento sociale e sui sistemi di protezione individuale per i lavoratori”.
Quindi serviranno le mascherine? “Ce lo diranno gli esperti della sanità – risponde Bonaccini- quando sento politici o miei colleghi fare gli scienziati mi viene da sorridere, o da piangere. Devono essere coloro che hanno degli strumenti a dirci quali siano le migliori buone pratiche per evitare che le persone si ammalino”.
(da agenzie)
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