CATANIA, SEMPRE GRAVE IL VIGILE AGGREDITO DAL BRANCO DI RAGAZZINI LOCALI, VIGE L’OMERTA’
“NESSUNO HA RIPRESO LA SCENA CON UN CELLULARE O UN VIDEO? CHI SA PARLI”… E POI STIAMO A GIUDICARE LA MENTALITA’ ISLAMICA
Forse un colpo di casco in testa, forse un’aggressione a pugni e calci. Non è ancora chiaro agli investigatori il modo con cui l’ispettore della polizia municipale Luigi Licari è stato aggredito sabato sera in via del Rotolo, una strada del centro di Catania. Unica certezza, invece un grosso ematoma alla testa che ieri è stato rimosso in ospedale. La sua situazione clinica resta stazionaria.
Sottoposto ieri ad un delicato intervento di neurochirurgia per la rimozione dell’ematoma, Luigi Licari è ancora in coma indotto farmacologico nell’unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale Cannizzaro.
La situazione complessiva è molto grave e la prognosi riservata.
Sull’aggressione a colpi di casco, avvenuta sabato in una strada chiusa a pochi passi dal lungomare di Catania indagano gli agenti della squadra mobile, effettuata una sommaria ricostruzione dei fatti avvenuti: Licari si trovava alle transenne ed ha vietato ad un giovane in scooter di oltrepassare la zona chiusa.
E’ stato quest’ultimo, poco dopo, a ripresentarsi spalleggiato da una decina di suoi amici e a colpire alla testa con un casco l’ispettore della polizia municipale.
L’aggressione avvenuta in una zona di via del Rotolo che durante il fine settimana diventa isola pedonale, ha sconvolto i colleghi del vigile urbano: “E’ impensabile che avvengano fatti del genere — spiega il collega di Licari, Mimmo Rizzo — siamo sulla strada per garantire l’ordine e il decoro di una città metropolitana e invece succedono episodi così gravi che mettono a rischio la vita degli operatori di polizia. E’ davvero incredibile”.
Gli operatori della polizia municipale fanno appello ai tanti passanti che si trovavano nel luogo dell’aggressione: “Stiamo cercando di capire se qualcuno ha ripreso la scena con un cellulare, se qualcuno ha girato un video che possa esserci d’aiuto”
Parla di omertà il vice sindaco di Catania Marco Consoli che affida il suo pensieri a Facebook: “Troppi catanesi hanno assistito all’aggressione ma nessuno ancora si è fatto vivo. Questa si chiama omertà . Chi sa parli, tanto è solo questione di ore. Troveremo chi ha ferito il nostro ispettore”.
(da agenzie)
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