BUCCI NON NE AZZECCA UNA: SI ERA BUTTATO SULLE TRUFFE AGLI ANZIANI COME PRIORITA’ SICUREZZA, NESSUNO GLI HA DETTO CHE SONO DIMINUITE DEL 20%
NEI PRIMI 4 MESI DELL’ANNO SONO PASSATE DA 202 A 159, IL DATO PIU’ BASSO DEGLI ULTIMI DUE ANNI…CERTO CHE LA “PERCEZIONE DI SICUREZZA” AUMENTEREBBE SE SI DIFFONDESSERO I DATI REALI E NON LE BALLE PADANE
E adesso pover’uomo?
Appena insediato a Palazzo Tursi con il 25% dei consensi dei genovesi, lo zio d’America in salsa leghista aveva dovuto ammettere che a Genova “i reati sono effettivamente diminuiti, ma bisogna agire sulla percezione di sicurezza” segnalando in particolare come reato diffuso quello delle truffe agli anziani a cui la sua Giunta avrebbe dato risposta (come non si sa, visto che per i reati è competente la locale Questura).
Dopo una campagna elettorale basata sulla “sicurezza”, quasi che Genova fosse il Bronx, il sindaco Bucci si era aggrappato almeno all’odioso reato degli anziani abbindolati da truffatori di pochi scrupoli.
Ma oggi è arrivata la ferale notizia rappresentata dai numeri forniti dalla Divisione Anticrimine della questura di Genova che raccoglie le denunce di ogni forza di polizia nella provincia di Genova.
Confrontando i primi 4 mesi risulta che quest’anno sono stati segnalati 159 raggiri ai cittadini mentre nel 2016 erano stati 202.
Il calo è più evidente analizzando gli ultimi 2 mesi in esame quest’anno: marzo e aprile infatti registrano 37 e 21 truffe che sono i numeri più bassi in assoluto segnalati nei medi degli ultimi due anni presi in esame.
I numeri sulle truffe agli anziani sono stati resi noti dal dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale della questura di Genova Alessandra Bucci, giusto per la precisione.
Insomma non solo i reati in generale sono diminuiti in città del 10%, ma proprio quello indicato da Bucci come ultima spiaggia è pure calato del 20%.
Peggio non poteva andare.
Con una osservazione finale che ci sentiamo di suggerirgli: la “percezione di sicurezza” aumenterebbe se si diffondessero i dati reali e non le balle elettorale per carpire la buona fede altrui.
(da agenzie)
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