CASEIFICIO BUSTI NELLA BUFERA: DOPO LA VISITA DI SALVINI SENZA MASCHERINA SCATTA SUL WEB L’INVITO A BOICOTTARE I PRODOTTI DELL’AZIENDA
LA DIFESA DEL TITOLARE NON CONVINCE, CHI INVITA SALVINI A PRANZO DEVE SAPERE CIO’ CHE LO ASPETTA… NESSUN ALTRO POLITICO INVITATO HA SFRUTTATO UNA VISITA RISERVATA PER FARE UNO SPOT ELETTORALE E SENZA RISPETTARE LE REGOLE SUL COVID
A Pisa scatta l’invito a boicottare l’acquisto dei formaggi di un noto caseificio della provincia dopo che il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook due foto che lo ritraggono durante una visita nell’azienda in cui abbassata la mascherina sul mento, annusa un formaggio prodotto nel caseificio.
Il proprietario del caseificio, Stefano Busti, dichiara al’agenzia di stampa Agi: “Rispettiamo da sempre tutte le regole e quel pezzo di formaggio è stato donato a Salvini come facciamo sempre con i personaggi che vengono a visitare la nostra azienda. Poche settimane fa sono venuti a trovarci anche Eugenio Giani, Andrea Pieroni e Antonio Mazzeo, esponenti del Pd. “Nè della visita di Salvini e Ceccardi, nè di quella di Giani e degli altri consiglieri del Pd abbiamo dato notizia”
“In visita al caseficio Busti, territorio pisano. Qui un gemellaggio fra Toscana e Sicilia: pecorino coi pistacchi di Bronte. Viva l’Italia” è il post di Matteo Salvini, corredato di foto, che scatena la polemica
Da quel momento sono centinaia i messaggi di persone che non acquisteranno più i prodotti del caseificio Busti.
Qualche considerazione:
1) Il titolare di una azienda è libero di invitare o accettare la richiesta di visita del politico che gli pare, ma non può poi far finta di cascare dal pero. Della visita di altri candidati nessuno ha saputo nulla perchè sono stati corretti e non ne hanno fatto uno squallido post elettorale, se inviti Salvini sai che viene per farsi i selfie e pubblicarli.
2) Se poi inviti pure Salvini e delegazione al seguito a pranzo, vai oltre la visita formale, inutile nasconderlo. Indossare una mascherina tricolore (fornita da chi?) è un altro segnale poco consono al ruolo di imprenditore “neutro”.
3) Nell’azienda, come hanno ricordato i sindacati e la stessa direzione, vige un controllo di sicurezza anti-Covid molto severo, a tutela dei lavoratori e dei consumatori. Perchè è stato permesso a Salvini di fare foto senza mascherina di protezione? Perchè il titolare non ha ritenuto di redarguire il leghista ad attenersi alle norme che valgono per tutti?
4) Avrebbe avuto senso invitare la Ceccardi come è stato fatto con Giani, trattandosi non solo dei due candidati reali alla Regione, ma anche di due soggetti senza procedimenti penali a carico. Far entrare nella propria azienda un imputato per due sequestri di persona aggravati non penso rientri nella prassi di un imprenditore “neutro”.
5) Noi siamo per la libertà di scelta, infatti non permetteremmo a Salvini neanche di arrivare a sporcarci lo zerbino.
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