CHIUSO IL GIORNALE LIBERALE CHE SI OPPONEVA A ORBAN, PROTESTE DAVANTI AL PARLAMENTO A BUDAPEST
IN UNGHERIA E’ SEMPRE PIU’ REGIME: “NEPSZABADSAG” VENDUTO A UN OLIGARCA VICINO A ORBAN PER TAPPARE LA BOCCA ALL’UNICO GIORNALE CHE HA SMASCHERATO LA CORRUZIONE DEI MINISTRI
Chiude in Ungheria il quotidiano liberale Nepszabadsag, considerato la più autorevole voce critica del governo Orban.
La notizia è stata data all’improvviso dall’editore – il giornale era in edicola fino alla mattina dell’8 ottobre – che ha annunciato che da oggi, domenica 9 ottobre, il quotidiano non uscirà e che giornalisti e collaboratori sono licenziati.
L’editore, la società Mediaworks, filiale di un’impresa austriaca, Vienna Capital Partners (CVP) in una nota ha parlato di perdite permanenti del giornale, annunciando che intende sospendere la pubblicazione del Nepszabadsag fino all’elaborazione di un «nuovo modello economico» per risanare i conti.
In realtà il proprietario austriaco avrebbe venduto la filiale ungherese ad un oligarca vicino al premier Viktor Orban.
L’editore ha smentito, ma il colpo di mano sembra essere una conferma della notizia. La soppressione del giornale rappresenta un’ulteriore spallata alla libertà di stampa in Ungheria.
Manifestazioni di solidarietà si sono tenute sabato sera davanti al Parlamento, mentre il comitato di redazione ha avviato le trattative con l’editore per la ripresa delle pubblicazioni, chiedendo che la linea indipendente e professionale del quotidiano venga conservata.
I giornalisti del Nepszabadsag, con un lavoro di giornalismo investigativo, hanno sistematicamente pubblicato storie e reportage sulla corruzione dei ministri e della Banca nazionale e hanno smascherato soprusi del regime di Orban.
(da “La Stampa”)
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