CALDEROLI INDAGATO DALLA PROCURA DI BERGAMO PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA DALL’ODIO RAZZIALE: FINALMENTE SI APPLICA LA LEGGE
E L’EX CONSIGLIERA LEGHISTA CHE AVEVA SCRITTO “MAI NESSUNO CHE SE LA STUPRI”, SOTTO PROCESSO PER “ISTIGAZIONE A COMMETTERE ATTI DI VIOLENZA SESSUALE PER MOTIVI RAZZIALI”, SCOPPIA IN LACRIME IN TRIBUNALE: EFFETTO EDUCATIVO DELLA LEGGE
“Diffamazione aggravata dall’odio razziale“: con quest’accusa Roberto Calderoli è formalmente indagato dalla Procura della Repubblica di Bergamo per le sue frasi pronunciate a Treviglio sul ministro Cècile Kyenge, paragonato a un orango.
Ieri i segretari provinciale e comunale del Pd di Ferrara, Paolo Calvano e Simone Merli, assistiti dall’avvocato Fabio Anselmo, avevano annunciato una denuncia presso la Procura nei confronti del vicepresidente del Senato per il reato procedibile d’ufficio.
Ora il procuratore Francesco Dettori ha raccolto tutti gli articoli di stampa sul comizio e ha acquisito l’audio del discorso di Calderoli, aprendo quindi il fascicolo.
Oggi, intanto, in tribunale si è presentata Dolores Valandro, l’ex consigliera di quartiere della Lega a Padova che su Facebook aveva scritto “mai nessuno che se la stupri…” rivolgendosi al Ministro Kyenge, e che è imputata per il reato di istigazione a commettere atti di violenza sessuale per motivi razziali.
E nell’aula di Padova è scoppiata in lacrime: “Non era mia intenzione come madre e come donna insultare un’altra donna, mi è però passato davanti agli occhi un episodio capitato a mia figlia. E’ stato un attimo di impulsività perchè non ho mai visto atti così violenti nei confronti delle donne perpetrati dagli italiani”.
Eppure vicino a casa sua Maso aveva massacrato i genitori per poter fare la bella vita, strano che non se ne fosse accorta che era di pura razza padagna….
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