CASO SIRI, IL FIGLIO DI ARATA ASSUNTO DA GIORGETTI A PALAZZO CHIGI
GRILLINI ALL’ATTACCO: “SALVINI SAPEVA DEL CONTRATTO?”… IL PADRE SOTTO ACCUSA PER MAZZETTE E AMICIZIE MAFIOSE, IL RAMPOLLO INGAGGIATO AL MINISTERO GRAZIE ALLA LEGA
C’è un altro rapporto che dimostra il legame tra la Lega e Paolo Arata, l’imprenditore ex parlamentare forzista indagato con il sottosegretario Armando Siri per corruzione.
Il figlio Federico Arata è stato assunto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti.
Architetto, trait-d’union tra Salvini e l’ideologo del sovranismo Steve Bannon, ha firmato un contratto di consulenza con il Dipartimento programmazione economica, appena registrato alla Corte dei Conti.
E il Movimento 5 Stelle va subito all’attacco e, in una nota scrive: “La domanda che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo. Ci auguriamo e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire quanto prima elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5S, con cui condivide un impegno attraverso il contratto di governo, ma anche ai cittadini”.
Nella stessa nota scrivono i pentastellati: “Se quanto riportato dal Corriere della Sera corrispondesse al vero circa l’assunzione di Federico Arata, figlio dell’imprenditore-faccendiere Paolo, da parte del Sottosegretario Giancarlo Giorgetti a palazzo Chigi, allora ci troveremmo di fronte a un vero e proprio caso”
Il Partito Democratico, riporta l’AdnKronos, chiede al premier Giuseppe Conte di riferire in parlamento.
Fonti Dem dicono: “Dopo le recenti rivelazioni della stampa secondo la quale il figlio dell’imprenditore Arata, indagato insieme al sottosegretario Siri, sarebbe stato assunto recentemente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti, il presidente Conte non può nascondersi e ha il dovere di presentarsi in Parlamento per chiarire una vicenda che getta inquietanti ombre sul Governo. Le ipotesi di indagine della Magistratura sono gravissime e impongono al Governo di fare chiarezza”
Federico Arata, come scrive Gianluca Paolucci su La Stampa, è uno degli “architetti dell’Internazionale Sovranista”, ospite frequente del Viminale da quando Matteo Salvini è diventato ministro.
La vicinanza a Salvini si esprime anche nella sua presenza negli incontri che fanno parte delle “relazioni internazionali della Lega”. Arata è stato uno degli intermediari tra Salvini e Bannon. Nel 2018 è stato infatti impegnato ad organizzare gli incontri tra il leader leghista e l’ideologo di Trump.
Sull’asse Usa e Italia è cresciuto il rapporto tra Arata e la politica italiana. La Stampa riporta che il viaggio in Usa di Salvini sarebbe potuto essere un’ottima occasione per dare visibilità alla proposta di Siri sulla flat Tax. Tour che non si è concretizzato ma che ha rafforzato il legame tra Arata e le personalità degli States.
Nell’estate del 2018 è impegnato nell’organizzazione degli incontri tra Salvini e Bannon e dell’adesione di Salvini al progetto allora denominato The Movement per costruire un’alleanza tra i partiti sovranisti europei. Agli amici confidava di essere stato proprio lui il «facilitatore» dell’incontro tra i due e dell’adesione di Salvini al progetto di Bannon.
(da agenzie)
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