CALENDA LANCIA IL MANIFESTO “SIAMO EUROPEI” E FIOCCANO ADESIONI
L’INIZIATIVA DI UN FRONTE UNICO ANTI-SOVRANISTA E’ UNA DELLE POCHE IDEE SENSATE CHE SIA USCITA DALL’OPPOSIZIONE AL GOVERNO
Un Manifesto per la costituzione di una lista unica delle forze civiche e politiche europeiste alle prossime elezioni europee.
L’idea è di Carlo Calenda che ha messo a punto un Manifesto da sottoporre ai partiti politici e non solo.
“L’Italia e l’Europa sono più forti di chi le vuole deboli!” si legge sul sito siamoeuropei.it, che diffonde il testo integrale del Manifesto e le modalità per aderire. Il documento arriva poche ore dopo le parole di Zingaretti e Martina: “Sarebbe bello se i 3 candidati che usciranno dalla consultazione dei circoli proponessero una piattaforma uniti per le prossime europee da sottoporre al confronto, anche da consegnare ai gazebo come idee del Pd”, aveva detto il governatore della Regione Lazio.
Dal canto suo Maurizio Martina aveva invitato i candidati ad aprire insieme la campagna elettorale per le consultazioni di maggio: “Io propongo di fare della convenzione nazionale Pd prevista per sabato 2 febbraio con i tre candidati che andranno alle primarie del 3 marzo il primo evento di campagna elettorale di tutto il Pd verso le europee”, aveva spiegato.
Tra i primi firmatari del manifesto di Calenda figura proprio Martina. Ci sono poi governatori come Sergio Chiamparino (Piemonte), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Enrico Rossi (Toscana), Catiuscia Marini (Umbria). Sindaci come Beppe Sala (Milano), Giorgio Gori (Bergamo), Virginio Merola (Bologna), Dario Nardella (Firenze), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria) e altri.
Ex amministratori come Giuliano Pisapia ed ex esponenti di governo come Paolo Gentiloni, Mario Giro e Claudio De Vincenti.
Adesioni giungono anche da esponenti di spicco della società civile e professori universitari, fra cui Vincenzo Barone, che da pochi giorni si è dimesso tra le polemiche dalla Normale di Pisa, e Walter Ricciardi, anche lui dimissionario dall’Istituto superiore di sanità .
Arriva il plauso di Nicola Zingaretti: “Bene il manifesto ‘Siamo europei’. Un utilissimo contributo alla ricostruzione di un campo largo di forze diverse che si impegnano per rifondare e difendere l’Europa. Proviamoci”, ha scritto su Twitter il presidente del Lazio.
“Siamo europei. Il destino dell’Europa è il destino dell’Italia” si legge nel Manifesto. “Per la prima volta dal dopoguerra esiste il rischio concreto di un’involuzione democratica nel cuore dell’Occidente. La battaglia per la democrazia è iniziata, si giocherà in Europa, e gli esiti non sono affatto scontati. L’obiettivo non è conservare l’Europa che c’è, ma rifondarla per riaffermare i valori dell’umanesimo democratico in un mondo profondamente diverso rispetto a quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni. Un mondo che affronta tre sfide cruciali: il radicale cambiamento del lavoro, e dunque dei rapporti economici e sociali, a causa di un’ulteriore accelerazione dell’innovazione tecnologica; il rischio ambientale e la necessaria costruzione di un modello di sviluppo legato alla sostenibilità ; uno scenario internazionale più pericoloso e conflittuale. Le forze da mobilitare per la costruzione della nuova Europa sono quelle del progresso, delle competenze, della cultura, della scienza, del volontariato, del lavoro e della produzione.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply