CHE CLOWN, ORA ANCHE SALVINI, DOPO DI MAIO, VUOLE MANTENERE GLI 80 EURO DI RENZI
PER ANNI NE HANNO DETTO PESTE E CORNA, SOSTENENDO (GIUSTAMENTE) CHE ERA UNA MARCHETTA, ORA SULLA TANGENZIALE A CERCARE CLIENTI CI SI METTONO LORO
Prima Luigi Di Maio, poi Matteo Salvini.
Gli 80 euro in busta paga voluti da Matteo Renzi non si toccano.
Questa presa di posizione da parte di due leader dell’opposizione fa scattare l’ironia del Partito democratico.
“Gli 80 euro sono stati la misura del nostro governo in questi anni più criticata da tutte le opposizioni – scrive Renzi su Facebook -. Eppure oggi anche Salvini, dopo Di Maio, annuncia che se diventasse premier lui manterrebbe gli 80 euro. I nostri avversari alle prossime elezioni ci insultano, ci criticano, ci ignorano. Poi, alla fine, cercano di copiarci. Per noi nessun problema: le buone idee sono a disposizioni di tutti”.
Anche il vicesegretario del pd, Maurizio Martina, punge Salvini su Twitter: “A ciascuno la sua coerenza….per Salvini in tv gli 80 euro erano una ‘roba da matti’. Ora invece dichiara che li manterrebbe, riconoscendo quindi che la nostra scelta di restituire alle famiglie italiane 10 miliardi di euro è stata giusta. Meglio tardi che mai. Ma così non si è credibili per governare il Paese”.
“Anche Salvini dopo Di Maio è costretto a riconoscere che gli 80 euro sono una grande opera di redistribuzione della ricchezza – afferma in una nota la vicecapogruppo del pd alla Camera, Alessia Morani -. Dopo averci accusato di fare mancette elettorali ora ci dicono che non toccherebbero la misura fiscale strutturale voluta da Renzi: ricordo allo smemorato leader della Lega quando appena cinque mesi fa diceva che gli effetti degli 80 euro sono inesistenti.
Nessuno che dica che gli 80 euro andavano destinati a chi ne aveva più bisogno di altri, non a chi aveva già un lavoro e guadagnava fino a 1499 euro.
(da agenzie)
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