CHI HA PAGATO IL CONTO DELL’ANNUNCIO DI REVOCA DELLA CONCESSIONE
ATLANTIA A PICCO IN BORSA, PERSI 4 MILIARDI, MA BENETTON HA SOLO UN TERZO DELLA SOCIETA’, META’ DELLE AZIONI SONO ANCHE IN MANO A PICCOLI AZIONISTI ITALIANI
Il tonfo di Atlantia in Borsa, -22,26% in una sola seduta dopo che il governo ha annunciato di volere revocare la concessione per Autostrade per l’Italia, controllata di Atlantia a titolare del tratto interessato dal crollo di una parte di Ponte Marconi a Genova, chi ha colpito maggiormente?
La famiglia Benetton prima di tutto, che come è noto attraverso Sintonia Spa, controlla la società con il 30,25%.
Seguono il fondo sovrano di Singapore GIC con l’8,14%, gli americani di Blackrock, i britannici di HSBC e, tutti sotto il 10 per cento, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, i britannici di HSBC e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Poco meno di metà della capializzazione della società è invece costiuita da azioni liberamente scambiabili sul mercato, il cosiddetto flottante, in mano ad esempio a piccoli investitori e risparmiatori.
Molti risparmiatori italiani che hanno investito in azioni 1000 euro stasera si ritrovano appena 700 euro.
E possono ringraziare il governo che ha sparato a vanvera la revoca della concessione, salvo fare marcia indietro solo nel pomeriggio.
La procura di Genova farebbe bene ad aprire un’inchiesta su un eventuale reato di aggiotaggio: non sarebbe la prima volta che qualcuno ha interese a far crollare in borsa il valore delle azioni di una Società per comprarle a basso costo, speculando sul futuro rialzo.
(da agenzie)
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