CALDEROLI CONFESSA: ORA PIU’ SOLDI AL NORD
L’AUTONOMIA PER DANNEGGIARE IL SUD
Alla fine basta lasciarli parlare e diranno tutto: è lo stesso ministro per l’Autonomia a dire che alla fine si tratta solo di dare più soldi al Nord togliendoli al Sud, peraltro basandosi su una metrica (il cosiddetto “residuo fiscale”) che si può definire imprecisa se proprio non si vuole arrivare a truffaldina. Roberto Calderoli, intervistato da La Stampa, prova a fare il buono, dice che lui vuole solo applicare la Costituzione e si dispera: “Mi dicano dov’è, nel mio testo, l’articolo o il comma con cui si vuole dividere il Paese e lo correggo”.
Eppure al Sud protestano, gli viene fatto notare.
E qui viene fuori il federalismo bottegaio che è il liquido magico dell’ampolla di Pontida: “Chi al Sud contesta l’Autonomia è un egoista rispetto al Nord, perché in questo momento, in Italia, ci sono 12 regioni del centronord che danno più di quello che ricevono e altre 8 regioni che invece ricevono più di quel che danno”.
Se ne deduce che con l’autonomia non sarà più così: meno al Mezzogiorno, più al Nord, il ddl Calderoli serve proprio a dividere l’Italia, lo dice l’autore. Questo, sia detto en passant, mentre la spesa pro-capite della P.A. al Sud è inferiore di 1.100 euro (Bankitalia) o 2.700 (Svimez) all’anno rispetto al resto d’Italia. D’altronde il ministro che ne sa?
(da il Fatto Quotidiano)
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