CIVILTA’ RAZZISTA, MINACCIATA LA SINDACA DI CINISELLO BALSAMO: “SPERIAMO CHE TI VIOLENTINO”
SIRIA TREZZI PRESENTA DENUNCIA: “E’ ORA DI DIRE BASTA A QUESTA DERIVA VIOLENTA”
Vittima dei soliti razzisti, gli ‘odiatori seriali da tastiera’ che, sui social network, offendono e minacciano convinti forse di una sorte di impunità del mondo virtuale della Rete.
Le è accaduto altre volte, ma questa volta Siria Trezzi, sindaca di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, ha deciso di dire basta.
Pubblicando la schermata del suo cellulare con un commento scritto sulla sua pagina Facebook in cui l’autore, oltre a offenderla, si augura venga violentata dai migranti ai quali il Comune ha deciso di dare accoglienza.
“E’ già successo altre volte in precedenza, ma questa volta non voglio più fare finta di nulla – scrive la sindaca, eletta nel 2013 con il Pd -. Ho deciso dunque di pubblicare dalla mia pagina il commento (ora rimosso) di questa persona che, commentando un post dedicato all’accoglienza a Cinisello Balsamo, si augura che io venga violentata. Si può essere in disaccordo con le scelte politiche e amministrative, avere visioni diverse della società , ma sono convinta che ci siano dei limiti che non debbano essere oltrepassati ed ho deciso di procedere anche in sede legale”.
Cinisello ha appena aderito al protocollo firmato in prefettura a Milano, con moltissimi sindaci della Città metropolitana, per una distribuzione sul territorio dei migranti.
Trezzi pubblica con nome e cognome il commento di un uomo che scrive: “Ringraziamo quella grandissima p… della sindaca Trezzi. Che venga violentata dai negri, così vediamo se li vuole ancora”.
La sindaca, che ieri ha partecipato alla marcia per l’integrazione a Milano, spiega: “Credo sia giusto e doveroso denunciare chi usa termini di tale violenza contro le donne, oppure razzisti, sessisti, omofobi: è ora di porre un argine alla deriva a cui a volte si assiste da parte di certi individui, dai social network fino alle azioni reali”.
Tantissimi i commenti di solidarietà alla sindaca.
(da agenzie)
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