CASA BOSSI, CHE NOIA CHE BARBA: PERSINO GLI ALIMENTI ALL’EX MOGLIE DI RICCARDO FURONO PAGATI CON I SOLDI DELLA LEGA
AGLI ATTI UN BONIFICO EFFETTUATO DA BELSITO A MARUSKA ABBATE, EX CONSORTE DEL PRIMO FIGLIO DEL SENATUR
Gli alimenti all’ex moglie dI Riccardo Bossi? Pagava la Lega.
Un’altra “voce di spesa” a carico del partito, dunque, che si aggiunge alle somme sborsate per titoli di studio, contravvenzioni stradali, viaggi e visite mediche dei familiari del Senatùr.
L’hanno individuata i carabinieri del Noe di Roma scavando tra i documenti sequestrati nell’ambito del filone napoletano dell’indagine.
I militari, coordinati dai pm Francesco Curcio, Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, hanno trovato una cartellina sulla quale l’ex tesoriere Francesco Belsito aveva indicato, sul frontespizio, l’intestazione “alimenti”.
All’interno, secondo la ricostruzione investigativa, riferimenti al bonifico che Riccardo Bossi era tenuto a versare alla ex Maruska Abbate dopo la fine del matrimonio.
Tra maggio e ottobre 2011, dalle casse della Lega sarebbero stati prelevati 4.800 euro. I carabinieri guidati dal colonnello Sergio De Caprio, hanno allegato agli atti anche la ricevuta di un pagamento effettuato da Belsito presso l’agenzia di Montecitorio del Banco di Napoli e ritenuta un primo riscontro a quanto indicato nella cartellina.
È cominciato tutto la mattina del 3 aprile, con le perquisizioni in via Bellerio.
La prima a parlare di soldi della Lega utilizzati a scopo familiare e per spese riconducibili anche a Riccardo Bossi era stata la segretaria amministrativa del partito, Nadia Dagrada, sentita come teste dal pm Woodcock e dal pm di Milano Paolo Filippini.
Dagrada aveva individuato come «l’inizio della fine» la malattia di Umberto Bossi.
E aveva aggiunto: «Si è cominciato con il primo errore consistito nel fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi. Dopo di che si sono cominciate a pagare, sempre con i soldi del finanziamento pubblico, una serie di spese a vantaggio di Riccardo e degli altri familiari dell’onorevole Bossi».
Dagrada aveva detto di aver saputo da Belsito di pagamenti «con soldi della Lega di cartelle esattoriali e conti vari di Riccardo Bossi». Gli accertamenti ora vanno avanti sull’asse Milano-Napoli-Reggio Calabria.
Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Greco sta prendendo in considerazione l’ipotesi di interrogare Belsito, indagato a Napoli con l’ipotesi di riciclaggio per le operazioni finanziarie dell’imprenditore veneto Stefano Bonet.
Una data però non è stata ancora individuata, anche perchè preme l’intensa attività istruttoria legata a Finmeccanica e alla truffa e corruzione internazionale contestate a Valter Lavitola.
Dario del Porto e Conchita Sannino
(da “La Repubblica”)
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