BRESCIA, VIOLENZA SESSUALE IN PALESTRA: “DUE GENITORI DI ALLIEVI PARTECIPAVANO AGLI ABUSI”
MA CHE BELLE FAMIGLIE PADAGNE, POI SONO QUELLI CHE PARLANO DI DIFESA DEI VALORI TRADIZIONALI DELLA FAMIGLIA
Non solo il loro istruttore di karate con i suoi amici, ad aver abusato in gruppo di alcune minorenni del bresciano sono stati anche i genitori di altri allievi del maestro. Come racconta il Corriere della Sera, infatti, a confessarlo è stata una delle ragazzine costretta per anni a rapporti sessuali con adulti, ora 18enne.
L’atleta che ha deciso di denunciare, dopo anni (e grazie all’aiuto del fidanzato) adesso è maggiorenne. All’epoca del primo approccio aveva solo 12 anni.
Tra il 2011 e il 2012 “mi costringeva a partecipare a video chat su Badoo”, nel corso delle quali doveva farsi riprendere in pose hard.
Dalle chat, poi, si è passati ai messaggi sul cellulare: scambiati con altri uomini maggiorenni che frequentavano la palestra.
Due, in particolare, “erano genitori di altrettanti ragazzi che venivano a fare karate”.
Dagli inquirenti il maestro di karate è stato descritto come “incapace di reprimere i suoi impulsi”. Organizzava lui gli incontri erotici con le minorenni, ma si faceva accompagnare sempre da un altro uomo.
Dopo l’invio del messaggio “si avviava una conversazione che portava a incontrarci sempre in palestra”: il sabato sera, quando era chiusa, o in orario di apertura ma quando non c’era nessuno.
“Ci incontravamo contro la mia volontà “: ogni volta succedeva che con l’istruttore “e a turno uno di loro avevamo rapporti a tre”.
Di fronte alla titubanza della ragazzina, la leggerezza di una pressione atroce da sostenere: “Siamo tutti qui dai, ormai, bisogna concludere qualcosa”.
Sono almeno tre le ragazze all’epoca minorenni vittime degli abusi di gruppo e che ora dovranno cercare di rimettere in piedi la loro vita.
(da “Huffingtonpost”)
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